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1 persona obsesa con una idea única
• monomaniac• person in whom one cannot trust• person of meansDiccionario Técnico Español-Inglés > persona obsesa con una idea única
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2 cui
persona who, whom formalcose whichla casa in cui abitano the house they live in, the house in which they live, the house where they liveil cui nome whose nameper cui so* * *1 (compl. ind.; in inglese è spesso sottinteso) who (m) ( riferito a persone); which ( riferito a cose e animali): l'unica persona a cui affiderei l'incarico non è disponibile, the only person (who) I would trust the job with is unavailable; l'amico con cui studiava ha cambiato scuola, the friend he studied with (o form. with whom he studied) has changed school; il quadro è di Pontormo, di cui forse hai sentito parlare, the painting is by Pontormo, of whom you may have heard; le persone da cui hai avuto queste informazioni non sono attendibili, the people you got this information from (o form. from whom you obtained this information) are unreliable; ha molti nemici, di cui la maggior parte è invidiosa del suo successo, he has many enemies, most of whom are jealous of his success; la città da cui provengono è Torino, the town they come from (o form. from which they come) is Turin; eccoti il libro di cui ti ho parlato, here's the book I told you about; l'animale con cui s'identifica spesso la superbia è il leone, the animal with which pride is often identified is the lion // il modo in cui, how, the way (in which): non mi piace il modo in cui si esprime, I don't like how (o the way) he expresses himself // tra cui, including: ha ricevuto molti messaggi di cordoglio, tra cui il telegramma del Presidente, she received many messages of sympathy, including a telegram from the President // per cui, so, therefore: mi hanno sfrattato, per cui dovrò cercare un nuovo alloggio, I've been evicted, so I'll have to find somewhere else to live // la ragione per cui, (the reason) why: ecco la ragione per cui sono partiti presto, this is (the reason) why they left early2 ( per indicare possesso) whose ( riferito a persone); whose, of which ( riferito a cose, animali): era un uomo di cui avevamo già apprezzato l'onestà, he was a man whose honesty we had already had occasion to appreciate; il Monte Bianco, la cui cima supera i 4000 m,..., Mont Blanc, whose peak is over 4000 m,...3 in cui, ( dove) where, ( quando) when: questa è la casa in cui nacque Manzoni, this is the house where Manzoni was born; non dimenticherò mai il giorno in cui avvenne il primo sbarco degli astronauti sulla luna, I'll never forget the day (when) the first moon landing took place.* * *[kui]pronome relativo invariabile1) (riferito a persone) whomla persona di cui parlavo — the person of whom I spoke, the person who I told you about
la ragazza (a) cui ho dato un bacio — the girl who(m) I gave a kiss to, the girl to whom I gave a kiss
2) (riferito a cose e animali) whichil contratto di cui ha parlato — the contract which he's spoken about, about which he's spoken
il modo in cui sono stati trattati — the way they were treated, the manner in which they were treated
la ragione per cui — the reason why o that
la nazione da cui provengo — the country I come from, the country from which I come
3) (per indicare possesso) (riferito a persone) whose; (riferito a cose e animali) whose, of whichil paese in cui vivo — the village where I live; (quando) when
il giorno in cui — the day when o that
6) tra cui••molti soldati disertarono, tra cui Tom — many of the soldiers deserted, among them Tom o including Tom
Note:Come pronome relativo per i casi indiretti, cui è solitamente preceduto da una preposizione (solo la preposizione a può essere sottintesa): il libro di cui ti ho parlato, la persona (a) cui stavo mostrando l'uscita. Le corrispondenti frasi inglesi si possono costruire in due modi: "the book I told you about" oppure "the book about which I told you", "the person I was showing the way out to" oppure "the person to whom I was showing the way out". La prima costruzione è utilizzata nella lingua corrente, parlata e scritta, la seconda è limitata all'uso formale, soprattutto scritto. Gli esempi mostrano che cui si rende con whom quando è riferito a persone e con which quando è riferito a cose o animali. - Quando cui è usato per indicare possesso si traduce con whose: l'uomo la cui auto, il cui portafoglio... the man whose car, wallet... - In cui può essere usato con valore locativo o temporale, ed è reso rispettivamente da where e when: la discoteca / il giorno in cui ci siamo conosciuti = the disco where / the day when we met. v. anche la nota della voce 1.che* * *cui/kui/Come pronome relativo per i casi indiretti, cui è solitamente preceduto da una preposizione (solo la preposizione a può essere sottintesa): il libro di cui ti ho parlato, la persona (a) cui stavo mostrando l'uscita. Le corrispondenti frasi inglesi si possono costruire in due modi: "the book I told you about" oppure "the book about which I told you", "the person I was showing the way out to" oppure "the person to whom I was showing the way out". La prima costruzione è utilizzata nella lingua corrente, parlata e scritta, la seconda è limitata all'uso formale, soprattutto scritto. Gli esempi mostrano che cui si rende con whom quando è riferito a persone e con which quando è riferito a cose o animali. - Quando cui è usato per indicare possesso si traduce con whose: l'uomo la cui auto, il cui portafoglio... the man whose car, wallet... - In cui può essere usato con valore locativo o temporale, ed è reso rispettivamente da where e when: la discoteca / il giorno in cui ci siamo conosciuti = the disco where / the day when we met. v. anche la nota della voce 1. che.pron.rel.inv.1 (riferito a persone) whom; la persona di cui parlavo the person of whom I spoke, the person who I told you about; la ragazza (a) cui ho dato un bacio the girl who(m) I gave a kiss to, the girl to whom I gave a kiss; non avevo nessuno con cui parlare I didn't have anybody to talk to2 (riferito a cose e animali) which; il contratto di cui ha parlato the contract which he's spoken about, about which he's spoken; il modo in cui sono stati trattati the way they were treated, the manner in which they were treated; non ho nulla con cui scrivere I have nothing to write with; la ragione per cui the reason why o that; la nazione da cui provengo the country I come from, the country from which I come3 (per indicare possesso) (riferito a persone) whose; (riferito a cose e animali) whose, of which; il ragazzo i cui libri the boy whose books; l'uomo con la cui figlia era sposato the man whose daughter he was married to4 in cui (dove) where; il paese in cui vivo the village where I live; (quando) when; il giorno in cui the day when o that5 per cui (quindi) so, thus, therefore; era stanca per cui andò a dormire she was tired and so went to bed6 tra cui molti soldati disertarono, tra cui Tom many of the soldiers deserted, among them Tom o including Tom. -
3 one
1. noun1) (the number or figure 1: One and one is two (1 + 1 = 2).) uno2) (the age of 1: Babies start to talk at one.) un año
2. pronoun1) (a single person or thing: She's the one I like the best; I'll buy the red one.)2) (anyone; any person: One can see the city from here.)
3. adjective1) (1 in number: one person; He took one book.) un2) (aged 1: The baby will be one tomorrow.) de un año3) (of the same opinion etc: We are one in our love of freedom.) unidos•- one-- oneself
- one-night stand
- one-off
- one-parent family
- one-sided
- one-way
- one-year-old
4. adjective((of a person, animal or thing) that is one year old.) de un año- all one- be one up on a person
- be one up on
- not be oneself
- one and all
- one another
- one by one
- one or two
one1 adj1. unwhy don't we go out together one day soon? ¿por qué no salimos juntos un día de estos?2. único3. mismoone2 num unoone, two, three uno, dos, tresone3 pron1. uno2.which one? ¿cuál?this one / that one éste / ése3. el quetr[wʌn]1 (stating number) un, una2 (unspecified, a certain) un, una, algún,-una3 (only, single) único,-a4 (same) mismo,-a5 (with names) un,-a tal1 (thing) uno,-a■ a red one uno,-a rojo,-a■ this one éste,-a■ that one ése,-a, aquél,-la■ which one? ¿cuál?■ the small one el pequeño, la pequeña■ the other one el otro, la otra2 (drink) una copa3 (person) el, la4 (any person, you) uno, una1 (number) uno\SMALLIDIOMATIC EXPRESSION/SMALLall in one de una (sola) piezaa one un caso■ you are a one! ¡eres un caso!a right one un,-a idiotaas one / as one man como un solo hombre, todos a la vezat one with en armonía conin one (combined, together) a la vez, todo en uno 2 (in only one attempt) de una vez, de un golpe 3 (in one mouthful) de un tragoneither one thing nor the other ni carne ni pescadoone after another / one after the other uno,-a detrás de otro,-aone and all todos,-as, todo el mundoone another el uno al otroone at a time de uno en unoone by one de uno,-a en uno,-a, uno,-a tras otro,-ato be one to... ser dado,-a a..., ser de los/las que...■ I'm not one to gossip no me gusta chismorrear, no soy de las que chismorreanone ['wʌn] adjhe only wants one apple: sólo quiere una manzanahe arrived early one morning: llegó temprano una mañanathey're all members of one team: todos son miembros del mismo equipoone and the same thing: la misma cosa4) some: alguno, alguna; un, unaI'll see you again one day: algún día te veré otra vezat one time or another: en una u otra ocasiónone n1) : uno m (número)from day one: desde el primer momentothe one (girl) on the right: la de la derechahe has the one but needs the other: tiene uno pero necesita el otroone pron1) : uno, unaone of his friends: una de sus amigasone never knows: uno nunca sabe, nunca se sabeto cut one's finger: cortarse el dedo2)one and all : todos, todo el mundo3)one another : el uno al otro, sethey loved one another: se amaban4)that one : aquél, aquella5)which one? : ¿cuál?adj.• igual adj.• solo, -a adj.• un tal adj.• uno, -a adj.• único, -a adj.art.• un art.• una art.n.• uno s.m.pron.• alguno pron.• la una (hora) pron.• uno pron.
I wʌn1)a) ( number) uno mhas anybody got five ones? — ¿alguien tiene cinco billetes de un dólar (or un peso etc)?
to be at one with somebody/something — estar* en paz or en armonía con alguien/algo; see also four I
b) ( elliptical use)it was interesting in more ways than one — fue interesante en más de un sentido/en muchos sentidos
I only want the one — sólo quiero uno/una
did you see many cows? - one or two — ¿viste muchas vacas? - alguna que otra
2) (in phrases)as one: they rose as one se pusieron de pie todos a la vez or como un solo hombre; for one por lo pronto; who's going? - well, I am for one ¿quién va? - yo, por lo pronto; in one: it's a TV and a video in one es televisión y vídeo a la vez or todo en uno; one by one — uno a uno, uno por uno
II
1)a) ( stating number) un, unaone button/pear — un botón/una pera
one thousand, three hundred — mil trescientos
b) (certain, particular)one boy was tall, the other short — uno de los niños era alto, el otro era bajo
2)a) ( single)the one and only Frank Sinatra — el incomparable or inimitable Frank Sinatra
my one and only coat is at the cleaners — el único abrigo que tengo or mi único abrigo está en la tintorería
b) ( same) mismo, mismawe drank out of the one glass cup — bebimos del mismo vaso/de la misma taza
3) ( unspecified) un, una4) ( with names)in the name of one John Smith/Sarah Brown — a nombre de un tal John Smith/una tal Sarah Brown
III
1) ( thing)this one — éste/ésta
that one — ése/ésa
which one? — ¿cuál?
the one on the right/left — el/la de la derecha/izquierda
the ones on the table — los/las que están en la mesa
the blue ones — los/las azules
I want the big one — quiero el/la grande
it's my last one — es el último/la última que me queda
he's had one too many — ha bebido de más, ha bebido más de la cuenta
have you heard the one about... ? — ¿has oído el chiste de... ?
he ate all the apples one after another o the other — se comió todas las manzanas, una detrás de otra
2) ( person)the one on the right's my cousin — el/la de la derecha es mi primo/prima
he's a sly one, that Jack Tibbs — es un zorro ese Jack Tibbs
I'm not one to gossip, but... — no me gustan los chismes pero...
one after another o the other — uno tras otro or detrás de otro
IV
pronoun uno, unaone simply never knows — realmente nunca se sabe or uno nunca sabe
[wʌn]one another — each other, each II 2)
1. ADJ1) (=number) un/una; (before sing noun) un•
the last but one — el penúltimo/la penúltima•
one or two people — algunas personas•
that's one way of doing it — esa es una forma or una de las maneras de hacerlo2) (indefinite) un/una, ciertoone day — un día, cierto día
3) (=sole) único•
no one man could do it — ningún hombre podría hacerlo por sí solo•
the one and only difficulty — la única dificultad4) (=same) mismo•
it's all one — es lo mismoit's all one to me — me da igual, me da lo mismo
5) (=united)•
they all shouted as one — todos gritaron a una•
to become one — casarse•
to be one with sth — formar un conjunto con algo2.N (=figure) uno m•
to be at one (with sb) — estar completamente de acuerdo (con algn)to be at one with o.s. — estar en paz consigo mismo
•
to go one better than sb — tomar la ventaja or la delantera a algn•
she's cook and housekeeper in one — es a la vez cocinera y ama de llavesyou've got it in one! * — ¡y que lo digas! *
•
to be one up — (Sport etc) llevar un punto/gol etc de ventajafast I, 1., 1), quick 1., 3), road 1., 2)that puts us one up — (Sport etc) eso nos da un punto/gol etc de ventaja
3. PRON1) (indefinite) uno/unahave you got one? — ¿tienes uno?
his message is one of pessimism — su mensaje es pesimista, el suyo es un mensaje pesimista
•
one after the other — uno tras otro•
one and all — todos sin excepción, todo el mundo•
one by one — uno tras otro, uno a uno•
I for one am not going — yo, por mi parte, no voy•
not one — ni uno•
one of them — uno de elloshe's one of the group — es del grupo, forma parte del grupo
•
the one..., the other... — uno..., el otro...price of one — precio m de la unidad
2) (specific)this one — este/esta
that one — ese/esa, aquel/aquella
which one do you want? — ¿cuál quieres?
who wants these red ones? — ¿quién quiere estos colorados?
In the past the standard spelling for [este/esta], [ese/esa] and [aquel/aquella] as pronouns was with an accent ([éste/ésta],[ése/ésa] and [aquél/aquélla]). Nowadays the [Real Academia Española] advises that the accented forms are only required where there might otherwise be confusion with the adjectives ([este/esta], [ese/esa] and [aquel/aquella]).what about this little one? — ¿y este pequeñito or (esp LAm) chiquito?
3) (relative)the one who, the one that — el/la que
the ones who, the ones that — los/las que
4) (=person)•
you are a one! — ¡qué cosas dices/haces!•
our dear ones — nuestros seres queridos•
the Evil One — el demonio•
you're a fine one! * — ¡menuda pieza estás tú hecho! *•
he's one for the ladies — tiene éxito con las mujeres•
the little ones — los pequeños, los chiquillos•
never a one — ni uno siquiera•
he is not one to protest — no es de los que protestan5)• one another, they kissed one another — se besaron (el uno al otro)
do you see one another much? — ¿se ven mucho?
6) (impers) uno/una* * *
I [wʌn]1)a) ( number) uno mhas anybody got five ones? — ¿alguien tiene cinco billetes de un dólar (or un peso etc)?
to be at one with somebody/something — estar* en paz or en armonía con alguien/algo; see also four I
b) ( elliptical use)it was interesting in more ways than one — fue interesante en más de un sentido/en muchos sentidos
I only want the one — sólo quiero uno/una
did you see many cows? - one or two — ¿viste muchas vacas? - alguna que otra
2) (in phrases)as one: they rose as one se pusieron de pie todos a la vez or como un solo hombre; for one por lo pronto; who's going? - well, I am for one ¿quién va? - yo, por lo pronto; in one: it's a TV and a video in one es televisión y vídeo a la vez or todo en uno; one by one — uno a uno, uno por uno
II
1)a) ( stating number) un, unaone button/pear — un botón/una pera
one thousand, three hundred — mil trescientos
b) (certain, particular)one boy was tall, the other short — uno de los niños era alto, el otro era bajo
2)a) ( single)the one and only Frank Sinatra — el incomparable or inimitable Frank Sinatra
my one and only coat is at the cleaners — el único abrigo que tengo or mi único abrigo está en la tintorería
b) ( same) mismo, mismawe drank out of the one glass cup — bebimos del mismo vaso/de la misma taza
3) ( unspecified) un, una4) ( with names)in the name of one John Smith/Sarah Brown — a nombre de un tal John Smith/una tal Sarah Brown
III
1) ( thing)this one — éste/ésta
that one — ése/ésa
which one? — ¿cuál?
the one on the right/left — el/la de la derecha/izquierda
the ones on the table — los/las que están en la mesa
the blue ones — los/las azules
I want the big one — quiero el/la grande
it's my last one — es el último/la última que me queda
he's had one too many — ha bebido de más, ha bebido más de la cuenta
have you heard the one about... ? — ¿has oído el chiste de... ?
he ate all the apples one after another o the other — se comió todas las manzanas, una detrás de otra
2) ( person)the one on the right's my cousin — el/la de la derecha es mi primo/prima
he's a sly one, that Jack Tibbs — es un zorro ese Jack Tibbs
I'm not one to gossip, but... — no me gustan los chismes pero...
one after another o the other — uno tras otro or detrás de otro
IV
pronoun uno, unaone simply never knows — realmente nunca se sabe or uno nunca sabe
one another — each other, each II 2)
-
4 único
adj.1 only, one-time, one, single.2 unique, one-of-a-kind, single, unusual.3 single, azygos, that is not one of a pair.* * *► adjetivo1 (solo) only, sole■ lo único es que... the thing is...2 (extraordinario) unique* * *1. (f. - única)noun2. (f. - única)adj.1) only, single, sole2) unique* * *ADJ1) (=solo) onlyfue el único sobreviviente — he was the sole o only survivor
sistema de partido único — one-party o single-party system
la única dificultad es que... — the only difficulty is that...
es lo único que nos faltaba — iró that's all we needed
2) (=singular) unique¡eres único! solo a ti se te podía ocurrir algo así — you're amazing! only you could think of something like that
* * *I- ca adjetivo1) ( solo) onlylo único que quiero — the only thing I want, all I want
un sistema de partido único — a single-party o one-party system
un acontecimiento único — a once-in-a-lifetime o a unique event
2) ( extraordinario) extraordinaryIIeste hombre es único or es un caso único! — (fam) this guy is something else! (colloq)
- ca masculino, femeninoel único/las únicas que tengo — the only one/ones I have
* * *= all-through, distinctive, only, rare, single, sole, unique, unitary, one-time, single-source, flat, one-of-a-kind, unique unto itself, once in a lifetime.Ex. An all-through system of bibliographic control based on once-only generated short, reasonably accurate and quickly produced records is more appropriate than the present duplicated efforts.Ex. In addition to main or added entries under titles added entries are often also made in respect of distinctive series titles.Ex. Clearly, the only totally adequate indication of the content of a document is the text of the document in its entirety.Ex. In practice critical abstracts are rare, and certainly do not usually feature in published secondary services.Ex. Equally important was the desire to achieve a single text.Ex. Mainframe computers are rarely dedicated to the library's own sole application, unless the library concerned happens to be a national library, offering online access to its data bases to a wide audience.Ex. The basic requirement of a shelf arrangement system is that each document has a unique place in the sequence.Ex. The British unitary system of government impeded local efforts and a spirit of voluntarism.Ex. Appropriate system planning to eliminate 'holes,' segregation of public and administrative networks, programming security 'firewalls,' and assignment of one-time passwords all help in networked computing security.Ex. Discussion centred around the need for a single-source guide to collection management and electronic media.Ex. The company also offers a flat $50 trade-in allowance on major encyclopedias from other publishers.Ex. Join leading experts in cultural heritage informatics for a one-of-a-kind learning experience.Ex. Their problem, Waikart concluded, 'was unique unto itself'.Ex. The article ' Once in a lifetime: a student at Conference' presents a student's view of the Library Association's Centenary Conference, 1977.----* autor personal único = single personal authorship.* cuota única = flat one-time fee.* de una única palabra = single-word.* ejemplar único = singleton.* el único = the one and only.* el único e incomparable = the one and only.* el único e inimitable = the one and only.* el único problema = a fly in the soup, the fly in the ointment.* experiencia única = experience of a lifetime.* hacer único = individualise [individualize, -USA].* hecho para una única ocasión = one shot.* la única pega = the fly in the ointment, a fly in the soup.* mercado único = single market.* Mercado Unico Europeo = Single European Market.* moneda única = single currency.* oportunidad única en la vida = chance of a lifetime.* pago único = one-time purchase, lump sum.* pago único y bien grande = fat lump sum.* postura única = unified voice.* servicio de única ventanilla = one-stop service.* sistema de entrada única = single entry system.* sistema en el que el documento aparece representado en un único lugar del ín = one-place system.* término que representa un único concepto = one concept term.* una única fuente para Algo = one-stop, one-stop shopping, one stop shop.* un centro único = one stop shop.* única fuente = single-source.* * *I- ca adjetivo1) ( solo) onlylo único que quiero — the only thing I want, all I want
un sistema de partido único — a single-party o one-party system
un acontecimiento único — a once-in-a-lifetime o a unique event
2) ( extraordinario) extraordinaryIIeste hombre es único or es un caso único! — (fam) this guy is something else! (colloq)
- ca masculino, femeninoel único/las únicas que tengo — the only one/ones I have
* * *= all-through, distinctive, only, rare, single, sole, unique, unitary, one-time, single-source, flat, one-of-a-kind, unique unto itself, once in a lifetime.Ex: An all-through system of bibliographic control based on once-only generated short, reasonably accurate and quickly produced records is more appropriate than the present duplicated efforts.
Ex: In addition to main or added entries under titles added entries are often also made in respect of distinctive series titles.Ex: Clearly, the only totally adequate indication of the content of a document is the text of the document in its entirety.Ex: In practice critical abstracts are rare, and certainly do not usually feature in published secondary services.Ex: Equally important was the desire to achieve a single text.Ex: Mainframe computers are rarely dedicated to the library's own sole application, unless the library concerned happens to be a national library, offering online access to its data bases to a wide audience.Ex: The basic requirement of a shelf arrangement system is that each document has a unique place in the sequence.Ex: The British unitary system of government impeded local efforts and a spirit of voluntarism.Ex: Appropriate system planning to eliminate 'holes,' segregation of public and administrative networks, programming security 'firewalls,' and assignment of one-time passwords all help in networked computing security.Ex: Discussion centred around the need for a single-source guide to collection management and electronic media.Ex: The company also offers a flat $50 trade-in allowance on major encyclopedias from other publishers.Ex: Join leading experts in cultural heritage informatics for a one-of-a-kind learning experience.Ex: Their problem, Waikart concluded, 'was unique unto itself'.Ex: The article ' Once in a lifetime: a student at Conference' presents a student's view of the Library Association's Centenary Conference, 1977.* autor personal único = single personal authorship.* cuota única = flat one-time fee.* de una única palabra = single-word.* ejemplar único = singleton.* el único = the one and only.* el único e incomparable = the one and only.* el único e inimitable = the one and only.* el único problema = a fly in the soup, the fly in the ointment.* experiencia única = experience of a lifetime.* hacer único = individualise [individualize, -USA].* hecho para una única ocasión = one shot.* la única pega = the fly in the ointment, a fly in the soup.* mercado único = single market.* Mercado Unico Europeo = Single European Market.* moneda única = single currency.* oportunidad única en la vida = chance of a lifetime.* pago único = one-time purchase, lump sum.* pago único y bien grande = fat lump sum.* postura única = unified voice.* servicio de única ventanilla = one-stop service.* sistema de entrada única = single entry system.* sistema en el que el documento aparece representado en un único lugar del ín = one-place system.* término que representa un único concepto = one concept term.* una única fuente para Algo = one-stop, one-stop shopping, one stop shop.* un centro único = one stop shop.* única fuente = single-source.* * *A (solo) onlyes la única solución it's the only solutionel único sobreviviente the sole o only survivorlo único que quiero es … the only thing I want is …, all I want is …¡es lo único que faltaba! that's all we needed!un sistema de partido único a single-party system, a one-party systemsu único hijo their only childsoy hijo único I'm an only childes un ejemplar único it's unique, it's the only one of its kindun acontecimiento único a once-in-a-lifetime o a unique eventB (extraordinario) extraordinaryun actor único an extraordinary actormasculine, feminineonly onees el único que tengo it's the only one I haveel único que no está de acuerdo the only one o the only person who doesn't agreelas únicas que quedaban the only ones (that were) left* * *
único◊ -ca adjetivo
1
¡es lo único que faltaba! that's all we needed!
talla única one size
2 ( extraordinario) extraordinary
■ sustantivo masculino, femenino:◊ el único/las únicas que tengo the only one/ones I have
único,-a adjetivo
1 (exclusivo) only: tengo un único problema, I only have one problem
talla única, one size
2 (fuera de lo común, extraordinario) unique: es una ocasión única, it is a unique opportunity
' único' also found in these entries:
Spanish:
hijo
- ideal
- importar
- monetaria
- monetario
- salvarse
- señera
- señero
- sentida
- sentido
- singular
- singularidad
- sola
- solo
- única
- vicio
- ganar
- limpio
- pretender
- que
English:
all
- fault
- one
- one-way
- only
- single
- sole
- thing
- unique
- vice
- existence
- indulgence
- life
- out
* * *único, -a♦ adj1. [solo] only;[precio, función, moneda] single;es la única forma que conozco de hacerlo it's the only way I know of doing it;la única alternativa posible the only possible alternative;hijo único only child, only son;hija única only child, only daughter;su caso no es único his is not the only case;es lo único que quiero it's all I want;lo único es que… the only thing is (that)…, it's just that…;única y exclusivamente only, exclusivelyúnico propietario sole owner2. [excepcional] unique;una oportunidad única para conocer otros países a unique opportunity to get to know other countries;eres único you're one of a kind♦ pronel único/la única the only one* * *adj1 only;hijo único only child;su único hijo her only son;lo único que … the only thing that …es único it’s unique* * *único, -ca adj1) : only, sole2) : unique, extraordinaryúnico, -ca n: only onelos únicos que vinieron: the only ones who showed up* * *único1 adj1. (solo) only2. (especial) uniqueúnico2 n only one -
5 one
[wʌn] 1.1) (single) un, unoone book, dog — un libro, un cane
2) (unique, sole) solo, unicohe's the one person who... — è l'unica persona che...
3) (same) stesso2.it's all one to me — per me è lo stesso o la stessa cosa
1) (indefinite) uno m., una f.one of them — (person) uno di loro; (thing) uno di essi
he's one of us — è uno di noi, è dei nostri
2) (impersonal) (as subject) uno; (as object) te, tione might think that — si o uno potrebbe credere che
I'm not one for doing — non sono uno o il tipo che fa
he's a clever one — è uno intelligente o un tipo intelligente
you're a one! — colloq. sei un bel tipo!
"who disagrees?" - "I for one!" — "chi non è d'accordo?" - "io, per esempio"
the blue one, ones quello blu, quelli blu; this one, that one questo qui, quello là; which one? quale? that's the one è quello (là); he's the one who — è (lui) quello che
6) colloq. (drink)7) colloq. (joke)have you heard the one about...? — hai sentito quella di...?
8) colloq. (blow)to land sb. one — mollarne uno a qcn
9) colloq. (question, problem)11) (in knitting)knit one, purl one — un diritto, un rovescio
12)13)in one to down a drink in one buttare giù una bevanda in un sorso solo; you've got it in one — l'hai trovato subito
14)3.one by one — [pick up, wash] uno per uno, uno a uno
to throw a one — (on dice) fare uno
••to be one up on sb. — colloq. essere in vantaggio rispetto a qcn.
••to go one better than sb. — fare meglio di qcn.
Note:When one is used impersonally as an indefinite pronoun, it is translated by si or uno when it is the subject of the verb: one never knows = non si sa mai; one would like to think that... = uno vorrebbe credere che... When one is the object of the verb or comes after a preposition, it is usually translated by te o ti: it can make one ill = ti può far ammalare. - When used as an indefinite pronoun, one is very formal; it is only used when you do not mean any one person in particular, in very general statements, stock phrases and proverbs: one must eat to live, not live to eat = si deve mangiare per vivere, non vivere per mangiare; one has to look after one's health = ci si deve preoccupare della propria salute. - As a consequence, one is very often substituted with you: you can do as you like here = qui si può fare quello che si vuole. - One and its plural form ones are used instead of a noun that has already been mentioned, and after this and that: "which of these books do you want?" "the big one, please" = "quale di questi libri vuoi?" "quello grosso, per favore"; I need some new ones = ne ho bisogno di nuovi; give me that one, not this one = dammi quello, non questo. - One and ones, however, are not used after these and those, the genitive case, and cardinal numbers: I want these = voglio questi; I won't drive my car, I'll get there in John's = non userò la mia macchina, ci andrò con quella di John; I'll take four = ne prendo quattro. - For more examples and all other uses, see the entry below., 1, 4* * *1. noun1) (the number or figure 1: One and one is two (1 + 1 = 2).) uno2) (the age of 1: Babies start to talk at one.) un anno2. pronoun1) (a single person or thing: She's the one I like the best; I'll buy the red one.)2) (anyone; any person: One can see the city from here.)3. adjective1) (1 in number: one person; He took one book.) un, una2) (aged 1: The baby will be one tomorrow.) un anno3) (of the same opinion etc: We are one in our love of freedom.) concorde•- one-- oneself
- one-night stand
- one-off
- one-parent family
- one-sided
- one-way
- one-year-old 4. adjective((of a person, animal or thing) that is one year old.) di un anno- all one- be one up on a person
- be one up on
- not be oneself
- one and all
- one another
- one by one
- one or two* * *[wʌn] 1.1) (single) un, unoone book, dog — un libro, un cane
2) (unique, sole) solo, unicohe's the one person who... — è l'unica persona che...
3) (same) stesso2.it's all one to me — per me è lo stesso o la stessa cosa
1) (indefinite) uno m., una f.one of them — (person) uno di loro; (thing) uno di essi
he's one of us — è uno di noi, è dei nostri
2) (impersonal) (as subject) uno; (as object) te, tione might think that — si o uno potrebbe credere che
I'm not one for doing — non sono uno o il tipo che fa
he's a clever one — è uno intelligente o un tipo intelligente
you're a one! — colloq. sei un bel tipo!
"who disagrees?" - "I for one!" — "chi non è d'accordo?" - "io, per esempio"
the blue one, ones quello blu, quelli blu; this one, that one questo qui, quello là; which one? quale? that's the one è quello (là); he's the one who — è (lui) quello che
6) colloq. (drink)7) colloq. (joke)have you heard the one about...? — hai sentito quella di...?
8) colloq. (blow)to land sb. one — mollarne uno a qcn
9) colloq. (question, problem)11) (in knitting)knit one, purl one — un diritto, un rovescio
12)13)in one to down a drink in one buttare giù una bevanda in un sorso solo; you've got it in one — l'hai trovato subito
14)3.one by one — [pick up, wash] uno per uno, uno a uno
to throw a one — (on dice) fare uno
••to be one up on sb. — colloq. essere in vantaggio rispetto a qcn.
••to go one better than sb. — fare meglio di qcn.
Note:When one is used impersonally as an indefinite pronoun, it is translated by si or uno when it is the subject of the verb: one never knows = non si sa mai; one would like to think that... = uno vorrebbe credere che... When one is the object of the verb or comes after a preposition, it is usually translated by te o ti: it can make one ill = ti può far ammalare. - When used as an indefinite pronoun, one is very formal; it is only used when you do not mean any one person in particular, in very general statements, stock phrases and proverbs: one must eat to live, not live to eat = si deve mangiare per vivere, non vivere per mangiare; one has to look after one's health = ci si deve preoccupare della propria salute. - As a consequence, one is very often substituted with you: you can do as you like here = qui si può fare quello che si vuole. - One and its plural form ones are used instead of a noun that has already been mentioned, and after this and that: "which of these books do you want?" "the big one, please" = "quale di questi libri vuoi?" "quello grosso, per favore"; I need some new ones = ne ho bisogno di nuovi; give me that one, not this one = dammi quello, non questo. - One and ones, however, are not used after these and those, the genitive case, and cardinal numbers: I want these = voglio questi; I won't drive my car, I'll get there in John's = non userò la mia macchina, ci andrò con quella di John; I'll take four = ne prendo quattro. - For more examples and all other uses, see the entry below., 1, 4 -
6 inspirar
v.1 to inspire (sentimientos, ideas).no me inspira mucha confianza he doesn't inspire much confidence in meme inspira terror I find him frighteningSu labor inspira a muchos His work inspires many.Su confianza inspira autoestima His confidence inspires self-esteem.2 to inhale, to breathe in.Ricardo inspiró profundamente Richard inhaled deeply.3 to provoke, to inspire, to cause, to call forth.Su belleza inspira amor Her beauty provokes love.* * *1 (aspirar) to inhale, breathe in2 (infundir) to inspire1 to be inspired (en, by)* * *verb1) to inspire2) inhale* * *1. VT1) [+ artista] to inspire2) (Med) to inhale, breathe in2.See:* * *1.verbo transitivoinspirarles confianza — to inspire confidence in them o inspire them with confidence
su voz les inspiraba terror — (liter) his voice filled them with fear (liter)
2) obra/canción/persona to inspire2.inspirar vi (Fisiol) to inhale3.inspirarsev proninspirarse en algo — persona/obra/ley to be inspired by something
* * *1.verbo transitivoinspirarles confianza — to inspire confidence in them o inspire them with confidence
su voz les inspiraba terror — (liter) his voice filled them with fear (liter)
2) obra/canción/persona to inspire2.inspirar vi (Fisiol) to inhale3.inspirarsev proninspirarse en algo — persona/obra/ley to be inspired by something
* * *inspirar11 = inspire, inform.Ex: They where to some extent inspired by the tables in UDC.
Ex: In so far as it embodies moral intelligence and psychic insight it may inform the moral will, be 'the soul of our moral being'.* inspirar confianza = inspire + trust, inspire + confidence, instil + confidence, instil + trust.* inspirar ideas = spark off + ideas.* inspirar respeto = inspire + respect.* inspirarse = draw + inspiration, draw + inspiration from.* inspirarse en = take + Posesivo + cue from, take + a clue from.inspirar22 = take + a breath.Ex: She took a breath, weighing her words. 'You're not possessed, but you've got spirits floating around your head, and they've got to go'.
* * *inspirar [A1 ]vtA ‹confianza› to inspire; ‹compasión› to arouse, inspirela única persona que sabe inspirarles confianza the only person who can inspire confidence in them o inspire them with confidenceB ‹persona› to inspire; ‹obra/canción› to inspirela vista lo inspiró a escribir un poema the view inspired him to write a poem■ inspirarvi( Fisiol) to inhaleinspirarse EN algo «persona» to draw inspiration FROM sth, be inspired BY sth; «obra/ley» to be inspired BY sth* * *
inspirar ( conjugate inspirar) verbo transitivo
1 ‹ confianza› to inspire;
‹ compasión› to arouse, inspire;
2 [obra/canción/persona] to inspire
inspirarse verbo pronominal inspirarse en algo [persona/obra/ley] to be inspired by sth
inspirar verbo transitivo
1 (sugerir) to inspire
2 (inhalar) to inhale, breathe in
' inspirar' also found in these entries:
Spanish:
infundir
- interesar
English:
command
- inspire
- breath
* * *♦ vt1. [sentimientos, ideas] to inspire;me inspira mucha simpatía I really like him;me inspira terror I find him frightening;no me inspira mucha confianza he doesn't inspire much confidence in me2. [artísticamente] to inspire;la belleza del paisaje lo inspiró a componer la sinfonía the beauty of the landscape inspired him to compose the symphony3. [respirar] to inhale, to breathe in♦ vi[respirar] to inhale, to breathe in* * *I v/t1 inspire2 MED inhaleII v/i inhale* * *inspirar vt: to inspireinspirar viinhalar: to inhale* * * -
7 cariño
intj.darling, baby, honey, my dear.m.affection, love, attachment, tenderness.pres.indicat.1st person singular (yo) present indicative of spanish verb: cariñar.* * *1 (amor) love, affection2 (esmero) loving care3 (apelativo) darling, love, US honey■ ¿pasa algo, cariño? what's the matter, darling?4 figurado (expresión) caress, hug, kiss, cuddle1 (recuerdos, saludos) love sing\coger/tomar cariño a alguien/algo to grow fond of somebody/something'Con todo cariño' (en una carta) "Lots of love"* * *noun m.1) affection, love2) honey, darling, sweet* * *SM1) (=afecto) love, affectiondemostró mucho cariño por sus hijas — he showed great love o affection for his daughters
•
coger cariño a algn/algo — to grow o become fond of sb/sth, become attached to sb/sth•
con cariño, trata a sus plantas con mucho cariño — she takes loving care of her plantslo recuerdo con cariño — I have fond memories of it, I remember it with great affection
con cariño, Luis — [en carta] love (from) Luis
•
dar cariño a algn — to be affectionate to sb•
sentir cariño por algn — to be fond of sb, like sb•
tener cariño a algn/algo — to be fond of sb/sth, like sb/sth•
tomar cariño a algn/algo — to grow o become fond of sb/sth, become attached to sb/sth2) [apelativo] darling, honey *ven aquí, cariño — come here darling
3) (=caricia)dar o hacer (un) cariño a algn — to caress sb, stroke sb
4) LAm (=regalo) gift, token (of affection)5) pl cariños (=saludos) love* * *a) ( afecto) affectionsiento muchísimo cariño por ella — I have a great affection o fondness for her, I am very fond of her
cariños por tu casa/a tu mujer — (AmL) (send my) love to your family/your wife
cariños, Beatriz — ( en cartas) (AmL) love, Beatriz
como sea su cariño — (Chi fam) whatever you can spare
b) ( caricia)la pareja se hacía cariño — (AmL) the couple were having a little cuddle (o a hug and a kiss etc)
c) ( como apelativo) dear, honey, love (BrE)no llores cariño — don't cry, dear
* * *= affection, warmth, fondness, tenderness, caring, honey, attachment.Ex. These he bound up in three volumes, and on the fly leaf of the first volume wrote 'I have always retained a kind of affection for little story books, as they recall muy early days'.Ex. The spark of warmth had emboldened her.Ex. It may sound trite, but it is indeed gratifying to know that one has made a difference in somebody's life and is remembered with fondness = Puede sonar poco novedoso, aunque de hecho es gratificante saber que uno ha sido importante en la vida de alguien y que se le recuerda con cariño.Ex. In addition to its weirdness, vitriol, and zaniness, the volume is characterized by solid good sense with an undertone of genuinely elegiac tenderness.Ex. Parents can show warmth and caring by hugging their children and reassuring them of parental love and concern for their welfare.Ex. The article ' Honey, I shrunk the kids' market' examines the mysterious decline in the profitability of the UK children's book market.Ex. Librarians have affirmed their attachment to freedom of expression.----* coger cariño a = grow + fond of.* con cariño = fondly, affectionately.* ganarse el cariño = endear.* granjearse el cariño = endear.* guardar con mucho cariño = treasure.* recordado con cariño = fondly remembered.* tomar cariño a = grow + fond of.* * *a) ( afecto) affectionsiento muchísimo cariño por ella — I have a great affection o fondness for her, I am very fond of her
cariños por tu casa/a tu mujer — (AmL) (send my) love to your family/your wife
cariños, Beatriz — ( en cartas) (AmL) love, Beatriz
como sea su cariño — (Chi fam) whatever you can spare
b) ( caricia)la pareja se hacía cariño — (AmL) the couple were having a little cuddle (o a hug and a kiss etc)
c) ( como apelativo) dear, honey, love (BrE)no llores cariño — don't cry, dear
* * *= affection, warmth, fondness, tenderness, caring, honey, attachment.Ex: These he bound up in three volumes, and on the fly leaf of the first volume wrote 'I have always retained a kind of affection for little story books, as they recall muy early days'.
Ex: The spark of warmth had emboldened her.Ex: It may sound trite, but it is indeed gratifying to know that one has made a difference in somebody's life and is remembered with fondness = Puede sonar poco novedoso, aunque de hecho es gratificante saber que uno ha sido importante en la vida de alguien y que se le recuerda con cariño.Ex: In addition to its weirdness, vitriol, and zaniness, the volume is characterized by solid good sense with an undertone of genuinely elegiac tenderness.Ex: Parents can show warmth and caring by hugging their children and reassuring them of parental love and concern for their welfare.Ex: The article ' Honey, I shrunk the kids' market' examines the mysterious decline in the profitability of the UK children's book market.Ex: Librarians have affirmed their attachment to freedom of expression.* coger cariño a = grow + fond of.* con cariño = fondly, affectionately.* ganarse el cariño = endear.* granjearse el cariño = endear.* guardar con mucho cariño = treasure.* recordado con cariño = fondly remembered.* tomar cariño a = grow + fond of.* * *A1(afecto): le tengo mucho cariño a este anillo I'm very fond of o attached to this ringsiento muchísimo cariño por ella I have a great affection o fondness for her, I am very fond of herte ha tomado mucho cariño he's become very fond of youte lo presto, pero trátalo con cariño I'll lend it to you, but take good care of itcuando la veas dale mis cariños give her my love when you see hercariños por tu casa/a tu mujer ( AmL); (send my) love to your family/your wifeniños sedientos de cariño children starved of affectioncariños, Beatriz (en cartas) ( esp AmL); love, Beatriz2no pierden la ocasión de hacerse cariño they never miss a chance to have a little cuddle ( o a hug and a kiss etc)3 (como apelativo) dear, honey, love ( BrE)no llores cariño don't cry, dearB* * *
cariño sustantivo masculino
te ha tomado mucho cariño he's become very fond of you;
cariños por tu casa/a tu mujer (AmL) (send my) love to your family/your wife;
cariños, Beatriz ( en cartas) (AmL) love, Beatrizb) ( caricia):
cariño sustantivo masculino
1 (afecto) affection: siento mucho cariño por este disco, I'm very fond of this record
(amor, dulzura) abrazó a su hija con mucho cariño, he hugged his daughter tenderly
(cuidado) care: tráteme el coche con cariño, be careful with my car
2 (querido) darling: ten cuidado al cruzar la calle, cariño, look both ways when you cross the street, darling
3 (gesto de amor) cuddle
' cariño' also found in these entries:
Spanish:
acoger
- calor
- estimar
- inclinación
- mimar
- mimo
- privación
- tener
- afecto
- agarrar
- auténtico
- carente
- coger
- exagerado
- faltar
- paterno
- profesar
- reconquistar
- tomar
English:
affection
- attached
- attachment
- care for
- cotton
- dear
- fond
- fondly
- fondness
- gently
- honey
- liking
- love
- show
- sneaking
- sweetheart
- take to
- care
- darling
- endear
- endearment
- lovingly
- to
* * *cariño nm1. [afecto] affection;una demostración de cariño a display of affection;habla con mucho cariño de sus padres she speaks very fondly of her parents;se le recuerda con cariño he is remembered fondly o with affection;tratar algo con cariño to treat sth with loving care;tener cariño a to be fond of;tomar cariño a to grow fond of2. [muestra de afecto] sign of affection;le hizo unos cariños a los niños he kissed/cuddled the children3. [cuidado] loving care4. [apelativo] dear, love, US honey5. CAm, Chile [regalo] gift* * *m1 affection, fondness;con cariño with love;tener cariño a alguien be fond of s.o.;tomar cariño a become fond of2:3:¡cariño! darling!4 Rpl:* * *cariño nmafecto: affection, love* * *cariño n1. (afecto) affection / love2. (esmero) loving care3. (apelativo) darling / sweetheart¡hola, cariño! hello, darling! -
8 Einzige
der, die, das -
9 listen
'lisn1) ((often with to) to give attention so as to hear (what someone is saying etc): I told her three times, but she wasn't listening; Do listen to the music!) escuchar2) ((with to) to follow the advice of: If she'd listened to me, she wouldn't have got into trouble.) escuchar•listen vb escucharlisten to me! ¡escúchame!tr['lɪsən]1 escuchar (to, -)■ I tried to convince him, but he wouldn't listen traté de convencerle, pero no me quiso escuchar■ listen, I've got an idea! ¡oye, tengo una idea!\SMALLIDIOMATIC EXPRESSION/SMALLto have a listen to something familiar escuchar algolisten ['lɪsən] vi1) : escuchar, oír2)to listen to heed: prestar atención a, hacer caso de, escuchar3)to listen to reason : atender a razonesv.• atender v.• escuchar v.• oír v.(§pres: oigo, oyes...oímos)• prestar atención v.'lɪsṇa) ( focus hearing) escucharto listen TO something/somebody — escuchar algo/a alguien
as she lay in bed she listened to them arguing — acostada en su cama, los oía discutir
to listen FOR something: they listened for her footsteps — estaban atentos a ver si la oían venir
b) (pay attention, heed)to listen (TO something/somebody) — escuchar (algo/a alguien)
I never used to listen in class — nunca atendía or prestaba atención en clase
Phrasal Verbs:['lɪsn]1. VI1) (=try to hear) escucharlisten! can't you hear something? — ¡escucha! ¿no oyes algo?
2) (=pay attention) escucharlisten, I finish at one, why don't we have lunch together? — mira, yo termino a la una, ¿por qué no almorzamos juntos?
listen (here), young lady, I've had enough of your cheek! — ¡escúchame or mira jovencita, ya estoy harto de tu cara dura!
•
listen carefully, and repeat after me — escuchen con atención y repitan•
to listen to sth/sb — escuchar algo/a algnnow just you listen to me! — ¡escúchame!
I don't have to listen to this! — ¡no tengo por qué escuchar esta bazofia!
will you listen to him! who does he think he is? — ¡fíjate cómo habla! ¡quién se habrá creído que es!
•
you never listen to a word I say! — ¡nunca escuchas nada de lo que te digo!, ¡nunca me haces caso!•
listen to yourself, you're getting paranoid! — ¡será posible lo que estás diciendo! ¡te estás volviendo paranoico!- listen with both earsreason 1., 3)2.N* * *['lɪsṇ]a) ( focus hearing) escucharto listen TO something/somebody — escuchar algo/a alguien
as she lay in bed she listened to them arguing — acostada en su cama, los oía discutir
to listen FOR something: they listened for her footsteps — estaban atentos a ver si la oían venir
b) (pay attention, heed)to listen (TO something/somebody) — escuchar (algo/a alguien)
I never used to listen in class — nunca atendía or prestaba atención en clase
Phrasal Verbs: -
10 calle
intj.you don't say, how extraordinary, what do you know.f.1 street, road.¿qué se opina en la calle? what does the man in the street think?el lenguaje de la calle everyday languagecalle arriba/abajo up/down the streetcalle de dirección única one-way streetcalle mayor main streetcalle peatonal pedestrian precinctcalle principal main street2 lane (en atletismo, natación). (peninsular Spanish)3 terrace.pres.subj.1st person singular (yo) Present Subjunctive of Spanish verb: callar.* * *1 street, road2 DEPORTE lane\doblar la calle to turn the cornerechar a alguien de patitas en la calle to throw somebody out, kick somebody outechar/tirar por la calle de en medio figurado to go ahead regardless/take the middle coursehacer la calle (prostituta) to walk the streetsllevar a alguien por la calle de la amargura to give somebody a tough time* * *noun f.street, road* * *SF1) (=vía pública) street; [con más tráfico] road- se los lleva a todos de calle- llevar o traer a algn por la calle de la amarguracalle cerrada Ven, Col, Méx —
calle ciega Ven, Col —
calle cortada — Cono Sur dead end, dead-end street, cul-de-sac
calle de sentido único, calle de una mano Cono Sur —
calle de un solo sentido — Chile one-way street
calle peatonal — pedestrianized street, pedestrian street
aplanar 1., 1), cabo 2)calle sin salida — cul-de-sac, dead end, dead end street
2) (=no casa)a)• la calle, he estado todo el día en la calle — I've been out all day
se sentaba en la calle a ver pasar a la gente — he used to sit out in the street o outside watching the people go by
a los dos días de su detención ya estaba otra vez en la calle — two days after his arrest he was back on the streets again
•
irse a la calle — to go out, go outside¡iros a la calle a jugar! — go and play outside!
llevo varios días sin salir a la calle — I haven't been out of the house o outside for several days
- coger la calle- poner a algn de patitas en la calleb)• de calle, ropa de calle — (=no de estar en casa) clothes for wearing outside the house ; (=no de gala) everyday clothes pl
iba vestido de calle — (Mil) he was wearing civilian clothes, he was wearing civvies *
3)la calle — (=gente) the public
4) (Natación, Atletismo) lane; (Golf) fairway5) (Aer)calle de rodadura, calle de rodaje — taxiway
* * *1)a) (camino, vía) streetesa calle no tiene salida — that's a no through road, that street o road is a dead end
b) ( en sentido más amplio)de calle: traje/vestido de calle everyday suit/dress; aplanar calles (AmL fam) to loaf around; echar a alguien a la calle to throw somebody out (on the street); echarse or salir a la calle to take to the streets; echar or tirar por la calle de en medio to take the middle course; en la calle <estar/quedar> ( en la ruina) penniless; ( sin vivienda) homeless; ( sin trabajo) out of work; hacer la calle (fam) to work the streets (colloq); llevarse a alguien de calle (fam): se las lleva a todas de calle he has all the girls chasing after him (colloq); llevar or traer a alguien por la calle de la amargura — (fam) to make somebody's life a misery (colloq)
2) (Esp) (en atletismo, natación) lane; ( en golf) fairway* * *= street, thoroughfare, fairway.Nota: Usado en los campos de golf.Ex. Peter was trying to convince himself that it wasn't his fault as he navigated the glistening slippery streets.Ex. Information kiosks are located in public thoroughfares, shopping malls, airports and railway stations.Ex. A selected fairway on each golf course was equipped with water meters to assess irrigation volumes on a bimonthly basis.----* abarrotar las calles = come out in + force, be out in force.* accidente en la calle = street accident.* aglomerar las calles = be out in force, come out in + force.* a nivel de calle = on the ground level.* a nivel de la calle = at ground level.* a ras de la calle = ground-floor.* buscar trabajo en la calle = work + the streets.* calle comercial = shopping mile.* calle de natación = swim lane.* calle de rodadura = taxiway.* calle de rodaje = taxiway.* calle de tiendas = shopping street.* calle estrecha = lane.* calle mayor, la = main street, the.* calle peatonal = pedestrian street.* calle principal, la = high street, the, main street, the.* criado en la calle = street-smart.* curtido en la calle = street-smart.* dar a la calle = give onto + the street.* diagrama de calles de natación = swim lane diagram.* directorio comercial por calles = street directory.* echar a la calle = evict, throw + Nombre + out.* echarse a la calle = take to + the road, take to + the streets.* echarse a la calles = spill (out) into + the streets.* el hombre de la calle = the average Joe.* en la calle = out-of-home.* esquina de una calle = street corner.* estar con amigos en la calle pasando el rato sin hacer nada = hang out + on the street.* formado por gente cotidiana de la calle = grassroots [grass-roots].* hombre de la calle = layman [laymen, -pl.], lay person [layperson].* hombre de la calle, el = common man, the, man-on-the-street, man in the street, the.* lanzarse a la calle = take to + the streets.* lenguaje de la calle = street slang.* llenar las calles = be out in force, come out in + force.* niño de la calle = waif.* nivel de la calle = road-level.* poner de patitas en la calle = give + Nombre + the boot, sack, boot (out), give + Nombre + the sack, turf out.* poner en la calle = evict.* recogida en la calle = kerbside collection, curbside collection.* recorrer las calles = pound + the streets.* ropa de calle = street clothes.* salir a la calle = go out, hit + the streets.* salir a la calle en avalancha = spill (out) into + the streets.* salir corriendo a la calle = run into + the street.* situado a nivel de la calle = ground-floor.* situado en la calle comercial = shop-front [shopfront] .* tirarse a la calle = go out on + the road.* tirarse a las calles = spill (out) into + the streets.* trabajar como prostituta en la calle = work + the streets.* vagancia en las calles = loitering.* vivir en la calle = take to + the road.* zapato de calle = walking shoe.* * *1)a) (camino, vía) streetesa calle no tiene salida — that's a no through road, that street o road is a dead end
b) ( en sentido más amplio)de calle: traje/vestido de calle everyday suit/dress; aplanar calles (AmL fam) to loaf around; echar a alguien a la calle to throw somebody out (on the street); echarse or salir a la calle to take to the streets; echar or tirar por la calle de en medio to take the middle course; en la calle <estar/quedar> ( en la ruina) penniless; ( sin vivienda) homeless; ( sin trabajo) out of work; hacer la calle (fam) to work the streets (colloq); llevarse a alguien de calle (fam): se las lleva a todas de calle he has all the girls chasing after him (colloq); llevar or traer a alguien por la calle de la amargura — (fam) to make somebody's life a misery (colloq)
2) (Esp) (en atletismo, natación) lane; ( en golf) fairway* * *= street, thoroughfare, fairway.Nota: Usado en los campos de golf.Ex: Peter was trying to convince himself that it wasn't his fault as he navigated the glistening slippery streets.
Ex: Information kiosks are located in public thoroughfares, shopping malls, airports and railway stations.Ex: A selected fairway on each golf course was equipped with water meters to assess irrigation volumes on a bimonthly basis.* abarrotar las calles = come out in + force, be out in force.* accidente en la calle = street accident.* aglomerar las calles = be out in force, come out in + force.* a nivel de calle = on the ground level.* a nivel de la calle = at ground level.* a ras de la calle = ground-floor.* buscar trabajo en la calle = work + the streets.* calle comercial = shopping mile.* calle de natación = swim lane.* calle de rodadura = taxiway.* calle de rodaje = taxiway.* calle de tiendas = shopping street.* calle estrecha = lane.* calle mayor, la = main street, the.* calle peatonal = pedestrian street.* calle principal, la = high street, the, main street, the.* criado en la calle = street-smart.* curtido en la calle = street-smart.* dar a la calle = give onto + the street.* diagrama de calles de natación = swim lane diagram.* directorio comercial por calles = street directory.* echar a la calle = evict, throw + Nombre + out.* echarse a la calle = take to + the road, take to + the streets.* echarse a la calles = spill (out) into + the streets.* el hombre de la calle = the average Joe.* en la calle = out-of-home.* esquina de una calle = street corner.* estar con amigos en la calle pasando el rato sin hacer nada = hang out + on the street.* formado por gente cotidiana de la calle = grassroots [grass-roots].* hombre de la calle = layman [laymen, -pl.], lay person [layperson].* hombre de la calle, el = common man, the, man-on-the-street, man in the street, the.* lanzarse a la calle = take to + the streets.* lenguaje de la calle = street slang.* llenar las calles = be out in force, come out in + force.* niño de la calle = waif.* nivel de la calle = road-level.* poner de patitas en la calle = give + Nombre + the boot, sack, boot (out), give + Nombre + the sack, turf out.* poner en la calle = evict.* recogida en la calle = kerbside collection, curbside collection.* recorrer las calles = pound + the streets.* ropa de calle = street clothes.* salir a la calle = go out, hit + the streets.* salir a la calle en avalancha = spill (out) into + the streets.* salir corriendo a la calle = run into + the street.* situado a nivel de la calle = ground-floor.* situado en la calle comercial = shop-front [shopfront].* tirarse a la calle = go out on + the road.* tirarse a las calles = spill (out) into + the streets.* trabajar como prostituta en la calle = work + the streets.* vagancia en las calles = loitering.* vivir en la calle = take to + the road.* zapato de calle = walking shoe.* * *A1 (camino, vía) streetlas principales calles comerciales the main shopping streetscruza la calle cross the street o roadesa calle no tiene salida that's a no through road, that street o road is a dead endel colegio está dos calles más arriba the school is two blocks up o two streets further up2(en sentido más amplio): hace una semana que no salgo a la calle I haven't been out for a weekmañana el periódico saldrá a la calle por última vez tomorrow the newspaper will hit the newsstands o will come out o will be printed for the last timeme he pasado todo el día en la calle I've been out all dayme lo encontré en la calle I bumped into him in the streetlo que opina el hombre de la calle what the man in the street thinksel lenguaje de la calle everyday languagese crió en la calle she grew up on the streetsde calle: traje/vestido de calle everyday suit/dressechar a algn a la calle to throw sb out (on the street)echarse a la calle to take to the streetsechar or tirar por la calle de en medio to take the middle courseestar en la calle «periódico/revista» to be on salellevarse a algn de calle ( fam): se las lleva a todas de calle he has all the girls chasing after him ( colloq)salir a la calle «persona» to go out; «periódico/revista» to go on sale, to come outCompuestos:(Andes, Ven) no through road, dead end, cul-de-sac ( BrE)(CS) calle ciegaone-way street● calle de doble sentido or direccióntwo-way streetone-way street( RPl) one-way street( Col) one-way street( Chi) one-way streetpedestrian streetB (en atletismo, natación) lane; (en golf) fairwayCompuesto:calle de rodadura or rodajetaxiway, taxi strip* * *
Del verbo callar: ( conjugate callar)
callé es:
1ª persona singular (yo) pretérito indicativo
calle es:
1ª persona singular (yo) presente subjuntivo3ª persona singular (él/ella/usted) presente subjuntivo3ª persona singular (él/ella/usted) imperativo
Multiple Entries:
c/
callar
calle
c/ (◊ calle) St, Rd
callar ( conjugate callar) verbo intransitivo
to be quiet, shut up (colloq);
no pude hacerlo calle I couldn't get him to be quiet;
hacer calle a la oposición to silence the opposition
verbo transitivoa) ‹secreto/información› to keep … quiet
callarse verbo pronominal
cuando entró todos se calleon when he walked in everyone went quiet o stopped talking;
la próxima vez no me calleé next time I'll say something
calle sustantivo femenino
1 ( vía) street;
calle ciega (Andes, Ven) dead end, cul-de-sac (BrE);
calle de dirección única or (Col) de una vía one-way street;
hoy no he salido a la calle I haven't been out today;
el libro saldrá a la calle mañana the book comes out tomorrow;
el hombre de la calle the man in the street;
el lenguaje de la calle colloquial language;
echar a algn a la calle to throw sb out (on the street);
en la calle ‹estar/quedar› ( en la ruina) penniless;
( sin vivienda) homeless;
( sin trabajo) out of work
2 (Esp) (en atletismo, natación) lane;
( en golf) fairway
callar
I verbo intransitivo
1 (parar de hablar) to stop talking: calla un momento, ¿qué ruido es ése?, be quiet, what's that noise?
2 (no decir nada) to keep quiet, say nothing: tus ojos asienten y tu boca calla, your eyes say it all
II verbo transitivo (dejar de dar una noticia) not to mention o to keep to oneself: desconfía de sus palabras, callarán la verdad, you can't trust what they're saying, they are going to hush up the truth
♦ Locuciones: ¡calla!, (para indicar sorpresa) never!: ¡calla, no me digas que se casó!, did she really marry?
hacer callar, (hacer que alguien pare de hablar) to get someone to be quiet
(silenciar) to silence: ¡no podrán hacernos callar! they can't make us keep our mouths shut
quien calla otorga, silence speaks volumes
calle sustantivo femenino
1 street, road
calle cortada, cul-de-sac, dead end
calle mayor, high street, US main street
2 Dep (de una pista, un circuito) lane
♦ Locuciones: echarse a la calle: los vecinos se echaron a la calle, the residents took to the streets
familiar en la calle, (sin trabajo) con esa ley, miles de obreros se quedaron en la calle, thousands of workers were put out of a job
hacer la calle, to be a prostitute o to prostitute oneself o to walk the streets
poner a alguien (de patitas) en la calle, to throw sb out into the street
(en el trabajo) to give sb the boot
el hombre de la calle, the man in the street
una mujer de la calle, a prostitute
llevarse de calle, to win easily
tirar/coger por la calle de en medio, to bowl sb over
traer/llevar por la calle de la amargura, to give sb a difficult time
' calle' also found in these entries:
Spanish:
abajo
- abordar
- achuchar
- amargura
- ancha
- ancho
- aparcamiento
- atinar
- atracador
- atracadora
- atravesar
- cabo
- caca
- cariño
- colapso
- deferencia
- descolgarse
- desembocar
- digna
- digno
- dupdo
- ensanchar
- ensordecer
- equivocarse
- foco
- gorro
- horda
- hormiguear
- invadir
- isleta
- lateral
- manzana
- mayor
- mujer
- obra
- ojo
- pajarito
- papelera
- pasar
- paseo
- pavimento
- portal
- precaución
- próxima
- próximo
- regar
- robar
- sita
- sito
- sola
English:
across
- activity
- anybody
- barricade
- block off
- boom box
- boot out
- bootleg
- bottom
- busk
- collapse
- common
- commotion
- continuation
- corner
- crescent
- cross
- decorate
- distraught
- down
- drain
- end
- evict
- front door
- go along
- gutter
- high street
- hold on
- hoodlum
- illuminate
- illumination
- lane
- lead off from
- length
- look at
- main
- map
- mend
- middle
- multinational
- off
- on
- one-way
- open out
- out
- out of
- outdoor
- over
- peddle
- pedestrianize
* * *calle nf1. [en población] street, road;cruzar la calle to cross the street o road;calle arriba/abajo up/down the street o road;tres calles más abajo three blocks further down;Famhacer la calle [prostituta] to walk the streets;llevarse a alguien de calle to win sb over;traer o [m5] llevar a alguien por la calle de la amargura to put sb through hell, to make sb's life hell;RP Famtener calle to know what's what, to be street smartVen calle ciega dead end, blind alley;calle cortada: [m5] hay cuatro calles cortadas en el centro four streets Br in the city centre o US downtown are closed to traffic;calle cortada (por obras) [en letrero] road closed (for repairs);CSur calle cortada dead end, blind alley;calle de dirección única one-way street;calle de doble dirección two-way street;calle mayor high street, US main street;calle principal main street;RP calle de una mano one-way street; Col calle de una vía one-way streetse pasa el día en la calle she is always out;salgo un momento, ¿quieres algo de la calle? I'm just popping out, can I get you anything (from the shops)?;no grites, te puede oír toda la calle don't shout, the whole neighbourhood can hear you;[sin casa] to throw sb out;echar a alguien a la calle [de un trabajo] to sack sb;[de un lugar público] to kick o throw sb out;echarse a la calle [manifestarse] to take to the streets;el asesino está en la calle tras pasar años en la cárcel the murderer is out after spending years in prison;salir a la calle [salir de casa] to go out¿qué se opina en la calle? what does the man in the street think?;el lenguaje de la calle everyday languagela calle de dentro/de fuera the inside/outside lane5. [en golf] fairway* * *f1 street;echar a alguien a la calle fig throw s.o out on the street;quedarse en la calle fig fall on hard times;llevarse a alguien de calle have s.o. chasing after one;traer ollevar a alguien por la calle de la amargura make s.o.’s life a misery;hacer la calle famde prostituta turn tricks fam, Brwalk the streets2 DEP lane* * *calle nf: street, road* * *calle n1. (en general) street¿en qué calle vives? which street do you live in?2. (en deportes) lane -
11 vida
f.1 life (existencia).en vida de during the life o lifetime ofestar con vida to be aliveperder la vida to lose one's lifequitar la vida a alguien to kill somebody¿qué es de tu vida? how's life?vida amorosa love lifevida campestre country lifela vida estudiantil student lifevida eterna eternal lifevida de familia family lifevida laboral working lifevida matrimonial married lifevida privada private lifevida sana clean livingvida sentimental love lifevida sexual sex lifevida social social lifevida útil shelf life2 life span, life span of person, duration.3 livelihood, subsistence.4 cost of living.5 Vida.* * *1 (gen) life2 (viveza) liveliness3 (tiempo) lifetime, life4 (modo de vivir) life, way of life5 (medios) living, livelihood\amargarle la vida a alguien to make somebody's life a misery¡así es la vida! such is life!, that's life!cambiar de vida to change one's life stylecomo si le fuera la vida en ello as if his life depended on itcostarle algo la vida a alguien to pay with one's lifedar la vida por to give one's life for, give one's right arm fordarse la gran vida / pegarse la gran vida / darse la vida padre familiar to live it updebatirse entre la vida y la muerte to fight for one's lifede por vida for lifede toda la vida lifelongecharse a la vida familiar to go on the game, become a prostituteen la flor de la vida in the prime of lifeen mi (tu, su, etc) vida never in my (your, his, etc) lifeen vida de during the life ofescapar con vida / salir con vida to come out alive, surviveestar con vida / estar sin vida to be alive / be dead¡esto es vida! / ¡esto sí que es vida! this is the life!ganarse la vida to earn one's livinghacerle la vida imposible a alguien to make life impossible for somebodyllevar una vida agitada / llevar una vida tranquila to lead a busy life / lead a quiet lifepagar alguien con su vida to pay with one's lifepasar a mejor vida eufemístico to pass awayperder la vida to die¿qué es de tu vida? how are things?quitarle la vida a alguien to take somebody's life¡vida mía! / ¡mi vida! my love!, darling!la otra vida the next lifeseñales de vida signs of lifevida de perros dog's lifevida familiar family lifevida íntima private lifevida sentimental love life* * *noun f.1) life2) lifetime* * *SF1) (=existencia) lifeestá escribiendo la vida de Quevedo — he is writing the life o a life o a biography of Quevedo
¿qué es de tu vida? — what's new?, how's life?
•
con vida — aliveescapar o salir con vida — to escape o come out alive
•
en vida de, en vida de mi marido — when my husband was alive, during my husband's lifetime¡en la o mi vida! — never (in all my life)!
•
vida o muerte, una operación a vida o muerte — a life-or-death operation•
la otra vida — the next life•
perder la vida — to lose one's life•
de por vida — for life•
quitar la vida a algn — to take sb's life•
quitarse la vida — to take one's own life•
rehacer la vida — to start a new life•
sin vida — lifelessencontró en el suelo el cuerpo sin vida de su marido — she found her husband's lifeless body on the floor
un cuerpo sin vida — a (dead) body, a corpse
esperanza•
toda la vida, un amigo de toda la vida — a lifelong friend2) (=forma de vivir) lifede vida airada — loose-living, immoral
•
doble vida — double lifellevar una doble vida — to lead o live a double life
•
hacer vida marital — to live together (as man and wife)•
mala vida, echarse a la mala vida — to go astrayvida de perros, vida perra — dog's life, wretched life
3) (=sustento)•
coste de la vida — cost of living•
ganarse la vida — to earn o make one's livingse gana la vida haciendo traducciones — he earns o makes his living doing translations
buscar 3.•
nivel de vida — standard of living4) [de objeto]vida útil — (Com) lifespan; (Téc) useful life
5)- ¡por vida del chápiro verde!contar la vida —
¡no me cuentes tu vida! — I don't want your life story!
costarle la vida a algn —
dar vida a algn —
- hacer por la vidapasarse la vida —
pasar la vida a tragos — *to have a miserable life
- tener siete vidas como los gatosvivir 2., 1)6) (=vitalidad)lleno de vida — [ojos] lively; [persona] full of life
•
dar vida a, la música le da vida a estas imágenes — the music brings these images to life¡vida!, ¡vida mía! — my love!, my darling!
8) euf(=prostitución)* * *1)a) (Biol) life140 personas perdieron la vida — (period) 140 people lost their lives (journ)
eso le costó la vida — (period) that cost him his life
dieron la vida por la patria — they gave o sacrificed their lives for their country
b) (viveza, vitalidad) lifele falta vida — it's/she's/he's not very lively
2) ( extensión de tiempo) lifeen la/mi vida: en la or en mi vida he visto cosa igual! I've never seen anything like it in my life!; en la or mi vida haría una cosa así! I'd never dream of doing something like that!; hacerle la vida imposible a alguien to make somebody's life impossible; tener siete vidas — to have nine lives
3)a) (manera de vivir, actividades) life¿qué es de tu vida? — what have you been up to?
hace or vive su vida — he gets on with o lives his own life
(así) es la vida! — that's life, such is life
darse la gran vida — to live the life of Riley (colloq)
estar/quedar loco de la vida — (CS fam) to be over the moon (colloq)
la vida y milagros de alguien — (CS fam) somebody's life story
pasar a mejor vida — (hum) persona to kick the bucket (colloq); traje/botas to bite the dust (colloq)
pegarse la vida padre — (fam) to live the life of Riley (colloq)
b) ( en determinado aspecto) lifec) ( biografía) life4) ( necesidades materiales)ganarse la vida — to earn one's o a living
buscarse la vida — (fam) to make a living
5) ( como apelativo) darling* * *= life [lives, -pl.], life story, lifeblood, lifetime [life time], living, life's work, lifework, life and limb.Ex. We are comfortable with the things we know and can do because they give us a sense of control over our lives.Ex. This study attempts to illustrate and illuminate the life story of a remarkable pioneering woman, Tryn Ras, using pictorial sources.Ex. Since libraries are the lifeblood of research, it seems only fitting then that the education of librarians should include familiarity with research methodology.Ex. Bibliography and Library science reflect the changes that took place in Bliss's lifetime.Ex. They seem to regard literature as a secondary experience, more akin to being a peeping Tom, an impotent voyeur, rather than being one of the healthy, active people who get on with real living.Ex. Evelyn Bliss devoted his life's work to the study of classification and BC is the results of his efforts.Ex. This is an eloquent, moving testament to the lifework of a major artist of unimpeachable technique and passion.Ex. This is a special issue devoted partly to the theme: Life and limb: issues of security and safety.----* abrirse camino en la vida = get on in + life.* acabar + Posesivo + vida útil = run towards + the end of + Posesivo + useful life.* acortar + Posesivo + vida = cut + Posesivo + life short.* actitud ante la vida = approach to life.* a favor de la vida humana = pro-life.* agotar + Posesivo + vida útil = run towards + the end of + Posesivo + useful life.* ahorros de toda la vida = life-time savings, life savings.* ahorros de toda una vida = life savings.* alargar la vida = prolong + life, prolong + longevity.* alegrar la vida a Alguien = brighten up + Posesivo + life.* al igual que con todo en la vida = as with everything in life.* amante de la vida al aire libre = outdoor enthusiast.* apostarse la vida = bet + Posesivo + life.* aprendizaje a lo largo de la vida = lifelong learning.* aprendizaje durante toda la vida = lifelong education.* arreglar + Posesivo + vida = put + Posesivo + (own) house in order.* arriesgar la vida = risk + life and limb, play + Russian roulette, risk + Posesivo + life.* arriesgar + Posesivo + vida = put + Posesivo + life on the line.* aspectos de la vida = sphere of life.* atentar contra la vida de Alguien = attempt on + Posesivo + life.* atraído por la promesa de una vida mejor = drawn by the promise of a better life.* aunque me fuera la vida ene ello = for the life of me.* autoaprendizaje durante toda la vida = lifelong learning.* buena vida = good life.* calidad de vida = quality of life.* cambiar la vida = change + life.* cambiar + Posesivo + vida = turn + Posesivo + life around.* ciencias de la vida = biosciences.* ciencias de la vida, las = life sciences, the.* ciencias sobre la vida en el espacio = space life sciences.* circunstancias de la vida = accident of birth.* cobrarse la vida de Alguien = claim + life.* cobrarse muchas vidas = take + a heavy toll of life.* cobrar vida = come + alive, come to + life.* comenzar una nueva vida = make + a new life for + Reflexivo.* como con todo en la vida = as with everything in life.* como forma de vida = as a way of life.* como si + Pronombre + fuese la vida en ello = like there's no tomorrow.* compañero de vida = lifemate.* compañía aseguradora de vida = life-insurance company.* compañía de seguros de vida = life-insurance company.* complicarse la vida = ask for + trouble.* condicionar la vida = condition + life.* condiciones de vida = living conditions.* conocer vida = see + the world.* contar + Posesivo + propia vida y milagros = spill + Posesivo + guts.* costar la vida = cost + life.* coste de la vida = cost of living.* coste de vidas humanas = human cost.* crearse una vida = build + life.* crucial para la vida de una persona = lifesaving.* cuerpo sin vida = dead body.* cuestión de vida o muerte = life or death issue.* culto a la vida = cult of life.* dar la vida = lay down + Posesivo + life, give + Posesivo + life.* dar nueva vida = give + Nombre + new life, give + a second life.* dar + Posesivo + vida = give + Posesivo + all.* dar sentido a la vida = give + meaning to life.* dar sentido a + Posesivo + vida = make + sense of + Posesivo + life.* dar señales de vida = show + signs of life.* dar una segunda vida = give + a second life.* dar vida = imbue with + life, animate, bring to + life.* dar vida a = jazz up, brighten up, give + life to.* dar vida a Algo = bring + Nombre + to life.* dedicar la vida a = devote + life to.* dedicar toda una vida = spend + lifetime.* defensor de la vida humana = pro-lifer.* de la vida real = real-life.* de por vida = lifelong [life-long], lifetime [life-time].* derecho a la vida = right to live.* desquiciar + Posesivo + vida = turn + Posesivo + life upside down.* de toda la vida = lifelong [life-long].* de vida enclaustrada = cloistered.* de vida o muerte = lifesaving, life threatening.* devolver el sentido a la vida = put + meaning + back in + Posesivo + life.* devolver la vida = bring + Nombre + back to life.* disfrutar de la vida = sail through + life.* diversidad de la vida = biodiversity, diversity of life, life-form diversity.* durante toda la vida = lifelong [life-long].* durante toda una vida = over a lifetime.* durar toda una vida = go on + for a lifetime, last + (for) a lifetime.* el amor de + Posesivo + vida = the love of + Posesivo + life.* empezar una nueva etapa en la vida = turn over + a new page, turn over + a new leaf.* encarcelar de por vida = jail for + life.* en el transcurso normal de + Posesivo + vida(s) = in the normal course of + Posesivo + life/lives.* enfrentarse a la vida = cope with + life, face + life, cope.* en la vida real = in real life.* en los primeros años de vida = early in life.* en + Posesivo + vida = in + Posesivo + time.* enriquecer la vida de Alguien = enrich + Posesivo + life.* entregar + Posesivo + vida, = give + Posesivo + all.* equipo de mantenimiento artificial de la vida = life-support system.* esperanza de vida = life expectancy, lifespan [life span].* estilo de vida = lifestyle [life style/life-style], style of life, way of life.* estilo de vida alternativo = alternative life-style.* etapa de la vida = life stage.* expectativas de vida = life expectancy.* experiencia de la vida = experience of life.* facilitarle la vida a todos = simplify + life for everyone.* filosofía de vida = philosophy of life.* forma de vida = way of life.* ganarse la vida = earn + a living, make + a living, earn + income, earn + Posesivo + living, make + Posesivo + living, Verbo + for a living.* ganarse la vida a duras penas = eke out + a living, scratch (out) + a living, scrape + a living, eke out + an existence.* habilidades necesarias para la vida cotidiana = life skills.* hábitos de vida = lifestyle [life style/life-style].* hacer frente a la vida = cope.* hacer la vida imposible = make + life hell.* hacerle la vida más simple a todos = simplify + life for everyone.* hacer que la vida sea un infierno = make + life hell.* hacerse un hueco en la vida = get on in + life.* hacer vida social = socialise [socialize, -USA].* historia de vida = life history.* índice del coste de (la) vida = cost of living index.* índice del costo de (la) vida = cost of living index.* infundir nueva vida a = breathe + (new) life into.* inmiscuirse en la vida de Alguien = intrude on + Posesivo + privacy.* jugarse la vida = play + Russian roulette, risk + Posesivo + life, risk + life and limb, bet + Posesivo + life.* la oportunidad de + Posesivo + vida = the opportunity of a lifetime.* la vida continúa = the show must go on.* la vida + continuar = life + go on.* la vida es así = life's like that.* ¡la vida no es un camino de rosas! = the course of true love never did run smooth!.* la vida + seguir = life + go on.* ley de vida = fact of life, laws of nature.* lienzo de la vida, el = canvas of life, the.* línea de vida = lifeline.* lisiado de por vida = lamed for life.* lisiar a Alguien de por vida = lame + Nombre + for life.* llegar al final de su vida útil = come to + the end of + Posesivo + useful life, reach + the end of + Posesivo + useful life.* lleno de vida = vibrant, feisty [feistier -comp., feistiest -sup.], spry [spryer comp., spryest -sup.], sprightly [sprightlier -comp., sprightliest -sup.], spirited, teeming with life, vivacious, ebullient, saucy [saucier -comp., sauciest -sup.].* llevar una vida + Ajetivo = lead + an + Adjetivo + existence.* llevar una vida arriesgada = live + dangerously, live + dangerously close to the edge.* llevar una vida de perros = lead + a dog's life.* llevar una vida miserable = live + wretched existence.* mantener la vida = sustain + life.* mantenimiento artificial de la vida = life support.* mejorar la calidad de vida = improve + living standards, raise + living standards.* mejorar + Posesivo + calidad de vida = raise + Posesivo + quality of living.* mejorar + Posesivo + vida = improve + Posesivo + life.* meterse en la vida de Alguien = intrude on + Posesivo + privacy.* mientras hay vida hay esperanza = where there's life there's hope.* modo de vida = way of life.* modo de vida tradicional = folklife.* muerto en vida = living dead.* nada en la vida es gratuito = you cannot make an omelette without breaking eggs.* nivel de vida = standard of living, living standard.* no tener vida privada = like being in a (gold)fish bowl.* nueva vida = greener pastures, pastures new.* oportunidad única en la vida = chance of a lifetime.* otra vida, la = afterlife [after-life].* para toda la vida = lifelong [life-long], for life.* pasar a mejor vida = bite + the dust, give up + the ghost.* pasar a vida mejor = lay + Nombre + low.* perder la vida = lose + Posesivo + life.* pérdida de vidas = loss of life, toll on life.* perdonar la vida = spare + life.* permanecer con vida = stay + alive.* pletórico de vida = teeming with life.* poner en peligro la vida = risk + Posesivo + life, risk + life and limb.* poner la vida en peligro = put + Posesivo + life at risk.* por toda la vida = lifetime [life-time].* por toda una vida = lifetime [life-time].* posteriormente en + Posesivo + vida = in later life.* problemas de la vida = life problems [life-problems].* prolongar la vida = prolong + life, prolong + longevity.* prolongar la vida útil = extend + the useful life, prolong + useful life, increase + useful life.* que cambia la vida = life-changing, life-altering.* que da vida = life-giving.* que mejora la calidad de vida = life-enhancing.* que pone la vida en peligro = life threatening.* quitarse la vida = take + Posesivo + (own) life.* rebosante de vida y energía = all bright-eyed and bushy-tailed.* reconstruir + Posesivo + vida = rebuild + Posesivo + life.* reformar + Posesivo + vida = reform + Posesivo + life.* régimen de vida = lifestyle [life style/life-style].* rehacer + Posesivo + vida = rebuild + Posesivo + life.* salir adelante en la vida, = get on in + life.* salvar la vida = save + life.* salvar la vida de milagro = have + a close shave with death.* secreto de la vida, el = secret of life, the.* seguir con + Posesivo + vida normal = get on with + Posesivo + life.* seguro de vida = life insurance.* seguro de vida a término = term life insurance.* seguro de vida vitalicio = whole life insurance.* sentido de la vida, el = meaning of life, the.* sentido de la vida y al muerte, el = meaning of life and death, the.* ser todo vida = be all life.* situaciones de la vida = life situations [life-situations].* soplo de vida = kiss of life.* tener éxito en la vida = succeed in + life, get on in + life.* tener una vida larga y próspera = live + long and prosper.* toda la vida = from the cradle to the grave, whole lifelong, whole life.* toda una vida = a lifetime.* toda una vida de experiencia = a lifetime of experience.* toda una vida de trabajo = a lifetime of work.* trabajo de toda una vida = life's work, lifework.* triunfar en la vida = succeed in + life.* truncar + Posesivo + vida = snip + Posesivo + life short, cut + Posesivo + life short.* una cuestión de vida o muerte = a matter of life and death.* una oportunidad única en la vida = once in a lifetime opportunity.* una vez en la vida = once in a lifetime.* una vez en + Posesivo + vida = once in + Posesivo + lifetime.* ver las cosas positivas de la vida = look on + the bright side of life.* vida acuática = aquatic life.* vida afectiva = love life.* vida amorosa = love life.* vida animal = animal life.* vida a toda pastilla = life in the fast lane.* vida + cambiar por completo = turn + Posesivo + life around.* vida cívica = civic life.* vida civil = civic life.* vida como trabajador = working life.* vida corporativa = corporate life.* vida cotidiana = daily life, everyday living, daily living.* vida cotidiana, la = day to day life, the, everyday life.* vida cultural = cultural life.* vida + dar un giro de 180 grados = turn + Posesivo + life around.* vida + dar un vuelco = turn + Posesivo + life upside down.* vida de archivo = archival life.* vida de, la = life nerve of, the.* vida de la ciudad = urban life, city life.* vida de la comunidad = community life.* vida del mundo literario = literary life.* vida de perros = a dog's life.* vida desenfrenada = life in the fast lane.* vida desequilibrada = unbalanced life, imbalanced life.* vida después de la muerte = afterlife [after-life].* vida diaria = daily life.* vida diaria, la = everyday life.* vida dilatada = long life.* vida disoluta = life in the fast lane, loose life.* vida doméstica = domestic life, home life.* vida emocional = emotional life.* vida en el campo = rural life.* vida en el entorno familiar = family life.* vida en el hogar = home life.* vida en el trabajo = job life.* vida entera, la = whole lifelong, whole life.* vida equilibrada = balanced life.* vida espiritual = spiritual life.* vida + expirar = life + expire.* vida extraterrestre = alien life.* vida fácil = fast living.* vida familiar = family life.* vida futura = future life.* vida humana = human life.* vida laboral = working life.* vida literaria = literary life.* vida marítima = seafaring.* vida media = half-life.* vida mejor = better life.* vida moderna, la = modern life.* vida nocturna = nightlife, night life.* vida or muerte = life or death.* vida pasada = previous life.* vida + pender + de un hilo = live on + the line.* vida personal = personal life.* vida privada = private life.* vida profesional = professional life.* vida pública = public life.* vida real = real life.* vida rural = rural life.* vida salvaje = wildlife.* vida sana = healthy life.* vida sentimental = love life.* vida sexual = sex life.* vida social = social life.* vida urbana = city life, urban life.* vida útil = lifetime [life time], life expectancy, lifespan [life span], useful life, shelf life, service life.* vida útil de un documento = shelf life.* vida vegetal = plant life.* vivir la vida al máximo = live + life to the full.* volver a la vida normal = get (back) into + the swings of things.* vuelta a la vida = resuscitation, resurrection.* * *1)a) (Biol) life140 personas perdieron la vida — (period) 140 people lost their lives (journ)
eso le costó la vida — (period) that cost him his life
dieron la vida por la patria — they gave o sacrificed their lives for their country
b) (viveza, vitalidad) lifele falta vida — it's/she's/he's not very lively
2) ( extensión de tiempo) lifeen la/mi vida: en la or en mi vida he visto cosa igual! I've never seen anything like it in my life!; en la or mi vida haría una cosa así! I'd never dream of doing something like that!; hacerle la vida imposible a alguien to make somebody's life impossible; tener siete vidas — to have nine lives
3)a) (manera de vivir, actividades) life¿qué es de tu vida? — what have you been up to?
hace or vive su vida — he gets on with o lives his own life
(así) es la vida! — that's life, such is life
darse la gran vida — to live the life of Riley (colloq)
estar/quedar loco de la vida — (CS fam) to be over the moon (colloq)
la vida y milagros de alguien — (CS fam) somebody's life story
pasar a mejor vida — (hum) persona to kick the bucket (colloq); traje/botas to bite the dust (colloq)
pegarse la vida padre — (fam) to live the life of Riley (colloq)
b) ( en determinado aspecto) lifec) ( biografía) life4) ( necesidades materiales)ganarse la vida — to earn one's o a living
buscarse la vida — (fam) to make a living
5) ( como apelativo) darling* * *= life [lives, -pl.], life story, lifeblood, lifetime [life time], living, life's work, lifework, life and limb.Ex: We are comfortable with the things we know and can do because they give us a sense of control over our lives.
Ex: This study attempts to illustrate and illuminate the life story of a remarkable pioneering woman, Tryn Ras, using pictorial sources.Ex: Since libraries are the lifeblood of research, it seems only fitting then that the education of librarians should include familiarity with research methodology.Ex: Bibliography and Library science reflect the changes that took place in Bliss's lifetime.Ex: They seem to regard literature as a secondary experience, more akin to being a peeping Tom, an impotent voyeur, rather than being one of the healthy, active people who get on with real living.Ex: Evelyn Bliss devoted his life's work to the study of classification and BC is the results of his efforts.Ex: This is an eloquent, moving testament to the lifework of a major artist of unimpeachable technique and passion.Ex: This is a special issue devoted partly to the theme: Life and limb: issues of security and safety.* abrirse camino en la vida = get on in + life.* acabar + Posesivo + vida útil = run towards + the end of + Posesivo + useful life.* acortar + Posesivo + vida = cut + Posesivo + life short.* actitud ante la vida = approach to life.* a favor de la vida humana = pro-life.* agotar + Posesivo + vida útil = run towards + the end of + Posesivo + useful life.* ahorros de toda la vida = life-time savings, life savings.* ahorros de toda una vida = life savings.* alargar la vida = prolong + life, prolong + longevity.* alegrar la vida a Alguien = brighten up + Posesivo + life.* al igual que con todo en la vida = as with everything in life.* amante de la vida al aire libre = outdoor enthusiast.* apostarse la vida = bet + Posesivo + life.* aprendizaje a lo largo de la vida = lifelong learning.* aprendizaje durante toda la vida = lifelong education.* arreglar + Posesivo + vida = put + Posesivo + (own) house in order.* arriesgar la vida = risk + life and limb, play + Russian roulette, risk + Posesivo + life.* arriesgar + Posesivo + vida = put + Posesivo + life on the line.* aspectos de la vida = sphere of life.* atentar contra la vida de Alguien = attempt on + Posesivo + life.* atraído por la promesa de una vida mejor = drawn by the promise of a better life.* aunque me fuera la vida ene ello = for the life of me.* autoaprendizaje durante toda la vida = lifelong learning.* buena vida = good life.* calidad de vida = quality of life.* cambiar la vida = change + life.* cambiar + Posesivo + vida = turn + Posesivo + life around.* ciencias de la vida = biosciences.* ciencias de la vida, las = life sciences, the.* ciencias sobre la vida en el espacio = space life sciences.* circunstancias de la vida = accident of birth.* cobrarse la vida de Alguien = claim + life.* cobrarse muchas vidas = take + a heavy toll of life.* cobrar vida = come + alive, come to + life.* comenzar una nueva vida = make + a new life for + Reflexivo.* como con todo en la vida = as with everything in life.* como forma de vida = as a way of life.* como si + Pronombre + fuese la vida en ello = like there's no tomorrow.* compañero de vida = lifemate.* compañía aseguradora de vida = life-insurance company.* compañía de seguros de vida = life-insurance company.* complicarse la vida = ask for + trouble.* condicionar la vida = condition + life.* condiciones de vida = living conditions.* conocer vida = see + the world.* contar + Posesivo + propia vida y milagros = spill + Posesivo + guts.* costar la vida = cost + life.* coste de la vida = cost of living.* coste de vidas humanas = human cost.* crearse una vida = build + life.* crucial para la vida de una persona = lifesaving.* cuerpo sin vida = dead body.* cuestión de vida o muerte = life or death issue.* culto a la vida = cult of life.* dar la vida = lay down + Posesivo + life, give + Posesivo + life.* dar nueva vida = give + Nombre + new life, give + a second life.* dar + Posesivo + vida = give + Posesivo + all.* dar sentido a la vida = give + meaning to life.* dar sentido a + Posesivo + vida = make + sense of + Posesivo + life.* dar señales de vida = show + signs of life.* dar una segunda vida = give + a second life.* dar vida = imbue with + life, animate, bring to + life.* dar vida a = jazz up, brighten up, give + life to.* dar vida a Algo = bring + Nombre + to life.* dedicar la vida a = devote + life to.* dedicar toda una vida = spend + lifetime.* defensor de la vida humana = pro-lifer.* de la vida real = real-life.* de por vida = lifelong [life-long], lifetime [life-time].* derecho a la vida = right to live.* desquiciar + Posesivo + vida = turn + Posesivo + life upside down.* de toda la vida = lifelong [life-long].* de vida enclaustrada = cloistered.* de vida o muerte = lifesaving, life threatening.* devolver el sentido a la vida = put + meaning + back in + Posesivo + life.* devolver la vida = bring + Nombre + back to life.* disfrutar de la vida = sail through + life.* diversidad de la vida = biodiversity, diversity of life, life-form diversity.* durante toda la vida = lifelong [life-long].* durante toda una vida = over a lifetime.* durar toda una vida = go on + for a lifetime, last + (for) a lifetime.* el amor de + Posesivo + vida = the love of + Posesivo + life.* empezar una nueva etapa en la vida = turn over + a new page, turn over + a new leaf.* encarcelar de por vida = jail for + life.* en el transcurso normal de + Posesivo + vida(s) = in the normal course of + Posesivo + life/lives.* enfrentarse a la vida = cope with + life, face + life, cope.* en la vida real = in real life.* en los primeros años de vida = early in life.* en + Posesivo + vida = in + Posesivo + time.* enriquecer la vida de Alguien = enrich + Posesivo + life.* entregar + Posesivo + vida, = give + Posesivo + all.* equipo de mantenimiento artificial de la vida = life-support system.* esperanza de vida = life expectancy, lifespan [life span].* estilo de vida = lifestyle [life style/life-style], style of life, way of life.* estilo de vida alternativo = alternative life-style.* etapa de la vida = life stage.* expectativas de vida = life expectancy.* experiencia de la vida = experience of life.* facilitarle la vida a todos = simplify + life for everyone.* filosofía de vida = philosophy of life.* forma de vida = way of life.* ganarse la vida = earn + a living, make + a living, earn + income, earn + Posesivo + living, make + Posesivo + living, Verbo + for a living.* ganarse la vida a duras penas = eke out + a living, scratch (out) + a living, scrape + a living, eke out + an existence.* habilidades necesarias para la vida cotidiana = life skills.* hábitos de vida = lifestyle [life style/life-style].* hacer frente a la vida = cope.* hacer la vida imposible = make + life hell.* hacerle la vida más simple a todos = simplify + life for everyone.* hacer que la vida sea un infierno = make + life hell.* hacerse un hueco en la vida = get on in + life.* hacer vida social = socialise [socialize, -USA].* historia de vida = life history.* índice del coste de (la) vida = cost of living index.* índice del costo de (la) vida = cost of living index.* infundir nueva vida a = breathe + (new) life into.* inmiscuirse en la vida de Alguien = intrude on + Posesivo + privacy.* jugarse la vida = play + Russian roulette, risk + Posesivo + life, risk + life and limb, bet + Posesivo + life.* la oportunidad de + Posesivo + vida = the opportunity of a lifetime.* la vida continúa = the show must go on.* la vida + continuar = life + go on.* la vida es así = life's like that.* ¡la vida no es un camino de rosas! = the course of true love never did run smooth!.* la vida + seguir = life + go on.* ley de vida = fact of life, laws of nature.* lienzo de la vida, el = canvas of life, the.* línea de vida = lifeline.* lisiado de por vida = lamed for life.* lisiar a Alguien de por vida = lame + Nombre + for life.* llegar al final de su vida útil = come to + the end of + Posesivo + useful life, reach + the end of + Posesivo + useful life.* lleno de vida = vibrant, feisty [feistier -comp., feistiest -sup.], spry [spryer comp., spryest -sup.], sprightly [sprightlier -comp., sprightliest -sup.], spirited, teeming with life, vivacious, ebullient, saucy [saucier -comp., sauciest -sup.].* llevar una vida + Ajetivo = lead + an + Adjetivo + existence.* llevar una vida arriesgada = live + dangerously, live + dangerously close to the edge.* llevar una vida de perros = lead + a dog's life.* llevar una vida miserable = live + wretched existence.* mantener la vida = sustain + life.* mantenimiento artificial de la vida = life support.* mejorar la calidad de vida = improve + living standards, raise + living standards.* mejorar + Posesivo + calidad de vida = raise + Posesivo + quality of living.* mejorar + Posesivo + vida = improve + Posesivo + life.* meterse en la vida de Alguien = intrude on + Posesivo + privacy.* mientras hay vida hay esperanza = where there's life there's hope.* modo de vida = way of life.* modo de vida tradicional = folklife.* muerto en vida = living dead.* nada en la vida es gratuito = you cannot make an omelette without breaking eggs.* nivel de vida = standard of living, living standard.* no tener vida privada = like being in a (gold)fish bowl.* nueva vida = greener pastures, pastures new.* oportunidad única en la vida = chance of a lifetime.* otra vida, la = afterlife [after-life].* para toda la vida = lifelong [life-long], for life.* pasar a mejor vida = bite + the dust, give up + the ghost.* pasar a vida mejor = lay + Nombre + low.* perder la vida = lose + Posesivo + life.* pérdida de vidas = loss of life, toll on life.* perdonar la vida = spare + life.* permanecer con vida = stay + alive.* pletórico de vida = teeming with life.* poner en peligro la vida = risk + Posesivo + life, risk + life and limb.* poner la vida en peligro = put + Posesivo + life at risk.* por toda la vida = lifetime [life-time].* por toda una vida = lifetime [life-time].* posteriormente en + Posesivo + vida = in later life.* problemas de la vida = life problems [life-problems].* prolongar la vida = prolong + life, prolong + longevity.* prolongar la vida útil = extend + the useful life, prolong + useful life, increase + useful life.* que cambia la vida = life-changing, life-altering.* que da vida = life-giving.* que mejora la calidad de vida = life-enhancing.* que pone la vida en peligro = life threatening.* quitarse la vida = take + Posesivo + (own) life.* rebosante de vida y energía = all bright-eyed and bushy-tailed.* reconstruir + Posesivo + vida = rebuild + Posesivo + life.* reformar + Posesivo + vida = reform + Posesivo + life.* régimen de vida = lifestyle [life style/life-style].* rehacer + Posesivo + vida = rebuild + Posesivo + life.* salir adelante en la vida, = get on in + life.* salvar la vida = save + life.* salvar la vida de milagro = have + a close shave with death.* secreto de la vida, el = secret of life, the.* seguir con + Posesivo + vida normal = get on with + Posesivo + life.* seguro de vida = life insurance.* seguro de vida a término = term life insurance.* seguro de vida vitalicio = whole life insurance.* sentido de la vida, el = meaning of life, the.* sentido de la vida y al muerte, el = meaning of life and death, the.* ser todo vida = be all life.* situaciones de la vida = life situations [life-situations].* soplo de vida = kiss of life.* tener éxito en la vida = succeed in + life, get on in + life.* tener una vida larga y próspera = live + long and prosper.* toda la vida = from the cradle to the grave, whole lifelong, whole life.* toda una vida = a lifetime.* toda una vida de experiencia = a lifetime of experience.* toda una vida de trabajo = a lifetime of work.* trabajo de toda una vida = life's work, lifework.* triunfar en la vida = succeed in + life.* truncar + Posesivo + vida = snip + Posesivo + life short, cut + Posesivo + life short.* una cuestión de vida o muerte = a matter of life and death.* una oportunidad única en la vida = once in a lifetime opportunity.* una vez en la vida = once in a lifetime.* una vez en + Posesivo + vida = once in + Posesivo + lifetime.* ver las cosas positivas de la vida = look on + the bright side of life.* vida acuática = aquatic life.* vida afectiva = love life.* vida amorosa = love life.* vida animal = animal life.* vida a toda pastilla = life in the fast lane.* vida + cambiar por completo = turn + Posesivo + life around.* vida cívica = civic life.* vida civil = civic life.* vida como trabajador = working life.* vida corporativa = corporate life.* vida cotidiana = daily life, everyday living, daily living.* vida cotidiana, la = day to day life, the, everyday life.* vida cultural = cultural life.* vida + dar un giro de 180 grados = turn + Posesivo + life around.* vida + dar un vuelco = turn + Posesivo + life upside down.* vida de archivo = archival life.* vida de, la = life nerve of, the.* vida de la ciudad = urban life, city life.* vida de la comunidad = community life.* vida del mundo literario = literary life.* vida de perros = a dog's life.* vida desenfrenada = life in the fast lane.* vida desequilibrada = unbalanced life, imbalanced life.* vida después de la muerte = afterlife [after-life].* vida diaria = daily life.* vida diaria, la = everyday life.* vida dilatada = long life.* vida disoluta = life in the fast lane, loose life.* vida doméstica = domestic life, home life.* vida emocional = emotional life.* vida en el campo = rural life.* vida en el entorno familiar = family life.* vida en el hogar = home life.* vida en el trabajo = job life.* vida entera, la = whole lifelong, whole life.* vida equilibrada = balanced life.* vida espiritual = spiritual life.* vida + expirar = life + expire.* vida extraterrestre = alien life.* vida fácil = fast living.* vida familiar = family life.* vida futura = future life.* vida humana = human life.* vida laboral = working life.* vida literaria = literary life.* vida marítima = seafaring.* vida media = half-life.* vida mejor = better life.* vida moderna, la = modern life.* vida nocturna = nightlife, night life.* vida or muerte = life or death.* vida pasada = previous life.* vida + pender + de un hilo = live on + the line.* vida personal = personal life.* vida privada = private life.* vida profesional = professional life.* vida pública = public life.* vida real = real life.* vida rural = rural life.* vida salvaje = wildlife.* vida sana = healthy life.* vida sentimental = love life.* vida sexual = sex life.* vida social = social life.* vida urbana = city life, urban life.* vida útil = lifetime [life time], life expectancy, lifespan [life span], useful life, shelf life, service life.* vida útil de un documento = shelf life.* vida vegetal = plant life.* vivir la vida al máximo = live + life to the full.* volver a la vida normal = get (back) into + the swings of things.* vuelta a la vida = resuscitation, resurrection.* * *A1 ( Biol) lifela vida marina marine lifea los tres meses de vida at three months (old)el derecho a la vida the right to lifeno pudieron salvarle la vida they were unable to save his lifeera una cuestión de vida o muerte it was a matter of life and deathse debate entre la vida y la muerte she's fighting for her life140 personas perdieron la vida en el accidente ( period); 140 people lost their lives in the accident ( journ)quitarse la vida to take one's (own) life ( frml)el accidente que le costó la vida ( period); the accident that cost him his lifejugarse la vida to risk one's lifese puso como si le fuera la vida en ello he behaved as if his life depended on itsólo tres personas lograron salir con vida only three people escaped alive, there were only three survivorsencontraron su cuerpo sin vida junto al río ( period); his body was found by the riverdieron la vida por la patria they gave o sacrificed their lives for their countryla mujer que te dio la vida the woman who brought you into this worldel actor que da vida al personaje de Napoleón the actor who plays o portrays Napoleoncon la vida en un hilo or pendiente de un hilo: estuvo un mes entero con la vida en un hilo his life hung by a thread for a whole monthreal como la vida misma true, true-lifees una historia real como la vida misma it's a true o true-life storymientras hay vida hay esperanza where there is life there is hope2 (viveza, vitalidad) lifees un niño sano, lleno de vida he's a healthy child, full of lifela ciudad es bonita, pero le falta vida it's a nice city but it's not very lively o it doesn't have much lifeunas cortinas amarillas le darían vida a la habitación yellow curtains would liven up o brighten up the roomB (extensión de tiempo) lifese pasa la vida viendo la televisión he spends his life watching televisiontoda una vida dedicada a la enseñanza a lifetime dedicated to teachinga lo largo de su vida throughout his lifeen vida de tu padre when your father was alivela corta vida del último gobierno the short life of the last governmentla relación tuvo una vida muy corta the relationship was very short-livedla vida de un coche/electrodoméstico the life-span of a car/an electrical appliancecuando encuentres al hombre de tu vida when you find the man of your dreams o your Mr Rightes el amor de mi vida she's the love of my lifeamargarle la vida a algn to make sb's life a miseryamargarse la vida to make oneself miserablecomplicarle la vida a algn to make sb's life difficultcomplicarse la vida to make life difficult for oneselfde por vida for lifese conocen de toda la vida they know each other from way backun programa/una medicina de toda la vida a run-of-the-mill program*/medicineun amigo/votante de toda la vida a lifelong friend/voteren la/mi vida: ¡en la or en mi vida he visto cosa igual! I've never seen anything like it in my life!¡en la or mi vida haría una cosa así! I'd never dream of doing something like that!enterrarse en vida to cut oneself off from the worldhacerle la vida imposible a algn to make sb's life impossibletener siete vidas como los gatos to have nine livesC1 (manera de vivir, actividades) lifelleva una vida muy ajetreada she leads a very busy lifela medicina/pintura es toda su vida she lives for medicine/painting¿qué tal? ¿qué es de tu vida? how are you? what have you been up to?déjalo que haga or viva su vida let him get on with o let him live his own life¡esto sí que es vida! this is the life!¡(así) es la vida! that's life, such is lifela vida le sonríe fortune has smiled on herhacen vida de casados or marital they live togethercomparten la casa pero no hacen vida en común they share the house but they lead separate lives o they live separately¡qué vida ésta! what a life!darse or pegarse una or la gran vida to have an easy life ( colloq), to live the life of Riley ( colloq)estar encantado de la vida to be thrilled, to be thrilled to bits ( colloq), to be over the moon ( colloq)está encantada de la vida con el nuevo trabajo she's thrilled to bits o she's over the moon with her new job¿podríamos hacer la fiesta en tu casa? — por mí, encantado de la vida could we have the party at your house? — I'd be delighted to o that's absolutely fine by mese sabe la vida y milagros de todo el mundo he knows everybody's life story«vestido/zapatos» to bite the dust ( colloq)pegarse la vida padre ( fam); to have an easy life2 (en determinado aspecto) lifevida privada/militar private/military lifesu vida sentimental or amorosa his love life3 (biografía) lifela vida y obra de Cervantes the life and works of Cervanteslas vidas de los santos the lives of the saintsCompuestos:( euf):life of contemplation( fam); dog's lifetuvo una vida de perros she led a dog's life● vida eterna or perdurablela vida eterna or perdurable eternal o everlasting lifenightlifesocial lifeno hacen mucha vida social they don't socialize much, they don't have much social lifeD(necesidades materiales): con ese dinero tiene la vida resuelta with that money she's set up for lifela vida está carísima everything is so expensive, the cost of living is very highganarse la vida to earn one's o a living¡pues, ahora que se busque la vida! well, now he'll have to stand on his own two feet o get by on his own!E (como apelativo) darling¡mi vida! or ¡vida mía! my darling!, darling!pero hija de mi vida ¿cómo se te ocurrió hacer eso? but my dear, what made you do that?* * *
vida sustantivo femenino
1a) (Biol) life;
una cuestión de vida o muerte a matter of life and death;
quitarse la vida to take one's (own) life (frml);
salir con vida to escape alive
le falta vida it's/she's/he's not very lively
2 ( extensión de tiempo, existencia) life;
toda una vida a lifetime;
la vida de un coche the life-span of a car;
un amigo de toda la vida a lifelong friend;
amargarle la vida a algn to make sb's life a misery;
complicarse la vida to make life difficult for oneself;
de por vida for life;
hacerle la vida imposible a algn to make sb's life impossible
3 (manera de vivir, actividades) life;
¿qué es de tu vida? what have you been up to?;
hace or vive su vida he lives his own life;
¡esto sí que es vida! this is the life!;
¡(así) es la vida! that's life, such is life;
vida privada private life;
su vida sentimental his love life;
una mujer de vida alegre a woman of easy virtue;
¡qué vida de perros! it's a dog's life;
hacer vida social to socialize;
estar encantado de la vida to be thrilled, to be over the moon (colloq)
4 ( necesidades materiales):
ganarse la vida to earn one's o a living;
tiene la vida resuelta he's set up for life
5 ( como apelativo) darling;◊ ¡mi vida! (my) darling!
vida sustantivo femenino
1 (existencia) life: no hay vida en Marte, there is no life on Mars
estar con vida, to be alive
quitarse la vida, to take one's own life
2 (periodo vital) life: toda la vida ha sido socialista, he's been a socialist all his life
de corta vida, short-lived
toda una vida, a lifetime
3 (modo de vida) ¿cómo te va la vida?, how's life?
la literatura es su vida, he lives for literature o literature is his life
lleva una vida muy desordenada, she lives o leads a very chaotic life
♦ Locuciones: familiar ¡esto es vida!, this is the life (situación muy agradable, placentera) ¡esto es vida!, todo el día tumbado sin tener que trabajar, this is the life! lazing around all day without having to work
fam (resolver un asunto, problema) buscarse la vida: no tengo dinero, - me da igual, ¡búscate la vida!, I haven't got any money, - I couldn't care less, go and sort your own problems out
figurado Lit Cine Teat (representar un personaje) dar vida: en esa película el actor da vida a Napoleón, in that film the actor plays the part of Napoleon
dar la vida, to sacrifice o give one's life
ganarse la vida, to earn one's living
fig fam (morir) pasar a mejor vida, to pass away
(independencia) tener/vivir su (propia) vida alguien: ya no está con sus padres, tiene su propia vida, he isn't with his parents anymore, he's living his own life
a vida o muerte, (situación de alto riesgo) le tuvieron que operar a vida o muerte, it was a life or death operation
de mi/tu/su... vida: el amor de mi vida, the love of my life
de por vida, for life
de toda la vida, lifelong
en la vida, never in one's life
Rel la otra vida, the next life
familiar vida de perros, dog's life
fam (hechos y anécdotas de un personaje o persona) vida y milagros de alguien, the full details about sb
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Spanish:
agitada
- agitado
- amargarse
- andar
- atentar
- comentar
- complicarse
- constante
- contemplativa
- contemplativo
- convivencia
- conyugal
- cosa
- crepúsculo
- cruzarse
- delante
- descansada
- descansado
- desengañarse
- desgraciada
- desgraciado
- encarrilar
- episodio
- ser
- ermitaña
- ermitaño
- esperanza
- flor
- ir
- ganarse
- hipótesis
- ilusión
- indigna
- indigno
- inerte
- intrepidez
- jamás
- juego
- jugar
- martirio
- muerta
- muerto
- mujer
- normalización
- oportunidad
- padecer
- padre
- pajolera
- pajolero
- pantalla
English:
abundance
- account
- active
- afterlife
- alive
- amenities
- assurance
- attempt
- bang up
- battle
- bread
- breeding ground
- bright
- busy
- carp
- chapter
- clean
- conception
- cost
- cost of living
- crossroads
- dead
- dear
- dedicate
- destroy
- dodge
- dog
- domestic
- earn
- easy
- eccentric
- emigrate
- existence
- fascination
- flat
- give up
- gracious
- greed
- greediness
- hell
- herself
- high life
- himself
- hurdle
- impossible
- index-linked
- insurance
- lead
- life
- life expectancy
* * *vida nf1. [estado fisiológico, hecho de existir] life;¿hay vida en otros planetas? is there life on other planets?;el cuerpo sin vida de un soldado the lifeless body of a soldier;el conflicto se cobró muchas vidas many lives were lost in the conflict;aquello le costó la vida that cost him his life;dar la vida por to give one's life for;estar con vida to be alive;va a ser una operación a vida o muerte the operation may save his life but it may also kill him;estar entre la vida y la muerte to be at death's door;perder la vida to lose one's life;quitar la vida a alguien to kill sb;quitarse la vida to take one's (own) life;salir con vida to come out alive;como si la vida le fuera en ello as if his/her life depended on it;enterrarse en vida to forsake the world;[prenda, aparato, utensilio] to have had it;la otra vida the next life;tenía la vida pendiente de un hilo her life was hanging by a thread;tener siete vidas (como los gatos) to have nine lives;mientras hay vida hay esperanza hope springs eternalvida artificial artificial life;la vida eterna eternal life;vida extraterrestre extraterrestrial life;vida intrauterina intrauterine life2. [periodo de existencia] life;trabajó toda su vida he worked all his life;una vida plagada de éxitos a lifetime of success;el amor/la oportunidad de su vida the love/chance of his life;un amigo de toda la vida a lifelong friend;le conozco de toda la vida I've known him all my life;de toda la vida las novias van de blanco brides have worn white since time immemorial, brides have always worn white;de por vida for life;en vida de during the life o lifetime of;eso no lo hubieras dicho en vida de tu padre you would never have said that while your father was alive;pasarse la vida haciendo algo to spend one's life doing sth;se pasa la vida quejándose he does nothing but complain all the time;hacer la vida imposible a alguien to make sb's life impossible;Amtoda la vida: [sin duda] [m5]¿prefieres África a Europa? – ¡toda la vida! do you prefer Africa to Europe? – every time! o you bet!;la vida da muchas vueltas you never know what life has got in store for you;la vida y milagros de alguien sb's life storytiene una vida útil de veinte años it has a useful life of twenty years, it's designed to last for twenty yearsvida en estantería shelf life;vida media average life, mean lifetime4. [forma de vivir, faceta cotidiana] life;su vida es el teatro the theatre is her life;¿cómo es tu vida diaria? what would be a typical day in your life?;la vida política del país the country's political life;¿no te gustaría cambiar de vida? wouldn't you like to change your life o the way you live?;lleva una vida muy tranquila she leads o lives a very peaceful life;¡así es la vida! that's life!, such is life!;¡esto (sí que) es vida! this is the life!;una mujer de vida alegre a loose woman;¿qué es de tu vida? how's life?;¡qué vida ésta! what a life!;la buena vida the good life;llevar una vida de perros to lead a dog's lifevida amorosa love life;vida de familia family life;vida privada private life;vida pública public life;vida sentimental love life;vida sexual sex life;vida social social life;hacer vida social (con) to socialize (with)5. [animación] life;este pueblo tiene mucha vida this town is very lively;estar lleno de vida to be full of life;Brando da vida al personaje del padre Brando plays the fathervida nocturna nightlife6. [necesidades materiales]Famla vida está muy cara en Japón the cost of living is very high in Japan;está la vida muy achuchada money's very tight;ganarse la vida to earn a living;con este trabajo me gano bien la vida I make a good living from this job7. [apelativo cariñoso] darling;¡mi vida!, ¡vida mía! my darling!* * *f life; espTÉC life span;de por vida for life;toda la vida all one’s life;somos amigos de toda la vida we have been friends all our lives;en mi vida never (in my life);¿qué es de tu vida? how are things?;ganarse la vida earn a living;vivir su vida live one’s own life;hacer la vida imposible a alguien make s.o.’s life impossible;a vida o muerte life-or-death;estar entre la vida y la muerte be hovering between life and death, be fighting for life;la gran vida live high on the hog fam, live the life of Riley fam ;pasar a mejor vida pass away;quitarse la vida take one’s own life, kill o.s.;perder la vida lose one’s life;salir con vida come out alive;sin vida lifeless;la vida y milagros de alguien s.o.’s life story;vida en pareja married life, life together;vida familiar/sentimental family/love life;vida interior inner self;así es la vida that’s life;vida mía my love;mujer de la vida loose woman;dar vida a TEA play the part of* * *vida nf1) : lifela vida cotidiana: everyday life2) : life span, lifetime3) biografía: biography, life4) : way of life, lifestyle5) : livelihoodganarse la vida: to earn one's living6) viveza: liveliness7)media vida : half-life* * *vida n2. (sustento) living -
12 unico
(pl -ci) only( senza uguali) unique* * *unico agg.1 only, one; ( solo, esclusivo) sole: è figlio unico, he is an only child; è il mio unico amico, he is my only friend; questa è l'unica cosa che potrei fare, this is the one (o only) thing I could do; siamo gli unici a saperlo, we are the only people that know it; l'unica copia in vendita, the only copy on sale; prezzo unico, one price; pagare in un'unica somma, to pay in one amount; la mia unica speranza, my only hope; il mio solo e unico desiderio, my one and only wish; la sua unica ragione, his sole reason; unico agente, concessionario, rappresentante, sole agent, grantee, representative; unico erede, sole (o only) heir; giudice unico, sole judge; esemplare unico, only copy extant; modello unico, exclusive model // strada a senso unico, one-way road (o street) // fare un fronte unico, to present a united front // l'unica ( cosa) è dirgli la verità, the only thing to do is to tell him the truth; bisognerà assumere altre persone, è l'unica cosa da fare, the only thing to do is to take on more staff2 ( singolo) single: binario unico, single track; numero unico, ( di pubblicazione) single issue; una strada con un'unica corsia, a road with a single lane3 ( senza uguale) unique, unequalled: è unico nel leggere Shakespeare, his reading of Shakespeare is unequalled; questo libro è unico nel suo genere, this book is unique of its kind // sei unico!, there's no one like you! // è una cosa più unica che rara, it's rare to the point of being unique◆ s.m. only one: è l'unico che abbiamo, it's the only one we have; sei l'unico a pensarla così, you are the only one to see it like that.* * *['uniko] unico -a, -ci, -che1. agg1) (solo) only, (esclusivo) solela mia unica speranza è che... — my one o only hope is that...
atto unico Teatro — one-act play
agente unico Comm — sole agent
binario unico Ferr — single track
numero unico — (di giornale) special issue
senso unico Auto — one way
2) (eccezionale) uniqueunico al mondo — absolutely unique, the only one of its kind in the world
2. sm/ffu l'unico a capire — he was the only one who understood o to understand
3. sfl'unica è aspettare — the only thing to do is to wait, all we can do is wait
* * *1.1) (il solo) only, one, solel'-a cosa che vuole è... — the one o only thing he wants is
2) (uno solo) single3) (senza pari) [abilità, persona] unique; [ saggezza] unparalleled; [ occasione] exclusive4) comm. [concessionario, modello] exclusive5) aut.2.a senso unico — [strada, traffico] one-way; fig. [amicizia, conversazione] one-way, one-sided
sostantivo maschile (f. -a)1)l'-a è andarci direttamente — the only solution o thing to do is to go there directly
••essere più unico che raro — to be in a class of one's own o by oneself
* * *unicopl. -ci, - che /'uniko, t∫i, ke/1 (il solo) only, one, sole; figlio unico only child; è l'unico modo it's the only way; il suo unico vizio her one vice; l'-a cosa che vuole è... the one o only thing he wants is...3 (senza pari) [abilità, persona] unique; [ saggezza] unparalleled; [ occasione] exclusive; essere unico to stand alone; è un esemplare unico nel suo genere this is one of a kind4 comm. [concessionario, modello] exclusive(f. -a)1 l'unico rimasto the only one left; siamo gli -ci a saperlo we're the only people who know2 (in espressioni ellittiche) è l'-a! it's the only solution! l'-a è andarci direttamente the only solution o thing to do is to go there directlyessere più unico che raro to be in a class of one's own o by oneself. -
13 meta
f.1 finishing line (sport) (llegada).marcar en propia meta to score an own goal2 aim, goal (objetivo).fijarse una meta to set oneself a target o goalpres.subj.1st person singular (yo) Present Subjunctive of Spanish verb: meter.* * *1 (en atletismo, motociclismo) finishing line; (en carreras de caballos) winning post2 (portería) goal3 figurado goal, aim, purpose* * *noun f.aim, goal* * *1. SF1) (Ftbl) goal; [en hípica] winning post; (Atletismo) finishing lineentrar en o pasar por meta — to cross the finishing line
meta volante — [en ciclismo] bonus sprint
2) (=objetivo) goal, aim¿cuál es tu meta en la vida? — what is your goal o aim in life?
fijarse una meta — to set o.s. a goal
2.SMF (=portero) (goal)keeper* * *I1) (Dep)a) ( en atletismo) finishing line; (en ciclismo, automovilismo) finish; ( en carreras de caballos) winning postb) ( en fútbol) goal2) ( objetivo) aimIIsu única meta es ganar dinero — his only aim o ambition is to earn money
masculino (Esp) goalkeeper* * *= goal, goal, finish line, finishing line, benchmark, end, aim.Ex. Karen set the theme in her keynote address that booksellers, publishers and librarians often have different goals and perceptions.Ex. Karen set the theme in her keynote address that booksellers, publishers and librarians often have different goals and perceptions.Ex. The real world is not a racetrack, countries are not runners, and there is no finish line.Ex. Upon reaching the finishing line, the participants will find themselves all having gone the same distance without having reached the same point.Ex. Existing wireline networks, with their ubiquity, seamless operations, and ease of use, have provided clear benchmarks for satisfying customers' basic personal communications needs.Ex. In our fascination with the versatility of certain tools, we should not forget the ends to which they are to be applied.Ex. The aim of SWALCAP is to provide integrated computer services for library housekeeping purposes and to keep these services up to date.----* alcanzar una meta = accomplish + goal, achieve + goal, meet + Posesivo + goal.* conseguir una meta = accomplish + goal.* con una meta clara = focused [focussed].* cruzar la meta = cross + the finish line.* fijar una meta = set + goal.* línea de meta = finish line, finishing line.* lograr una meta = achieve + goal.* marcar una meta = set + goal.* meta base de datos = meta-database.* sin una meta clara = unfocused [unfocussed].* * *I1) (Dep)a) ( en atletismo) finishing line; (en ciclismo, automovilismo) finish; ( en carreras de caballos) winning postb) ( en fútbol) goal2) ( objetivo) aimIIsu única meta es ganar dinero — his only aim o ambition is to earn money
masculino (Esp) goalkeeper* * *= goal, goal, finish line, finishing line, benchmark, end, aim.Ex: Karen set the theme in her keynote address that booksellers, publishers and librarians often have different goals and perceptions.
Ex: Karen set the theme in her keynote address that booksellers, publishers and librarians often have different goals and perceptions.Ex: The real world is not a racetrack, countries are not runners, and there is no finish line.Ex: Upon reaching the finishing line, the participants will find themselves all having gone the same distance without having reached the same point.Ex: Existing wireline networks, with their ubiquity, seamless operations, and ease of use, have provided clear benchmarks for satisfying customers' basic personal communications needs.Ex: In our fascination with the versatility of certain tools, we should not forget the ends to which they are to be applied.Ex: The aim of SWALCAP is to provide integrated computer services for library housekeeping purposes and to keep these services up to date.* alcanzar una meta = accomplish + goal, achieve + goal, meet + Posesivo + goal.* conseguir una meta = accomplish + goal.* con una meta clara = focused [focussed].* cruzar la meta = cross + the finish line.* fijar una meta = set + goal.* línea de meta = finish line, finishing line.* lograr una meta = achieve + goal.* marcar una meta = set + goal.* meta base de datos = meta-database.* sin una meta clara = unfocused [unfocussed].* * *meta1A ( Dep)1 (en atletismo) finishing line, tape; (en ciclismo, automovilismo) finish; (en carreras de caballos) winning post2 (en fútbol) goalchutar a meta to shoot at goalB (objetivo) aimsu única meta es ganar dinero his only objective o aim is to earn money, he's only out to make money ( colloq pej)me he puesto por meta terminar el trabajo mañana I've set myself the goal of finishing the work tomorrowno tiene metas en la vida she has no aims o ambitions in lifese ha trazado metas inalcanzables she has set herself impossible targets o goalsmeta2goalkeeper* * *
Del verbo meter: ( conjugate meter)
meta es:
1ª persona singular (yo) presente subjuntivo3ª persona singular (él/ella/usted) presente subjuntivo3ª persona singular (él/ella/usted) imperativo
Multiple Entries:
meta
meter
meta sustantivo femenino
1
(en ciclismo, automovilismo) finish;
( en carreras de caballos) winning post
2
◊ su única meta es ganar dinero his only aim o ambition is to earn money
◊ trazarse metas to set oneself targets o goals
meter ( conjugate meter) verbo transitivo
1
meta algo en algo to put sth in(to) sth;
logró meta todo en la maleta he managed to fit everything into the suitcaseb) ( hacer entrar):
consiguió metalo en la empresa she managed to get him a job in the companyc) ( involucrar) meta a algn en algo to involve sb in sth, get sb involved in sth
2
d) (Auto):
meta la marcha atrás to get into reverse
3 (provocar, crear):
metale miedo a algn to frighten o scare sb;
no metas ruido keep the noise down
meterse verbo pronominal
1a) ( entrar):
( en la piscina) I got into the water;
metase en la cama/la ducha to get into bed/the shower;
¿dónde se habrá metido el perro? where can the dog have got to?;
se me metió algo en el ojo I got something in my eyeb) ( introducirse):
se metió el dinero en el bolsillo he put the money in(to) his pocket
2a) ( en trabajo):
metase de or a cura/monja to become a priest/nunb) ( involucrarse) metase en algo to get involved in sth;
no te metas en lo que no te importa mind your own business;
metase con algn (fam) to pick on sb;
metase por medio to interfere
meta sustantivo femenino
1 Dep (llegada) finish, finishing line
(portería) goal
2 (finalidad, objetivo) goal, aim
meter verbo transitivo
1 to put [en, in]
(en colegio, cárcel) to put: la metieron en un psiquiátrico, they put her in a mental hospital
(dinero) metimos el dinero en el banco, we paid the money into our bank
2 (invertir) to put: mételo en acciones, put it in shares
3 (involucrar) to involve [en, in], to get mixed up [en, in]
4 fam (causar) no le metas miedo al niño, don't frighten the child
5 (hacer) to make
meter jaleo, to make a noise
♦ Locuciones: familiar a todo meter, at full speed, in a flash
meter en el mismo saco, to lump together: son completamente distintos, no los puedes meter en el mismo saco, they're totally different, you can't lump them together as if they were the same
' meta' also found in these entries:
Spanish:
concentrar
- fijarse
- fin
- llegar
- norte
- respiración
- asequible
- caminar
- imponer
- llegada
- proponer
English:
finish
- finishing line
- goal
- own goal
- target
- winning post
- cage
- destination
- sight
- wire
* * *♦ nfmeta volante [en ciclismo] hot spot sprintmarcar en propia meta to score an own goal3. [objetivo] aim, goal;fijarse una meta to set oneself a target o goal♦ nmfDep [portero] goalkeeper* * *I f1 en fútbol goal;marcar en propia meta score an own goal2 en carrera finishing line3 en béisbol home4 fig ( objetivo) goal, objective;fijarse una meta set o.s. an objective o a goalII m/f goalkeeper* * *meta nf: goal, objective* * *meta n1. (objetivo) goal / aim2. (de una carrera) finishing line3. (en fútbol) goal -
14 para
prep.1 for.es para ti it's for youuna mesa para el salón a table for the living roomesta agua no es buena para beber this water isn't fit for drinking o to drinkte lo repetiré para que te enteres I'll repeat it so you understand¿para qué? what for?2 (in order) to.para conseguir sus propósitos in order to achieve his aimslo he hecho para agradarte I did it to please you3 toward.ir para casa to head (for) homesalir para el aeropuerto to leave for the airport4 for (time).tiene que estar acabado para mañana it has to be finished by o for tomorrow5 to.la comida está lista para servir the meal is ready to be servedel atleta está preparado para ganar the athlete is ready to winpres.indicat.3rd person singular (él/ella/ello) present indicative of spanish verb: parar.pres.subj.3rd person singular (él/ella/ello) Present Subjunctive of Spanish verb: parir.imperat.2nd person singular (tú) Imperative of Spanish verb: parar.* * *1 (finalidad) for2 (uso, utilidad) for■ los cuchillos son para cortar, no para jugar con ellos knives are for cutting, not for playing with■ ¿tienes algo para el dolor de cabeza? have you got anything for a headache?3 (destino, dirección) for, to■ el tren para Toledo sale a las 18.00 the train to Toledo leaves at 18.00■ ¿para dónde vas? where are you going?4 (tiempo, fechas límites) by, before5 (comparación) for1 (finalidad) to, in order to2 (suficiente) enough■ tal como nos han tratado es para no volver nunca más the way they treated us is enough to make you never go back there again\para entonces by thenpara con towards, topara que so that■ déjale una nota a tu madre para que sepa dónde estás leave your mother a note so that she knows where you are¿para qué? what for?■ ¿para qué has comprado eso? what did you buy that for?¡que para qué! familiar very, really, terribly■ ¡hace un frío que para qué! it's freezing■ ¡es más torpe que para qué! she's so clumsy!* * *prep.1) for2) to3) towards4) by•- para detrás
- para que* * *IPREP1) [indicando finalidad, uso] fores demasiado cara para nosotros — it's too dear for us, it's beyond our means
para esto, podíamos habernos quedado en casa — if this is it, we might as well have stayed at home
2)para que —
a) + subjunpara que eso fuera posible tendrías que trabajar mucho — you would have to work hard for that to be possible
b) [en preguntas]¿para qué lo quieres? — why do you want it?, what do you want it for?
¿para qué sirve? — what's it for?
-¿por qué no se lo dices? -¿para qué? — "why don't you tell her?" - "what's the point o use?"
tú ya has pasado por eso, ¿para qué te voy a contar? — you've already been through that, so there's no point o use me telling you
que para qué * —
tengo un hambre que para qué — [uso enfático] I'm absolutely starving *
3) + infina) [indicando finalidad] toestoy ahorrando para comprarme una moto — I'm saving up to buy a motorbike, I'm saving up for a motorbike
no es para comer — it's not for eating, it's not to be eaten
b) [indicando secuencia temporal]el rey visitará Argentina para volar después a Chile — the king will visit Argentina and then fly on to Chile
4) [con expresiones de tiempo]ahora para las vacaciones de agosto hará un año — it'll be a year ago this o come the August holiday
lo tendré listo para fin de mes — I'll have it ready by o for the end of the month
un cuarto para las diez — LAm a quarter to ten
son cinco para las ocho — LAm it's five to eight
5) [indicando dirección]para atrás — back, backwards
el autobús para Marbella — the bus for Marbella, the Marbella bus
ir para casa — to go home, head for home
6) [indicando opiniones]para mí que miente — in my opinion o if you ask me he's lying
7) [en comparaciones]¿quién es usted para gritarme así? — who are you to shout at me like that?
para patatas, las de mi pueblo — if it's potatoes you want, look no further than my home town
para ruidosos, los españoles — there's nobody like the Spaniards for being noisy
8) [indicando trato]para con — to, towards
estar 1., 7), ir 1., 10) IItan amable para con todos — so kind to o towards everybody
* SM paratrooper, para ** * *1) (expresando destino, finalidad, intención) for¿para qué revista escribes? — what magazine do you write for?
¿para qué sirve esto? — what's this (used) for?
¿para qué lo quieres? — what do you want it for?
¿para qué se lo dijiste? — what did you tell him for?
que para qué decirte/hablar — (fam)
tenían un hambre que para qué decirte/hablar — they were starving
2)para + inf — to + inf
está listo para pintar — it's ready to be painted o for painting
3)para que + subj: lo dice para que yo me preocupe he (only) says it to worry me; pídeselo - ¿para que me diga que no? ask him for it - so he can say no?; cierra para que no nos oigan — close the door so (that) they don't hear us
4) ( expresando consecuencia) to5) ( expresando suficiencia) forpara + inf: soy lo bastante viejo (como) para recordarlo I'm old enough to remember it; bastante tengo yo (como) para estar ocupándome de ti I've enough problems of my own without having to deal with yours as well; es (como) para matarlo! (fam) I'll kill him! (colloq); para que + subj: basta con que él aparezca para que ella se ponga nerviosa — he only has to appear for her to get flustered
6) (en comparaciones, contrastes)para lo que come, no está gordo — considering how much he eats, he's not fat
para el caso que me hacen...! — for all the notice they take of me...
para + inf: para haber sido improvisado fue un discurso excelente for an off-the-cuff speech it was excellent; ¿quién es él para hablarte así? who does he think he is, speaking to you like that ?; para que + subj: es mucho para que lo haga sola it's too much for you to do it on your own; tanto esforzarme por ellos para que no te lo agradezcan! — after all that effort I made for them they didn't even say thankyou!
7)estar para algo/+ inf — ( indicando estado)
para mí que no viene — if you ask me, he won't come
para su padre, es un genio — in his father's opinion o as far as his father's concerned, he is a genius
¿qué es lo más importante para ti? — what's the most important thing for you?
9)a) ( indicando dirección)empuja para arriba — push up o upward(s)
¿vas para el centro? — are you going to o toward(s) the center?
b) ( en sentido figurado)ya vamos para viejos — we're getting old o getting on
va para los 50 años — she's going o (BrE) getting on for fifty
10) ( en relaciones de tiempo)a) (señalando una fecha, un plazo)estará listo para el día 15 — it'll be ready by o for the 15th
¿cuánto te falta para terminar? — how much have you got left to do?
¿para cuándo espera? — when is the baby due?
b) (AmL exc RPl) ( al decir la hora) to11)a) ( expresando duración)tengo para rato — (fam) I'm going to be a while (yet)
esto va para largo — (fam) this is going to take some time
b) ( con idea de finalidad) for¿qué le regalo para el cumpleaños? — what can I give him for his birthday?
12) ( en secuencias de acciones)se fue para nunca volver — (liter) she went away never to return
* * *= for, for, for the sake of, in order to, in respect of, in the interest(s) of, in the interest(s) of, so as, toward(s), within, in an attempt to, in an effort to, for purposes of, in a bid to, as a means of, in a drive to, in the drive to, if + Nombre + be + to.Ex. For newly created authority entries the date recorded is the date the entry was created.Ex. This gamut of information presents the indexer and user with problems in choosing access points for conference proceedings.Ex. The advocates of ISBD originally argued that it was for the sake of the computer.Ex. Any attempt to organise knowledge must, in order to justify the effort of organisation, have an objective.Ex. It is perhaps fortunate that the array of terms that are used to describe indexes is a little more restricted than the variety of terms used in respect of catalogues.Ex. In the interest of clarity an integrated account of the appropriate added entry headings is to be found in 21.29 and 21.30.Ex. In the interest of clarity an integrated account of the appropriate added entry headings is to be found in 21.29 and 21.30.Ex. A catalogue code is a systematic arrangement of laws and statutes so as to avoid inconsistency and duplication in catalogues.Ex. An appreciation of alternative approaches is particularly important in this field where trends towards standardisation are the norm.Ex. Most data base producers have in-house guidelines for bibliographic description, and aim to achieve consistency of citation within their products.Ex. The first treaty of all was designed to pool the coal and steel resources of Europe in an attempt to overcome the devastation of the Second World War and to foster the concept of European unity.Ex. Many libraries have had fine free days or weeks in an effort to entice strayed material back.Ex. This article discusses the advantages to libraries of computer technology for purposes of bibliographic control and on-line access.Ex. In a bid to leapfrog stages of development, some transitional economies are investing heavily in building up information age infrastructures.Ex. The idea of tiered, or multilayered, citation is proposed as a means of testing this hypothesis = Se propone la idea de citar de una forma estratificada o por niveles para comprobar esta hipótesis.Ex. The library has contracted out the management of its computerized information system to Dynix in a drive to improve library service.Ex. The story of the postwar diner suggests some ways that purveyors of consumer commodities finessed and exploited emergent social dislocations in the drive to expand and diversify markets.Ex. Some foods such as vegetable preserves which result from complicated and fragile fermentations must be made at specific times of the year if they are to succeed.----* ¿para qué sirve... ? = what's the use of... ?.* para abrir boca = as a kind of + appetiser.* para actuar = for action.* para alguna gente = to some people.* para algunas personas = to some people.* para algunos = to some.* para aquel entonces = by then.* para atraer al cliente = window dressing.* para beneficio de = for the good of.* para bien = for the best, for the better.* para bien de = in the best interests of, for the good of.* para bien de Alguien = in + Posesivo + best interest.* para bien o para mal = for better or (for) worse, for good or (for) ill, for good or (for) evil.* para bodas = bridal.* para chuparse los dedos = scrumptious, yummy [yummier -comp., yummiest -sup.].* para cocinar uno mismo = self-catering.* para colmo = into the bargain, into the bargain, to cap it all (off), on top of everything else, but to make things worse, but to make matters worse, for good measure, to add insult to injury.* para colmo de males = to add insult to injury, to add salt to injury, to rub salt in the wound.* para comenzar diremos que = to begin with.* para complicar aun más las cosas = to add to the confusion.* para concluir = in closing, in conclusion, to wrap things up.* para confundir aun más las cosas = to add to the confusion.* para cuando = by the time.* para cubrir gastos = on a cost-recovery basis.* para cubrirse las espaldas = as a backup.* para decir la verdad = to be honest.* para detrimento de = to the neglect of.* para diario = everyday.* para disgusto de = to the disgust of.* para divertirse = for kicks.* para echar sal en la herida = to add insult to injury, to add salt to injury, to rub salt in the wound.* para el año próximo = for the year ahead.* para el arrastre = over the hill.* para el beneficio de = for the benefit of.* para el bien de = for the benefit of.* para el caso = for that matter.* para el esparcimiento = recreational.* para el futuro = for the years to come, for the years ahead, for the future.* para el inglés su casa es su castillo = an Englishman's home is his castle.* para ello = to that end, to this end, to that effect, therefor.* para el ocio = recreational.* para el que lo quiera = up for grabs.* para embalsamar = embalming.* para empeorar las cosas = to add insult to injury, to add salt to injury, to rub salt in the wound.* para empezar = for one, initially, to start with, to begin with, for starters, first off.* para entonces = by then.* para escribir con mayúsculas = in a shifted position.* para eso = therefor.* para este fin = to this end.* para esto = therefor.* para evitar su uso indebido por los niños = childproof.* para expresar dimensiones = by.* para + Fecha = by + Fecha.* para finales de = by the end of.* para finales de + Expresión Temporal = by the close of + Expresión Temporal.* para finalizar = in closing.* para fines múltiples = multipurpose [multi-purpose].* para futuras consultas = for future reference.* para hacer dinero = money-making.* para hacer esto = in this.* para hacer fundas = sleeving.* para hacer juego = to match.* para hacer justicia = in fairness to.* para hacer las paces = peace offering.* para hacerlo + Adjetivo = for + Nombre's sake.* para hacer más fácil = for ease of.* para impresionar = for effect.* para + Infinitivo = for + Gerundio.* para jóvenes = youth-serving.* para la eternidad = in perpetuity.* para la evaluación de hipótesis = hypothesis-testing.* para la formación autodidacta = self-instructional.* para la gestión de información textual = text-handling.* para la posteridad = for posterity.* para la web = Web-related.* para llamar la atención = for effect.* para mantener ocupado = keep-busy.* para mantener(se) ocupado = keep-busy.* para más información = for further details.* para más inri = to cap it all (off), on top of everything else, but to make things worse, but to make matters worse.* para mayor información sobre = for details of.* para mayor información véase + Nombre = see + Nombre + for further details.* para mayor inri = to cap it all (off), on top of everything else, but to make things worse, but to make matters worse.* para mí = for myself.* para microordenadores = micro-computer based.* para nada = in vain, to no avail, without any avail, vainly, of no avail.* para no = so as not to.* para + Nombre = for + Nombre + purposes.* para no ser menos = not to be outdone.* para novias = bridal.* para + Número = seat + Número.* para ordenadores personales = microcomputer-based, PC-based.* para orquesta = orchestral.* para otra ocasión = for future reference.* para para lavarse la cara = washrag.* para partirse de risa = side-splitting.* para PCs = PC-based.* para pelearse hacen falta dos = it takes two to tangle, it takes two to tango, it takes two to make a quarrel.* para personas con intereses similares = birds-of-a-feather.* para + Posesivo + disgusto = to + Posesivo + chagrin.* para + Posesivo + gran sorpresa = much to + Posesivo + surprise.* para + Posesivo + propio bien = for + Posesivo + own good.* para + Posesivo + sorpresa = to + Posesivo + surprise.* para posteriores usos = for subsequent use.* para principios de siglo = by the turn of the century.* para + Pronombre Personal = in + Posesivo + eyes.* para protegerse = protectively.* para que = in order that, so that, seeing that.* para que así conste = for the record.* para que este sea el caso = for this to be the case.* para que esto sea así = for this to be the case.* para que no falte = for good measure.* para que no falte de nada = for good measure.* para que no + Subjuntivo = if + Nombre + be not + to + Infinitivo, lest + Frase Verbal.* para que no vaya a faltar = for good measure.* para que quede constancia = for the record.* para que quede más claro = for main effects.* para que vayamos pensando = food for thought.* para resumir = to sum up, to sum it up, to make a long story short, to recap, to cut a long story short, simply put, simply stated.* para ser específico = to be specific.* para ser franco = to be blunt, in all honesty.* para ser más explícito = to elaborate a little further.* para ser sincero = to be blunt, to be honest, in all honesty.* para siempre = forever, in perpetuity, for good, eternally, terminally, ever after.* para siempre en el futuro = for the indefinite future.* para sorpresa de todos = to everyone's surprise.* para sorpresa + Posesivo = to + Posesivo + surprise.* para su fácil + Nombre = for ease of + Nombre.* para su posterior uso = for subsequent use.* para su uso posterior = for subsequent use.* para terminar = in closing.* para toda la empresa = company-wide, enterprise-wide.* para toda la industria = industry-wide.* para toda la universidad = university-wide.* para toda la vida = lifelong [life-long], for life.* para todo el mercado = industry-wide.* para todos los efectos prácticos = for all practical purposes.* para todos por igual = across the board [across-the-board].* para todo tipo de tiempo = all-weather.* para todo uso = all-purpose.* para tomar medidas = for action.* para trabajos pesados = heavy-duty.* para una única ocasión = one-time.* para un futuro mejor = for a better future.* para uso comercial = commercially-owned.* para uso del profesional = professional-use.* para uso industrial = heavy-duty.* para uso personal = for personal use.* para usos posteriores = for subsequent use.* para vergüenza + Pronombre Posesivo = to + Posesivo + shame.* sin parar = interminably.* * *1) (expresando destino, finalidad, intención) for¿para qué revista escribes? — what magazine do you write for?
¿para qué sirve esto? — what's this (used) for?
¿para qué lo quieres? — what do you want it for?
¿para qué se lo dijiste? — what did you tell him for?
que para qué decirte/hablar — (fam)
tenían un hambre que para qué decirte/hablar — they were starving
2)para + inf — to + inf
está listo para pintar — it's ready to be painted o for painting
3)para que + subj: lo dice para que yo me preocupe he (only) says it to worry me; pídeselo - ¿para que me diga que no? ask him for it - so he can say no?; cierra para que no nos oigan — close the door so (that) they don't hear us
4) ( expresando consecuencia) to5) ( expresando suficiencia) forpara + inf: soy lo bastante viejo (como) para recordarlo I'm old enough to remember it; bastante tengo yo (como) para estar ocupándome de ti I've enough problems of my own without having to deal with yours as well; es (como) para matarlo! (fam) I'll kill him! (colloq); para que + subj: basta con que él aparezca para que ella se ponga nerviosa — he only has to appear for her to get flustered
6) (en comparaciones, contrastes)para lo que come, no está gordo — considering how much he eats, he's not fat
para el caso que me hacen...! — for all the notice they take of me...
para + inf: para haber sido improvisado fue un discurso excelente for an off-the-cuff speech it was excellent; ¿quién es él para hablarte así? who does he think he is, speaking to you like that ?; para que + subj: es mucho para que lo haga sola it's too much for you to do it on your own; tanto esforzarme por ellos para que no te lo agradezcan! — after all that effort I made for them they didn't even say thankyou!
7)estar para algo/+ inf — ( indicando estado)
para mí que no viene — if you ask me, he won't come
para su padre, es un genio — in his father's opinion o as far as his father's concerned, he is a genius
¿qué es lo más importante para ti? — what's the most important thing for you?
9)a) ( indicando dirección)empuja para arriba — push up o upward(s)
¿vas para el centro? — are you going to o toward(s) the center?
b) ( en sentido figurado)ya vamos para viejos — we're getting old o getting on
va para los 50 años — she's going o (BrE) getting on for fifty
10) ( en relaciones de tiempo)a) (señalando una fecha, un plazo)estará listo para el día 15 — it'll be ready by o for the 15th
¿cuánto te falta para terminar? — how much have you got left to do?
¿para cuándo espera? — when is the baby due?
b) (AmL exc RPl) ( al decir la hora) to11)a) ( expresando duración)tengo para rato — (fam) I'm going to be a while (yet)
esto va para largo — (fam) this is going to take some time
b) ( con idea de finalidad) for¿qué le regalo para el cumpleaños? — what can I give him for his birthday?
12) ( en secuencias de acciones)se fue para nunca volver — (liter) she went away never to return
* * *= for, for, for the sake of, in order to, in respect of, in the interest(s) of, in the interest(s) of, so as, toward(s), within, in an attempt to, in an effort to, for purposes of, in a bid to, as a means of, in a drive to, in the drive to, if + Nombre + be + to.Ex: For newly created authority entries the date recorded is the date the entry was created.
Ex: This gamut of information presents the indexer and user with problems in choosing access points for conference proceedings.Ex: The advocates of ISBD originally argued that it was for the sake of the computer.Ex: Any attempt to organise knowledge must, in order to justify the effort of organisation, have an objective.Ex: It is perhaps fortunate that the array of terms that are used to describe indexes is a little more restricted than the variety of terms used in respect of catalogues.Ex: In the interest of clarity an integrated account of the appropriate added entry headings is to be found in 21.29 and 21.30.Ex: In the interest of clarity an integrated account of the appropriate added entry headings is to be found in 21.29 and 21.30.Ex: A catalogue code is a systematic arrangement of laws and statutes so as to avoid inconsistency and duplication in catalogues.Ex: An appreciation of alternative approaches is particularly important in this field where trends towards standardisation are the norm.Ex: Most data base producers have in-house guidelines for bibliographic description, and aim to achieve consistency of citation within their products.Ex: The first treaty of all was designed to pool the coal and steel resources of Europe in an attempt to overcome the devastation of the Second World War and to foster the concept of European unity.Ex: Many libraries have had fine free days or weeks in an effort to entice strayed material back.Ex: This article discusses the advantages to libraries of computer technology for purposes of bibliographic control and on-line access.Ex: In a bid to leapfrog stages of development, some transitional economies are investing heavily in building up information age infrastructures.Ex: The idea of tiered, or multilayered, citation is proposed as a means of testing this hypothesis = Se propone la idea de citar de una forma estratificada o por niveles para comprobar esta hipótesis.Ex: The library has contracted out the management of its computerized information system to Dynix in a drive to improve library service.Ex: The story of the postwar diner suggests some ways that purveyors of consumer commodities finessed and exploited emergent social dislocations in the drive to expand and diversify markets.Ex: Some foods such as vegetable preserves which result from complicated and fragile fermentations must be made at specific times of the year if they are to succeed.* ¿para qué sirve... ? = what's the use of... ?.* para abrir boca = as a kind of + appetiser.* para actuar = for action.* para alguna gente = to some people.* para algunas personas = to some people.* para algunos = to some.* para aquel entonces = by then.* para atraer al cliente = window dressing.* para beneficio de = for the good of.* para bien = for the best, for the better.* para bien de = in the best interests of, for the good of.* para bien de Alguien = in + Posesivo + best interest.* para bien o para mal = for better or (for) worse, for good or (for) ill, for good or (for) evil.* para bodas = bridal.* para chuparse los dedos = scrumptious, yummy [yummier -comp., yummiest -sup.].* para cocinar uno mismo = self-catering.* para colmo = into the bargain, into the bargain, to cap it all (off), on top of everything else, but to make things worse, but to make matters worse, for good measure, to add insult to injury.* para colmo de males = to add insult to injury, to add salt to injury, to rub salt in the wound.* para comenzar diremos que = to begin with.* para complicar aun más las cosas = to add to the confusion.* para concluir = in closing, in conclusion, to wrap things up.* para confundir aun más las cosas = to add to the confusion.* para cuando = by the time.* para cubrir gastos = on a cost-recovery basis.* para cubrirse las espaldas = as a backup.* para decir la verdad = to be honest.* para detrimento de = to the neglect of.* para diario = everyday.* para disgusto de = to the disgust of.* para divertirse = for kicks.* para echar sal en la herida = to add insult to injury, to add salt to injury, to rub salt in the wound.* para el año próximo = for the year ahead.* para el arrastre = over the hill.* para el beneficio de = for the benefit of.* para el bien de = for the benefit of.* para el caso = for that matter.* para el esparcimiento = recreational.* para el futuro = for the years to come, for the years ahead, for the future.* para el inglés su casa es su castillo = an Englishman's home is his castle.* para ello = to that end, to this end, to that effect, therefor.* para el ocio = recreational.* para el que lo quiera = up for grabs.* para embalsamar = embalming.* para empeorar las cosas = to add insult to injury, to add salt to injury, to rub salt in the wound.* para empezar = for one, initially, to start with, to begin with, for starters, first off.* para entonces = by then.* para escribir con mayúsculas = in a shifted position.* para eso = therefor.* para este fin = to this end.* para esto = therefor.* para evitar su uso indebido por los niños = childproof.* para expresar dimensiones = by.* para + Fecha = by + Fecha.* para finales de = by the end of.* para finales de + Expresión Temporal = by the close of + Expresión Temporal.* para finalizar = in closing.* para fines múltiples = multipurpose [multi-purpose].* para futuras consultas = for future reference.* para hacer dinero = money-making.* para hacer esto = in this.* para hacer fundas = sleeving.* para hacer juego = to match.* para hacer justicia = in fairness to.* para hacer las paces = peace offering.* para hacerlo + Adjetivo = for + Nombre's sake.* para hacer más fácil = for ease of.* para impresionar = for effect.* para + Infinitivo = for + Gerundio.* para jóvenes = youth-serving.* para la eternidad = in perpetuity.* para la evaluación de hipótesis = hypothesis-testing.* para la formación autodidacta = self-instructional.* para la gestión de información textual = text-handling.* para la posteridad = for posterity.* para la web = Web-related.* para llamar la atención = for effect.* para mantener ocupado = keep-busy.* para mantener(se) ocupado = keep-busy.* para más información = for further details.* para más inri = to cap it all (off), on top of everything else, but to make things worse, but to make matters worse.* para mayor información sobre = for details of.* para mayor información véase + Nombre = see + Nombre + for further details.* para mayor inri = to cap it all (off), on top of everything else, but to make things worse, but to make matters worse.* para mí = for myself.* para microordenadores = micro-computer based.* para nada = in vain, to no avail, without any avail, vainly, of no avail.* para no = so as not to.* para + Nombre = for + Nombre + purposes.* para no ser menos = not to be outdone.* para novias = bridal.* para + Número = seat + Número.* para ordenadores personales = microcomputer-based, PC-based.* para orquesta = orchestral.* para otra ocasión = for future reference.* para para lavarse la cara = washrag.* para partirse de risa = side-splitting.* para PCs = PC-based.* para pelearse hacen falta dos = it takes two to tangle, it takes two to tango, it takes two to make a quarrel.* para personas con intereses similares = birds-of-a-feather.* para + Posesivo + disgusto = to + Posesivo + chagrin.* para + Posesivo + gran sorpresa = much to + Posesivo + surprise.* para + Posesivo + propio bien = for + Posesivo + own good.* para + Posesivo + sorpresa = to + Posesivo + surprise.* para posteriores usos = for subsequent use.* para principios de siglo = by the turn of the century.* para + Pronombre Personal = in + Posesivo + eyes.* para protegerse = protectively.* para que = in order that, so that, seeing that.* para que así conste = for the record.* para que este sea el caso = for this to be the case.* para que esto sea así = for this to be the case.* para que no falte = for good measure.* para que no falte de nada = for good measure.* para que no + Subjuntivo = if + Nombre + be not + to + Infinitivo, lest + Frase Verbal.* para que no vaya a faltar = for good measure.* para que quede constancia = for the record.* para que quede más claro = for main effects.* para que vayamos pensando = food for thought.* para resumir = to sum up, to sum it up, to make a long story short, to recap, to cut a long story short, simply put, simply stated.* para ser específico = to be specific.* para ser franco = to be blunt, in all honesty.* para ser más explícito = to elaborate a little further.* para ser sincero = to be blunt, to be honest, in all honesty.* para siempre = forever, in perpetuity, for good, eternally, terminally, ever after.* para siempre en el futuro = for the indefinite future.* para sorpresa de todos = to everyone's surprise.* para sorpresa + Posesivo = to + Posesivo + surprise.* para su fácil + Nombre = for ease of + Nombre.* para su posterior uso = for subsequent use.* para su uso posterior = for subsequent use.* para terminar = in closing.* para toda la empresa = company-wide, enterprise-wide.* para toda la industria = industry-wide.* para toda la universidad = university-wide.* para toda la vida = lifelong [life-long], for life.* para todo el mercado = industry-wide.* para todos los efectos prácticos = for all practical purposes.* para todos por igual = across the board [across-the-board].* para todo tipo de tiempo = all-weather.* para todo uso = all-purpose.* para tomar medidas = for action.* para trabajos pesados = heavy-duty.* para una única ocasión = one-time.* para un futuro mejor = for a better future.* para uso comercial = commercially-owned.* para uso del profesional = professional-use.* para uso industrial = heavy-duty.* para uso personal = for personal use.* para usos posteriores = for subsequent use.* para vergüenza + Pronombre Posesivo = to + Posesivo + shame.* sin parar = interminably.* * *A (expresando destino, finalidad, intención) fortengo buenas noticias para ustedes I have some good news for you¿para qué revista escribes? what magazine do you write for?lee para ti read to yourselffue muy amable para con todos he was very friendly to everyone¿para qué sirve esto? what's this (used) for?no sirve para este trabajo he's no good at this kind of work¿para qué lo quieres? what do you want it for?¿para qué tuviste que ir a decírselo? what did you have to go and tell him for?, why did you have to go and tell him?champú para bebés baby shampoojarabe para la tos cough mixtureque para qué (decirte/hablar) ( fam): hacía un frío que para qué (decirte) it was freezing cold ( colloq)venían con un hambre que para qué (hablar) or para qué te voy a contar they were starving o so hungry when they got here!B para + INF to + INFestá ahorrando para comprarse un coche she's saving up for a car o to buy a caresta agua no es para beber this isn't drinking waterestá listo para pintar it's ready to be painted o for paintingpara serte sincero to tell you the truthcomo para convencerse a sí misma as if to convince herselfpara pasar al curso siguiente (in order) to go on to the next yearno hay que ser muy inteligente para darse cuenta you don't have to be very intelligent to realize thatnos cambiamos de sitio para ver mejor we changed places (so as) to see betterpara no + INF so as not to + INFentró en puntillas para no despertarla he went in on tiptoe so as not to wake herC para QUE + SUBJ:lo dice para que yo me preocupe he (only) says it to worry mepídeselo — ¿para qué? ¿para que me diga que no? ask him for it — what for? so he can say no?para QUE no + SUBJ:cierra la puerta para que no nos oigan close the door so (that) they don't hear usD1(enfatizando la culminación de algo): para colmo or para rematarla se apagó la luz to crown o top o cap it all the light went out2 (expresando efecto, consecuencia) topara su desgracia unfortunately for himpara mi gran sorpresa to my great surprise, much to my surpriseA (expresando suficiencia) forno había bastante para todos there wasn't enough for everybody o to go roundtranquilízate, no es para tanto calm down, it's not that badpara + INF:apenas tienen para comer they can barely afford to eatsoy lo bastante viejo (como) para recordarlo I'm old enough to remember itbastante tengo yo con mis problemas (como) para estar ocupándome de los suyos I've enough problems of my own without having to deal with his as wellpara QUE + SUBJ:basta que yo diga A para que él diga B if I say it's black, he'll say it's whitebasta con que él aparezca para que ella se ponga nerviosa he only has to walk in and she gets flusteredB(en comparaciones, contrastes): hace demasiado calor para estar al sol it's too hot to be in the sunson altos para su edad they're tall for their agepara lo que come, no está nada gordo considering how much he eats, he's not at all fatdíselo tú — ¡para el caso que me hacen …! you tell them — for all the notice they take of me …para + INF:para haber sido improvisado fue un discurso excelente for an off-the-cuff speech it was excellent, considering it was completely off the cuff it was an excellent speech¿quién se cree que es para hablarte así? who does she think she is, speaking to you like that o to speak to you like that?para QUE + SUBJ:son demasiado grandes para que les estés haciendo todo they're too old for you to be doing everything for thempara que se esté quejando todo el día … if he's going to spend all day complaining …¡tanto preocuparse por ellos para que después hasta te acusen de metomentodo! all that worrying about them and then they go and accuse you of being a meddler!C estar para algo/+ INF(indicando estado): mira que no estoy para bromas look, I'm in no mood for joking o for jokesestas botas están para tirarlas a la basura these boots are only fit for throwing out o for the trash o ( BrE) for the binno está (como) para salir tan de veranillo it's not warm enough to go out in such summery clothesD(expresando opiniones, puntos de vista): para mí que ya no viene if you ask me, he won't come nowpara el padre, el niño es un Mozart en ciernes in the father's opinion o as far as the father's concerned, the boy is a budding Mozarttú eres todo para mí you're everything to me¿para ti qué es lo más importante? what's the most important thing for you?, what do you see as the most important thing?esto es de gran interés para el lector this is of great interest to the readerA(indicando dirección): salieron para el aeropuerto they left for the airportempuja para arriba push up o upward(s)¿vas para el centro? are you going to o toward(s) the center?se los llevó para la casa de los abuelos she took them over to their grandparents' housetráelo para acá/adentro bring it over here/insidecórrete para atrás move backBva para los 50 años she's pushing fifty ( colloq), she's going o ( BrE) getting on for fifty ( colloq)A(señalando un plazo): tiene que estar listo para el día 15 it has to be ready by o for the 15th¿qué deberes tienes para el lunes? what homework do you have for Monday?faltan cinco minutos para que termine la clase there are five minutes to go before the end of the classme lo prometió para después de Pascua he promised I could have it after Easter, he promised it to me for after Easter¿cuánto te falta para terminar? how much have you got left to do?, how long will it take you to finish it?B1(indicando fecha aproximada): piensan casarse para finales de agosto they plan to marry sometime around the end of Augustpara entonces quién sabe si todavía estaremos vivos who knows if we'll still be alive (by) then?¿para cuándo espera? when is the baby due?2 (indicando fecha fija) fortengo hora para mañana I have an appointment (for) tomorrowC1(expresando duración): para siempre forevertengo para rato ( fam); I'm going to be a while (yet), this is going to take me a while (yet)esto va para largo ( fam); this is going to take some time2 (con idea de finalidad) for¿qué le puedo regalar para el cumpleaños? what can I give him for his birthday?D ( liter)(en secuencias de acciones): se fue para nunca volver she went away never to returnfue puesto en libertad, para más tarde volver a ser detenido he was set free only to be rearrested later, he was set free but was rearrested later* * *
Del verbo parar: ( conjugate parar)
para es:
3ª persona singular (él/ella/usted) presente indicativo2ª persona singular (tú) imperativo
Del verbo parir: ( conjugate parir)
para es:
1ª persona singular (yo) presente subjuntivo3ª persona singular (él/ella/usted) presente subjuntivo3ª persona singular (él/ella/usted) imperativo
Multiple Entries:
para
parar
parir
para preposición
1 (destino, finalidad, intención) for;
¿para qué sirve esto? what's this (used) for?;
champú para bebés baby shampoo;
para eso no voy I might as well not go;
para + inf: ahorra para comprarse un coche he's saving up to buy a car;
tomé un taxi para no llegar tarde I took a taxi so I wouldn't be late;
está listo para pintar it's ready to be painted o for painting;
para aprobar (in order) to pass;
entró en puntillas para no despertarla he went in on tiptoe so as not to wake her;
lo dice para que yo me preocupe he (only) says it to worry me;
cierra para que no nos oigan close the door so (that) they don't hear us
2
no es para tanto it's not that bad;
soy lo bastante viejo (como) para recordarlo I'm old enough to remember itb) (en comparaciones, contrastes):
son altos para su edad they're tall for their age;
para lo que come, no está gordo considering how much he eats, he's not fat;
¿quién es él para hablarte así? who does he think he is, speaking to you like that ?;
es mucho para que lo haga sola it's too much for you to do it on your own
1 ( dirección):
empuja para arriba push up o upward(s);
¿vas para el centro? are you going to o toward(s) the center?
2 ( tiempo)a) (señalando una fecha, un plazo):◊ estará listo para el día 15 it'll be ready by o for the 15th;
deberes para el lunes homework for Monday;
faltan cinco minutos para que termine there are five minutes to go before the end;
me lo prometió para después de Pascua he promised me it for after Easter;
¿cuánto te falta para terminar? how much have you got left to do?;
para entonces estaré en Madrid I'll be in Madrid (by) then;
tengo hora para mañana I have an appointment (for) tomorrow
c) ( duración):
tengo para rato (fam) I'm going to be a while (yet)
parar ( conjugate parar) verbo intransitivo
1 ( detenerse) to stop;
ir/venir a para to end up;
fue a para a la cárcel he ended up in prison;
¿a dónde habrá ido a para aquella foto? what can have happened to that photo?;
¡a dónde iremos a para! I don't know what the world's coming to
2 ( cesar) to stop;
ha estado lloviendo sin para it hasn't stopped raining;
no para quieto ni un momento he can't keep still for a minute;
no para en casa she's never at home;
para DE + INF to stop -ing;
paró de llover it stopped raining
3 (AmL) [obreros/empleados] to go on strike
verbo transitivo
1
‹motor/máquina› to stop, switch off
‹ golpe› to block, ward off
2 (AmL)
pararse verbo pronominal
1 ( detenerse)
[coche/motor] to stall;
2
se paró en una silla she stood on a chair;
¿te puedes para de cabeza/de manos? can you do headstands/handstands?
( en los lados) to stick out
parir ( conjugate parir) verbo intransitivo [ mujer] to give birth;
[ vaca] to calve;
[yegua/burra] to foal;
[ oveja] to lamb
verbo transitivo
para preposición
1 (utilidad, aptitud) for: ¿para qué tanto esfuerzo?, what's all this effort for?
una pomada para las quemaduras, an ointment for burns
una tijera para zurdos, a pair of scissors for left-handed people
2 (finalidad, motivo) to, in order to: lo dijo para molestarme, she said it to annoy me
lo hace para que te fijes en él, he does it so that you notice him
3 (destinatario) for: es para mamá, it's for mum
hablaba para los votantes indecisos, he spoke to the undecided voters
es muy atento para con ella, he's very obliging towards her
4 (opinión) para Paco todas las mujeres son guapas, in Paco's opinion, all women are pretty
5 (comparación, concesión) for: para ser tan joven tiene ideas muy sensatas, he has very sensible ideas for his age
6 (rechazo) para una vez que hablo, me haces callar, the one time I speak, you shut me up
7 (tiempo) by: estará listo para las cinco, it'll be ready by five
para entonces, by then
8 (a punto de) está para salir, it's about to leave
9 (dirección) el tren para Burgos acaba de salir, the train for Burgos has just left
iba para tu casa, I was going to your house
Recuerda que cuando para expresa finalidad, se traduce por to o in order to (este último sólo se usa para evitar confusión): Me voy para ayudarte. I'm going in order to help you. Si usáramos sólo to significaría: Voy a ayudarte. Sin embargo, cuando después de para viene un sustantivo o un pronombre y no un verbo (esta llave es para aquella puerta), se traduce por for ( this key is for that door).
parar
I verbo intransitivo
1 to stop: para de saltar, stop jumping
para un momento en la farmacia, stop a minute at the chemist's
no pares de hablar, por favor, keep talking, please
2 (alojarse) to stay
3 (finalizar, terminar) el cuadro fue a parar al rastro, the painting ended up in the flea market
II verbo transitivo
1 to stop
2 Dep to save
3 LAm to stand up
♦ Locuciones: dónde va a parar, by far: mi hija es muchísmo más inteligente que la suya, dónde va a parar, my daughter is far more intelligent than theirs
parir verbo transitivo & verbo intransitivo to give birth (to)
♦ Locuciones: poner a alguien a parir, to run sb down
' para' also found in these entries:
Spanish:
A
- abalorio
- ablandar
- abreviar
- absoluta
- absoluto
- acá
- aceitera
- achuchar
- actuación
- adentro
- agitador
- agitadora
- alcanzar
- alfiler
- alguna
- alguno
- aliento
- alquiler
- alta
- amenaza
- añadidura
- ancha
- ancho
- ánimo
- año
- antesala
- antirrobo
- aplanar
- aprovechar
- apta
- aptitud
- apto
- aquí
- arca
- arena
- arrastre
- arriba
- arropar
- atonía
- atrás
- atril
- aunar
- auspicio
- baja
- bajo
- balde
- bálsamo
- bañarse
- banco
English:
AA
- ability
- about
- accessory
- accommodate
- achieve
- activity
- adapter
- adaptor
- adequate
- adequately
- admire
- adult
- advantage
- advantageous
- advertise
- aftershave (lotion)
- agitate
- agree
- all
- all-out
- allocate
- analyst
- antiallergenic
- antibiotic
- antidote
- antihistamine
- antipollution
- appease
- application
- appointment
- appropriate
- aptitude
- argue
- arm-twisting
- arms control
- around-the clock
- arrangement
- arson
- as
- ASPCA
- assailant
- assert
- assess
- assume
- astir
- astonishment
- attain
- attention span
- attractive
* * *para prep1. [indica destino, finalidad, motivación] for;es para ti it's for you;significa mucho para mí it means a lot to me;“¡qué suerte!” dije para mí “how lucky,” I said to myself;una mesa para el salón a table for the living-room;desayuno para dos breakfast for two;crema para zapatos shoe polish;pastillas para dormir sleeping pills;están entrenados para el combate they have been trained for combat;estudia para dentista she's studying to become a dentist;esta agua no es buena para beber this water isn't fit for drinking o to drink;para conseguir sus propósitos in order to achieve his aims;lo he hecho para agradarte I did it to please you;me voy para no causar más molestias I'll go so I don't cause you any more inconvenience;te lo repetiré para que te enteres I'll repeat it so you understand;resulta que se divorcian para un mes más tarde volverse a casar so they get divorced, only to remarry a month later;para con towards;es buena para con los demás she is kind towards other people;¿para qué? what for?;¿para qué quieres un martillo? what do you want a hammer for?, why do you want a hammer?;¿para qué has venido? why are you here?;¿para quién trabajas? who do you work for?2. [indica dirección] towards;el próximo vuelo para Caracas the next flight to Caracas;ir para casa to head (for) home;salir para el aeropuerto to leave for the airport;para abajo downwards;para arriba upwards;tira para arriba pull up o upwards;para atrás backwards;échate para atrás [en asiento] lean back;para delante forwards;ya vas para viejo you're getting old;esta muchacha va para pintora this girl has all the makings of a painter3. [indica tiempo] for;tiene que estar acabado para mañana/para antes de Navidad it has to be finished by o for tomorrow/before Christmas;faltan cinco minutos para que salga el tren the train leaves in five minutes;tienen previsto casarse para el 17 de agosto they plan to get married on 17 August;llevamos comida para varios días we have enough food for several days;Am salvo RPdiez para las once ten to eleven;Am salvo RPun cuarto para las once (a) quarter to eleven;va para un año que no nos vemos it's getting on for a year since we saw each other;¿y para cuándo un bebé? and when are you going to start a family?;para entonces by then4. [indica comparación]tiene la estatura adecuada para su edad she is the normal height for her age;está muy delgado para lo que come he's very thin considering how much he eats;para ser verano hace mucho frío considering it's summer, it's very cold;para ser un principiante no lo hace mal he's not bad for a beginner;para lo que me ha servido… for all the use it's been to me…;¡tanto esfuerzo para nada! all that effort for nothing!;¿y tú quién eres para tratarla así? who do you think you are, treating her like that?;yo no soy quien para decir… it's not for me to say…5. (después de adjetivo y antes de infinitivo) [indica inminencia, propósito] to;la comida está lista para servir the meal is ready to be served;el atleta está preparado para ganar the athlete is ready to win6. [indica opinión] for;para Marx, la religión era el opio del pueblo for Marx, religion was the opium of the people;para mí que no van a venir it looks to me like they're not coming;¿para ti quién es más guapo? who do you think is the most handsome?el abuelo no está ya para hacer viajes largos grandfather's no longer up to going on long journeys;¿hace día para ir sin chaqueta? is it warm enough to go out without a jacket on?8. [indica consecuencia]para su sorpresa, para sorpresa suya to her surprise;para alegría de todos to everyone's delight;para nuestra desgracia unfortunately for us9. Compno llores, que no es para tanto don't cry, it's not such a big deal, there's no need to cry about it;dicen que les trataron mal, pero no fue para tanto they say they were ill-treated, but that's going a bit far;Famque para qué: hace un calor que para qué it's absolutely boiling;este plato pica que para qué this dish is really hot, Br this dish isn't half hot* * *prp1 for;para mí for me2 dirección toward(s);ir para head for;va para directora she’s going to end up as manager3 tiempo for;listo para mañana ready for tomorrow;para siempre forever;diez para las ocho L.Am. ten of eight, ten to eight;para Pascua iremos de vacaciones a Lima we’re going to Lima for Easter;espero que para Pascua haya terminado la crisis I hope the crisis is over by Easter;¿para cuándo? when for?:lo hace para ayudarte he does it (in order) to help you;para que so that;¿para qué te marchas? what are you leaving for?;para eso no hace falta it’s not necessary just for that5 en comparaciones:para su edad es muy maduro he’s very mature for his age6:lo heredó todo para morir a los 30 he inherited it all, only to die at 30* * *para prep1) : forpara ti: for youalta para su edad: tall for her ageuna cita para el lunes: an appointment for Monday2) : to, towardspara la derecha: to the rightvan para el río: they're heading towards the river3) : to, in order tolo hace para molestarte: he does it to annoy you4) : around, by (a time)para mañana estarán listos: they'll be ready by tomorrow5)para adelante : forwards6)para atrás : backwards7)para que : so, so that, in order thatte lo digo para que sepas: I'm telling you so you'll know* * *para prep1. (en general) for2. (seguido de infinitivo) to3. (seguido de subjuntivo) so that4. (dirección) for / to5. (tiempo) bypara mí for me / in my opinion -
15 good
ɡud
1. comparative - better; adjective1) (well-behaved; not causing trouble etc: Be good!; She's a good baby.) bueno; educado2) (correct, desirable etc: She was a good wife; good manners; good English.) bueno, correcto3) (of high quality: good food/literature; His singing is very good.) bueno4) (skilful; able to do something well: a good doctor; good at tennis; good with children.) bueno, competente5) (kind: You've been very good to him; a good father.) bueno, amable6) (helpful; beneficial: Exercise is good for you.; Cheese is good for you.) bueno; útil, beneficioso7) (pleased, happy etc: I'm in a good mood today.) bueno, buen (humor), satisfecho, contento8) (pleasant; enjoyable: to read a good book; Ice-cream is good to eat.) bueno, agradable9) (considerable; enough: a good salary; She talked a good deal of nonsense.) bueno, apropiado, adecuado, suficiente10) (suitable: a good man for the job.) bueno, apto, cualificado, adecuado11) (sound, fit: good health; good eyesight; a car in good condition.) bueno; sano; en buenas condiciones12) (sensible: Can you think of one good reason for doing that?) bueno13) (showing approval: We've had very good reports about you.) bueno, positivo14) (thorough: a good clean.) bueno; profundo15) (healthy or in a positive mood: I don't feel very good this morning.) bien, sano, en forma
2. noun1) (advantage or benefit: He worked for the good of the poor; for your own good; What's the good of a broken-down car?) bien, provecho, beneficio2) (goodness: I always try to see the good in people.) bien, bondad, lado bueno
3. interjection(an expression of approval, gladness etc.) bueno, bien- goodness
4. interjection((also my goodness) an expression of surprise etc.) ¡Dios mío!- goods- goody
- goodbye
- good-day
- good evening
- good-for-nothing
- good humour
- good-humoured
- good-humouredly
- good-looking
- good morning
- good afternoon
- good-day
- good evening
- good night
- good-natured
- goodwill
- good will
- good works
- as good as
- be as good as one's word
- be up to no good
- deliver the goods
- for good
- for goodness' sake
- good for
- good for you
- him
- Good Friday
- good gracious
- good heavens
- goodness gracious
- goodness me
- good old
- make good
- no good
- put in a good word for
- take something in good part
- take in good part
- thank goodness
- to the good
good1 adj1. bueno2. bueno / amablehe's been very good to me ha sido muy amable conmigo / se ha portado muy bien conmigogood for you! ¡bien hecho!to be good at something tener facilidad para algo / ser bueno en algogood2 n bienwhat's the good of shouting if nobody can hear you? ¿de qué sirve gritar si nadie te oye?tr[gʊd]1 bueno,-a (before m sing noun) buen2 (healthy) sano,-a3 (beneficial) bueno,-a4 (kind) amable5 (well-behaved) bueno,-a■ be good! ¡sé bueno!6 (useful) servible1 muy1 ¡bien!1 bien nombre masculino1 (property) bienes nombre masculino plural\SMALLIDIOMATIC EXPRESSION/SMALLa good deal bastanteall in good time todo a su debido tiempoas good as como si, prácticamente, casifor good para siemprefor the good of en bien degood afternoon buenas tardesgood evening buenas tardesGood Friday Viernes Santogood heavens!, good grief! ¡cielo santo!good morning buenos díasgood night buenas nochesit's a good job menos malthat's a good one! (joke) ¡ésta sí que es buena!to be as good as new estar como nuevo,-ato be as good as gold ser un ángelto be good at tener aptitudes parato be good for a laugh familiar ser muy divertido,-a, ser muy cachondo,-a■ he's good for nothing no sirve para nada, es un inútilto be up to no good estar tramando algoto do good hacer biento feel good sentirse biento have a good time pasarlo biento make good (be successful) tener éxito, salir bien 2 (reform) reformarse 3 (compensate) indemnizarwhat's the good of «+ ger»? ¿de qué sirve + inf?■ what's the good of denying it? ¿de qué sirve negarlo?goods train tren nombre masculino de mercancíasgoods yard estación nombre femenino de mercancíasstolen goods objetos nombre masculino plural robadosgood ['gʊd] adva good strong rope: una cuerda bien fuerte2) well: bien1) pleasant: bueno, agradablegood news: buenas noticiasto have a good time: divertirse2) beneficial: bueno, beneficiosogood for a cold: beneficioso para los resfriadosit's good for you: es bueno para uno3) full: completo, enteroa good hour: una hora entera4) considerable: bueno, bastantea good many people: muchísima gente, un buen número de gente5) attractive, desirable: bueno, biena good salary: un buen sueldoto look good: quedar bien6) kind, virtuous: bueno, amableshe's a good person: es buena gentethat's good of you!: ¡qué amable!good deeds: buenas obras7) skilled: bueno, hábilto be good at: tener facilidad para8) sound: bueno, sensatogood advice: buenos consejosgood morning: buenos díasgood afternoon (evening): buenas tardesgood night: buenas nochesgood n1) right: bien mto do good: hacer el bien2) goodness: bondad f3) benefit: bien m, provecho mit's for your own good: es por tu propio bien4) goods nplproperty: efectos mpl personales, posesiones fpl5) goods nplwares: mercancía f, mercadería f, artículos mpl6)for good : para siempreadj.• bueno, -a adj.n.• bien s.m.• provecho s.m.
I gʊd1) adjective (comp better; superl best) [The usual translation, bueno, becomes buen when it is used before a masculine singular noun]2) <food/quality/book> buenoit smells good — huele bien, tiene rico or buen olor (AmL)
to make good something: they undertook to make good the damage to the car se comprometieron a hacerse cargo de la reparación del coche; our losses were made good by the company la compañía nos compensó las pérdidas; to make good one's escape — lograr huir
3) ( creditable) <work/progress/results> bueno4) (opportune, favorable) <moment/day/opportunity> buenois this a good time to phone? — ¿es buena hora para llamar?
it's a good job nobody was listening — (colloq) menos mal que nadie estaba escuchando
5) (advantageous, useful) <deal/offer/advice> buenoburn it; that's all it's good for — quémalo, no sirve para otra cosa
it's a good idea to let them know in advance — convendría or no sería mala idea avisarles de antemano
good idea!, good thinking! — buena idea!
6) ( pleasant) buenoto be in a good mood — estar* de buen humor
I hope you have a good time in London — espero que te diviertas or que lo pases bien en Londres
did you have a good flight? — ¿qué tal el vuelo?
7) (healthy, wholesome) <diet/habit/exercise> buenoI'm not feeling too good — (colloq) no me siento or no me encuentro muy bien
spinach is good for you — las espinacas son buenas para la salud or son muy sanas
he drinks more than is good for him — bebe demasiado or más de la cuenta
8) ( attractive)she's got a good figure — tiene buena figura or buen tipo
that dress looks really good on her — ese vestido le queda or le sienta muy bien
9)a) ( in greetings)good morning — buenos días, buen día (RPl)
b) ( in interj phrases)good! now to the next question — bien, pasemos ahora a la siguiente pregunta
good grief/gracious! — por favor!
very good, sir/madam — (frml) lo que mande el señor/la señora (frml)
c) ( for emphasis) (colloq)d)as good as: it's as good as new está como nuevo; he as good as admitted it — prácticamente lo admitió
10) (skilled, competent) buenoto be good AT something/-ING: to be good at languages tener* facilidad para los idiomas; he's good at ironing plancha muy bien; he is good with dogs/children tiene buena mano con or sabe cómo tratar a los perros/los niños; she is good with her hands — es muy habilidosa or mañosa
11) (devoted, committed) buenoa good Catholic/socialist — un buen católico/socialista
12)a) (virtuous, upright) buenob) ( well-behaved) buenobe good — sé bueno, pórtate bien
13) ( kind) buenoto be good TO somebody: she was very good to me fue muy amable conmigo, se portó muy bien conmigo; it was very good of you to come muchas gracias por venir; good old Pete — el bueno de Pete
14) (decent, acceptable) buenogood manners — buenos modales mpl
to have a good reputation — tener* buena reputación
15) ( sound) <customer/payer> bueno16) ( valid) <argument/excuse> buenoit's simply not good enough! — esto no puede ser!, esto es intolerable!
17) (substantial, considerable) <meal/salary/distance> buenothere were a good many people there — había bastante gente or un buen número de personas allí
18) ( not less than)it'll take a good hour — va a llevar su buena hora or una hora larga
19) (thorough, intense) <rest/scolding> bueno
II
1)a) u ( moral right) bien mto do good — hacer* el bien
to be up to no good — (colloq) estar* tramando algo, traerse* algo entre manos
b) ( people)the good — (+ pl vb) los buenos
2) ua) ( benefit) bien mfor the good of somebody/something — por el bien de algn/algo
to do somebody/something good — hacerle* bien a algn/algo
lying won't do you any good at all — mentir no te llevará a ninguna parte, no ganarás or no sacarás nada con mentir
b) ( use)are you any good at drawing? — ¿sabes dibujar?
c) ( in phrases)3) goods pla) ( merchandise) artículos mpl, mercancías fpl, mercaderías fpl (AmS)manufactured goods — productos mpl manufacturados, manufacturas fpl
to come up with o deliver the goods — (colloq) cumplir con lo prometido; (before n) <train, wagon> (BrE) de carga; < depot> de mercancías, de mercaderías (AmS)
b) ( property) (frml) bienes mpl
III
it's been a good long while since... — ha pasado su buen tiempo desde...
you messed that up good and proper, didn't you? — (BrE colloq) metiste bien la pata, ¿no? (fam)
2) (AmE colloq) (well, thoroughly) bien[ɡʊd]1. ADJECTIVE(compar better) (superl best) When good is part of a set combination, eg in a good temper, a good deal of, good heavens, look up the noun. The commonest translation of good is bueno, which must be shortened to buen before a masculine singular noun.1) (=satisfactory)a) buenoNote that [bueno]/[buena] {etc} precede the noun in general comments where there is no attempt to compare or rank the person or thing involved:at the end of the day, it's a good investment — a fin de cuentas es una buena inversión
[Bueno]/[buena] {etc} follow the noun when there is implied or explicit comparison:if he set his mind to it, he could be a very good painter — si se lo propusiera podría ser muy buen pintor
Use [ser] rather than [estar] with [bueno] when translating [to be good], unless describing food:I'm not saying it's a good thing or a bad thing — no digo que sea una cosa buena, ni mala
Use [estar] with the adverb [bien] to give a general comment on a situation:it's good to be aware of the views of intelligent people — es bueno conocer los puntos de vista de la gente inteligente
you've written a book, which is good — has escrito un libro, lo que está bien
his hearing is good — del oído está bien, el oído lo tiene bien
b)•
she's good at maths — se le dan bien las matemáticas, es buena en matemáticasshe's good at putting people at their ease — tiene la capacidad de hacer que la gente se sienta relajada
•
that's good enough for me — eso me bastait's just not good enough! — ¡esto no se puede consentir!
40% of candidates are not good enough to pass — el 40% de los candidatos no dan el nivel or la talla para aprobar
•
to feel good — sentirse bienI don't feel very good about that * — (=I'm rather ashamed) me da bastante vergüenza
•
we've never had it so good! * — ¡nunca nos ha ido tan bien!, ¡jamás lo hemos tenido tan fácil!•
how good is her eyesight? — ¿qué tal está de la vista?•
you're looking good — ¡qué guapa estás!things are looking good — las cosas van bien, la cosa tiene buena pinta *
you look good in that — eso te sienta or te va bien
•
it's too good to be true — no puede ser, es demasiado bueno para ser ciertohe sounds too good to be true! — ¡algún defecto tiene que tener!
good 2., manner 4), a), mood II, 1., time 1., 5)•
she's good with cats — entiende bien a los gatos, sabe manejarse bien con los gatos2) (=of high quality)always use good ingredients — utilice siempre ingredientes de calidad or los mejores ingredientes
3) (=pleasant) [holiday, day] bueno, agradable; [weather, news] bueno•
it was as good as a holiday — aquello fue como unas vacaciones•
have a good journey! — ¡buen viaje!•
how good it is to know that...! — ¡cuánto me alegro de saber que...!•
it's good to see you — me alegro de verte, gusto en verte (LAm)alive, life 1., 3)•
have a good trip! — ¡buen viaje!4) (=beneficial, wholesome) [food] bueno, sano; [air] puro, sano•
it's good for burns — es bueno para las quemadurasit's good for you or your health — te hace bien
all this excitement isn't good for me! — ¡a mí todas estas emociones no me vienen or sientan nada bien!
it's good for the soul! — hum ¡ennoblece el espíritu!, ¡te enriquece (como persona)!
some children know more than is good for them — algunos niños son demasiado listos or saben demasiado
5) (=favourable) [moment, chance] bueno•
it's a good chance to sort things out — es una buena oportunidad de or para arreglar las cosas•
I tried to find something good to say about him — traté de encontrar algo bueno que decir de él•
this is as good a time as any to do it — es tan buen momento como cualquier otro para hacerlo6) (=useful)the only good chair — la única silla que está bien, la única silla servible or sana
•
to be good for (doing) sth — servir para (hacer) algothe ticket is good for three months — el billete es válido or valedero para tres meses
he's good for nothing — es un inútil, es completamente inútil
7) (=sound, valid) [excuse] buenoword 1., 1)•
he is a good risk — (financially) concederle crédito es un riesgo asumible, se le puede prestar dinero8) (=kind)•
that's very good of you — es usted muy amable, ¡qué amable (de su parte)!•
he was so good as to come with me — tuvo la amabilidad de acompañarmeplease would you be so good as to help me down with my case? — ¿me hace el favor de bajarme la maleta?, ¿tendría la bondad de bajarme la maleta? more frm
would you be so good as to sign here? — ¿me hace el favor de firmar aquí?
nature 1., 2)•
he was good to me — fue muy bueno or amable conmigo, se portó bien conmigo9) (=well-behaved) [child] buenobe good! — (morally) ¡sé bueno!; (in behaviour) ¡pórtate bien!; (at this moment) ¡estáte formal!
- be as good as gold10) (=upright, virtuous) buenohe's a good man — es una buena persona, es un buen hombre
•
I think I'm as good as him — yo me considero tan buena persona como él•
yes, my good man — sí, mi querido amigo•
send us a photo of your good self — frm tenga a bien enviarnos una foto suyalady 1., 5)•
she's too good for him — ella es más de lo que él se merece11) (=close) bueno•
he's a good friend of mine — es un buen amigo míomy good friend Fernando — mi buen or querido amigo Fernando
12) (=middle-class, respectable)13) (=creditable)14) (=considerable) [supply, number] buenowe were kept waiting for a good hour/thirty minutes — nos tuvieron esperando una hora/media hora larga, nos tuvieron esperando por lo menos una hora/media hora
a good £10 — lo menos 10 libras
15) (=thorough) [scolding] bueno•
to have a good cry — llorar a lágrima viva, llorar a moco tendido *•
to take a good look (at sth) — mirar bien (algo)16)17) (in greetings)good! — ¡muy bien!
(that's) good! — ¡qué bien!, ¡qué bueno! (LAm)
very good, sir — sí, señor
old 1., 5) as good as•
good one! — (=well done, well said) ¡muy bien!, ¡sí señor!to come good good and...as good as saying... — tanto como decir...
to hold good valer ( for para) it's a good jobgood and hot * — bien calentito *
make 1., 3), riddance, thing 2)(it's a) good job he came! * — ¡menos mal que ha venido!
2. ADVERB1) (as intensifier) biena good long walk — un paseo bien largo, un buen paseo
- give as good as one getsgood and properthey were cheated good and proper * — les timaron bien timados *, les timaron con todas las de la ley *
2) (esp US) * (=well) bien"how are you?" - "thanks, I'm good" — -¿cómo estás? -muy bien, gracias
3. NOUN1) (=virtuousness) el bien•
to do good — hacer (el) bien•
he is a power for good — su influencia es muy buena or beneficiosa, hace mucho bien•
there's some good in him — tiene algo bueno2) (=advantage, benefit) bien m•
a rest will do you some good — un descanso te sentará bienthe sea air does you good — el aire del mar le hace or sienta a uno bien
a (fat) lot of good that will do you! * — iro ¡menudo provecho te va a traer!
much good may it do you! — ¡no creo que te sirva de mucho!, ¡para lo que te va a servir!
•
for your own good — por tu propio bien•
to be in good with sb — estar a bien con algn•
that's all to the good! — ¡menos mal!•
what good will that do you? — ¿y eso de qué te va a servir?what's the good of worrying? — ¿de qué sirve or para qué preocuparse?
3) (=people of virtue)the good los buenos any goodis he any good? — [worker, singer etc] ¿qué tal lo hace?, ¿lo hace bien?
is this any good? — ¿sirve esto?
for good (and all) (=for ever) para siempreis she any good at cooking? — ¿qué tal cocina?, ¿cocina bien?
no goodhe's gone for good — se ha ido para siempre or para no volver
it's no good — (=no use) no sirve
it's no good, I'll never get it finished in time — así no hay manera, nunca lo terminaré a tiempo
it's no good saying that — de nada sirve or vale decir eso
it's no good worrying — de nada sirve or vale preocuparse, no se saca nada preocupándose
that's no good — eso no vale or sirve
4.COMPOUNDSthe Good Book N — (Rel) la Biblia
good deeds NPL — = good works
good faith N — buena fe f
Good Friday N — (Rel) Viernes m Santo
good guy N — (Cine) bueno m
good looks NPL — atractivo msing físico
good name N — buen nombre m
good works NPL — buenas obras fpl
* * *
I [gʊd]1) adjective (comp better; superl best) [The usual translation, bueno, becomes buen when it is used before a masculine singular noun]2) <food/quality/book> buenoit smells good — huele bien, tiene rico or buen olor (AmL)
to make good something: they undertook to make good the damage to the car se comprometieron a hacerse cargo de la reparación del coche; our losses were made good by the company la compañía nos compensó las pérdidas; to make good one's escape — lograr huir
3) ( creditable) <work/progress/results> bueno4) (opportune, favorable) <moment/day/opportunity> buenois this a good time to phone? — ¿es buena hora para llamar?
it's a good job nobody was listening — (colloq) menos mal que nadie estaba escuchando
5) (advantageous, useful) <deal/offer/advice> buenoburn it; that's all it's good for — quémalo, no sirve para otra cosa
it's a good idea to let them know in advance — convendría or no sería mala idea avisarles de antemano
good idea!, good thinking! — buena idea!
6) ( pleasant) buenoto be in a good mood — estar* de buen humor
I hope you have a good time in London — espero que te diviertas or que lo pases bien en Londres
did you have a good flight? — ¿qué tal el vuelo?
7) (healthy, wholesome) <diet/habit/exercise> buenoI'm not feeling too good — (colloq) no me siento or no me encuentro muy bien
spinach is good for you — las espinacas son buenas para la salud or son muy sanas
he drinks more than is good for him — bebe demasiado or más de la cuenta
8) ( attractive)she's got a good figure — tiene buena figura or buen tipo
that dress looks really good on her — ese vestido le queda or le sienta muy bien
9)a) ( in greetings)good morning — buenos días, buen día (RPl)
b) ( in interj phrases)good! now to the next question — bien, pasemos ahora a la siguiente pregunta
good grief/gracious! — por favor!
very good, sir/madam — (frml) lo que mande el señor/la señora (frml)
c) ( for emphasis) (colloq)d)as good as: it's as good as new está como nuevo; he as good as admitted it — prácticamente lo admitió
10) (skilled, competent) buenoto be good AT something/-ING: to be good at languages tener* facilidad para los idiomas; he's good at ironing plancha muy bien; he is good with dogs/children tiene buena mano con or sabe cómo tratar a los perros/los niños; she is good with her hands — es muy habilidosa or mañosa
11) (devoted, committed) buenoa good Catholic/socialist — un buen católico/socialista
12)a) (virtuous, upright) buenob) ( well-behaved) buenobe good — sé bueno, pórtate bien
13) ( kind) buenoto be good TO somebody: she was very good to me fue muy amable conmigo, se portó muy bien conmigo; it was very good of you to come muchas gracias por venir; good old Pete — el bueno de Pete
14) (decent, acceptable) buenogood manners — buenos modales mpl
to have a good reputation — tener* buena reputación
15) ( sound) <customer/payer> bueno16) ( valid) <argument/excuse> buenoit's simply not good enough! — esto no puede ser!, esto es intolerable!
17) (substantial, considerable) <meal/salary/distance> buenothere were a good many people there — había bastante gente or un buen número de personas allí
18) ( not less than)it'll take a good hour — va a llevar su buena hora or una hora larga
19) (thorough, intense) <rest/scolding> bueno
II
1)a) u ( moral right) bien mto do good — hacer* el bien
to be up to no good — (colloq) estar* tramando algo, traerse* algo entre manos
b) ( people)the good — (+ pl vb) los buenos
2) ua) ( benefit) bien mfor the good of somebody/something — por el bien de algn/algo
to do somebody/something good — hacerle* bien a algn/algo
lying won't do you any good at all — mentir no te llevará a ninguna parte, no ganarás or no sacarás nada con mentir
b) ( use)are you any good at drawing? — ¿sabes dibujar?
c) ( in phrases)3) goods pla) ( merchandise) artículos mpl, mercancías fpl, mercaderías fpl (AmS)manufactured goods — productos mpl manufacturados, manufacturas fpl
to come up with o deliver the goods — (colloq) cumplir con lo prometido; (before n) <train, wagon> (BrE) de carga; < depot> de mercancías, de mercaderías (AmS)
b) ( property) (frml) bienes mpl
III
it's been a good long while since... — ha pasado su buen tiempo desde...
you messed that up good and proper, didn't you? — (BrE colloq) metiste bien la pata, ¿no? (fam)
2) (AmE colloq) (well, thoroughly) bien -
16 talla
f.1 size (medida).¿qué talla usas? what size are you?no es de mi talla it's not my size2 height (estatura).es de mi talla she's as tall as me3 stature.dar la talla to be up to itno dio la talla como representante del colegio he wasn't up to the task of representing his school4 carving (art) (en madera).5 cutting.pres.indicat.3rd person singular (él/ella/ello) present indicative of spanish verb: tallar.* * *1 (estatura) height2 figurado (moral, intelectual) stature3 (de prenda) size■ ¿qué talla usa? what size is he?4 (escultura) carving, sculpture5 (tallado - piedras) cutting; (- metal) engraving\dar la talla para hacer algo figurado to be up to doing somethingde talla / de mucha talla figurado outstanding, prominent* * *noun f.1) carving2) cutting3) height4) stature5) size* * *ISF1) [de ropa] size¿de qué talla son estos pantalones? — what size are these trousers?
2) (=altura) heightdar la talla — (lit) to be tall enough; (fig) to measure up
no ha dado la talla para ingresar en el ejército — he wasn't tall enough to join the army, he didn't satisfy the minimum height requirement for joining the army
no dio la talla como solista — he didn't make the grade as a soloist, he didn't measure up as a soloist
3) (=categoría, nivel) staturehay pocos políticos de la talla de este ministro — there are few politicians of the stature of this minister
4) (Arte) (=escultura) sculpture; [de madera] carving; (=grabado) engravingtalla en madera — woodwork, wood carving
5) (=vara) measuring rod6) (Naipes) hand7) (Med) † gallstones operation8) (Jur) † reward ( for capture of a criminal)IISF1) CAm (=mentira) fib, lie3) And (=paliza) beating4) Méx * (=pelea) set-to *, squabble* * *1)a) (Indum) size¿cuál es su talla? — what size are you?
de o en todas las tallas — in all sizes
b) ( estatura) size, heightdar la talla — ( en altura) to be tall enough; ( mostrarse competente) to make the grade, measure up
c) ( categoría)una revista de la talla de `Semana' — a magazine as important as `Semana'
2) ( escultura) sculpture; ( de madera) carving; ( de piedras preciosas) cutting3) (AmL) (Jueg)a) ( repartición) dealb) ( banca) bank4) (Chi fam)a) ( dicho) joke, wisecrack (colloq)b) ( broma) practical joke* * *= carving.Ex. She situates the vessels in the context of Icelandic carving traditions in horn, bone, and walrus ivory = Ella sitúa las vasijas en el contexto de la tradición islandesa de la escultura en astas de cuernos, huesos y marfil de morsa.----* dar la talla = be up to the mark, be up to scratch, measure up (to), be up to snuff, make + the cut.* de talla media = middle-sized.* de talla mundial = world-class.* talla de madera = wood carving.* * *1)a) (Indum) size¿cuál es su talla? — what size are you?
de o en todas las tallas — in all sizes
b) ( estatura) size, heightdar la talla — ( en altura) to be tall enough; ( mostrarse competente) to make the grade, measure up
c) ( categoría)una revista de la talla de `Semana' — a magazine as important as `Semana'
2) ( escultura) sculpture; ( de madera) carving; ( de piedras preciosas) cutting3) (AmL) (Jueg)a) ( repartición) dealb) ( banca) bank4) (Chi fam)a) ( dicho) joke, wisecrack (colloq)b) ( broma) practical joke* * *= carving.Ex: She situates the vessels in the context of Icelandic carving traditions in horn, bone, and walrus ivory = Ella sitúa las vasijas en el contexto de la tradición islandesa de la escultura en astas de cuernos, huesos y marfil de morsa.
* dar la talla = be up to the mark, be up to scratch, measure up (to), be up to snuff, make + the cut.* de talla media = middle-sized.* de talla mundial = world-class.* talla de madera = wood carving.* * *A1 [ Vocabulary notes (Spanish) ] ( Indum) size¿cuál es su talla? what size are you?¿qué talla usa? what size do you take?una camisa de la talla 42 a size 42 shirtte hace falta una talla más you need the next size up o a size largercalcetines de talla única one-size socksabrigos en todas las tallas coats in all sizes2 (estatura) size, heightde talla mediana of medium height3(categoría): un escritor de talla internacional/de gran talla a writer of international/of considerable statureuna revista de la talla de `Semana' a magazine as important as `Semana'B1 (escultura) sculpture2 (de madera) carving3 (de piedras preciosas) cuttingC (de reclutas) measuring ( and kitting out)D ( AmL) (en naipes)1 (repartición) deal2 (banca) bank¿quién tiene or lleva la talla? who's the bank?, who's banker?2 (broma) practical joke* * *
Del verbo tallar: ( conjugate tallar)
talla es:
3ª persona singular (él/ella/usted) presente indicativo2ª persona singular (tú) imperativo
Multiple Entries:
talla
tallar
talla sustantivo femeninoa) (Indum) size;◊ ¿cuál es su talla? what size are you?;
de o en todas las tallas in all sizes
tallar ( conjugate tallar) verbo transitivo
1 ‹ madera› to carve;
‹escultura/mármol› to sculpt;
‹ piedras preciosas› to cut
2 (Méx)
verbo intransitivo (Col) [ zapatos] to be too tight
tallarse verbo pronominal (Méx)
‹ ojos› to rub
talla sustantivo femenino
1 (de ropa) size
¿cuál es tu talla?, what size are you?
2 (altura) height, stature: no da la talla para jugar al baloncesto, he's not tall enough to play basketball
3 (categoría, importancia) standing
un pintor de gran talla, a painter of great stature
4 (acción de tallar: piedras preciosas) cutting
(: madera) carving
(: metal) engraving
5 (escultura tallada) sculpture, (wood) carving
♦ Locuciones: figurado dar la talla, to make the grade, measure up
tallar verbo transitivo
1 (dar forma, esculpir) to sculpt
(piedras preciosas) to cut
(la madera) to carve
(el metal) to engrave
2 (medir a una persona) to measure the height of
' talla' also found in these entries:
Spanish:
belleza
- mayor
- sentar
- única
- único
- quedar
English:
fit
- height
- M
- scratch
- size
- take
- wanting
- woodcarving
- carving
- L
- medium
- out
- preferably
- stature
* * *talla nf1. [medida] size;¿qué talla usas? what size are you?;¿qué talla de camisa usas? what size shirt are you?, what size shirt do you take?;yo uso la talla XL I take size XL;unos pantalones de la talla 44 a pair of size 44 trousers;gorros de talla única one-size caps;no es de mi talla it's not my size2. [estatura] height;¿qué talla tiene el bebé? what does the baby measure?;es de mi talla she's my height3. [valor, capacidad] stature;hay pocos atletas de la talla del cubano there are few athletes to match the Cuban;políticos de gran talla moral politicians of considerable moral stature;dar la talla to be up to it;no dio la talla como representante del colegio he wasn't up to the task of representing his school4. [figura tallada] [en madera] carving;[en piedra] sculpture, carving; [en metal] sculpture5. [tallado] [de madera] carving;[piedra] sculpting, carving; [de metal] sculpting; [de piedras preciosas] cutting* * *f1 size;de gran talla fig outstanding;dar la talla fig make the grade2 ( estatura) height3 C.Am. ( mentira) lie* * *talla nf1) estatura: height2) : size (in clothing)3) : stature, status4) : sculpture, carving* * *¿qué talla usas? what size are you? -
17 escape
m.1 leak.salir a escape (informal figurative) to leave in a rush, to rush off (peninsular Spanish)2 escape, escapement, evasive, flight.3 outlet.pres.subj.3rd person singular (él/ella/ello) Present Subjunctive of Spanish verb: escapar.* * *1 (huida) escape, flight, getaway2 (de gas etc) leak3 TÉCNICA exhaust\a escape at full tiltsalir a escape figurado to rush out* * *noun m.1) escape2) leak* * *SM1) [de situación opresiva] escapevía de escape — (lit) escape route; (fig) (form of) escape
utilizan el fútbol como una vía de escape de sus problemas — they use football as an escape from o as a way of escaping from their problems
- a escape2) (=fuga) [de gas] leak; [de líquido, radiación] leak, leakage3) (Mec) (tb: tubo de escape) exhaustválvula, vía 1., 1)gases de escape — exhaust, exhaust fumes
* * *1) ( fuga) escapesalir/ir a escape — (Esp fam) to rush out/off
2) (de gas, fluido) leak3) (Auto) exhaust4) (Chi) (en cine, teatro) emergency exit* * *1) ( fuga) escapesalir/ir a escape — (Esp fam) to rush out/off
2) (de gas, fluido) leak3) (Auto) exhaust4) (Chi) (en cine, teatro) emergency exit* * *escape11 = escape.Ex: The public library is a way of escape from the narrow area of our individual lives into the field, finite, no doubt, but unbounded, of the wisdom and experience of all mankind.
* escape de la realidad = escape from reality.* escape por los pelos = close call, close shave.* literatura de escape = escape literature.* tener un escape afortunado = have + a lucky escape.* vía de escape = escape route.escape22 = leakage, outflow, seepage.Ex: An earlier leakage had prompted library staff to make arrangements with a nearby firm of book conservation specialists in the event of a further disaster.
Ex: A dam at the Strait of Gibraltar could be constructed to limit the outflow and reverse the climate deterioration, thus holding off the next ice age.Ex: The location, rate of flow, and turbidity (clear or murky) are the critical factors when evaluating the seriousness of seepage from a dam.* escape de agua = water leakage, water leak.* gas del tubo de escape = exhaust fume, exhaust gas, exhaust.* humo del tubo de escape = exhaust gas, exhaust fume, exhaust.* tubo de escape = exhaust, tail pipe, exhaust pipe.* válvula de escape = outlet.escape33 = escape character.Ex: Secondly, there are characters or groups of characters which begin with an ' escape character'.
* tecla de escape = ESC (escape).* * *A (fuga) escapeB (de gas, de un fluido) leak válvulaCompuesto:unsilenced exhaustD ( Chi) (en un cine, teatro) emergency exit* * *
Del verbo escapar: ( conjugate escapar)
escapé es:
1ª persona singular (yo) pretérito indicativo
escape es:
1ª persona singular (yo) presente subjuntivo3ª persona singular (él/ella/usted) presente subjuntivo3ª persona singular (él/ella/usted) imperativo
Multiple Entries:
escapar
escape
escapar ( conjugate escapar) verbo intransitivo
1 to escape;
escape de algo ‹de cárcel/rutina/peligro› to escape from sth;
‹de castigo/muerte› to escape sth
2
‹ oportunidad› to pass up;
‹persona/animal› to let … get away
escaparse verbo pronominal
1 [ prisionero] to escape;
[animal/niño] to run away;
escapese de algo ‹de cárcel/jaula› to escape from sth;
‹de situación/castigo› to escape sth;
escapese de algn ‹de policía/perseguidor› to escape (from) sth;
se me escapó el perro the dog got away from me
2 (+ me/te/le etc)a) ( involuntariamente):
b) ( pasar inadvertido):
se me escapó ese detalle that detail escaped my notice
3 [gas/aire/agua] to leak
escape sustantivo masculino
c) (Auto) exhaust
escapar verbo intransitivo to escape, run away, get away: escapó de la justicia, he escaped from the law
dejó escapar un grito, she let out a cry
no dejes escapar esta oportunidad, don't let this opportunity slip ➣ Ver nota en escape
escape sustantivo masculino
1 (de gas, líquido) leak, escape
2 Téc exhaust
tubo de escape, exhaust (pipe)
3 (huida) escape
(salida, escapatoria) way out
' escape' also found in these entries:
Spanish:
Esc
- escalera
- escapar
- escapada
- escaparse
- escapatoria
- evadirse
- evasión
- fuga
- fugarse
- huir
- huida
- humo
- inadvertida
- inadvertido
- librarse
- pérdida
- salvarse
- tentativa
- tubo
- tufo
- válvula
- zafarse
- cosa
- evadir
- ir
- librar
- milagro
- salir
- sujetar
- tobogán
- vida
- volar
English:
discharge
- elaborate
- escape
- exhaust pipe
- fire escape
- leak
- narrow
- out
- outlet
- pent-up
- release
- store up
- back
- break
- detection
- effect
- elude
- exhaust
- fire
- get
- leakage
- lucky
- slip
- tailpipe
- turn
- unhurt
* * *escape nm1. [de gas, agua] leak;Esp Fama escape in a great hurry;salir a escape to leave in a rush, to rush off2. [de vehículo] exhaust3. [en reloj, piano] escapement* * *m1 de gas leak2 AUTO exhaust3:salir a escape rush out* * *escape nm1) fuga: escape2) : exhaust (from a vehicle)* * *escape n leak -
18 carraca
Carraca, esta palabra significa comida, condimentos, conquivus, (cacharros, etc.). Cuando íbamos a llindiar el ganáu disdi ‘l albiar el díe fasta que tapecíe, (cuidar el ganado desde el amanecer hasta el oscurecer) llevábamos la carraca nun cabaxín, zurronacu ou cestacu cualquier, (cabás, zurrón o cualquier otro cesto). Les muyeres baxaben al merquéu ya traíen la carraca pa toa la xemana. (Las mujeres bajaban al mercado y compraban si tenían dinero lo que se necesitase en la casa para toda la semana). Carraca tamén lu ye lu que lus vaqueirus chebaban disdi la teixá pal sou cabanu ou corte de la braña, dunde a lu mexor taben un fatáu de díes xin baxar a l'aldina, per ístu llebaben un carracáu de couxes que ñecexitaben. (Carraca también es lo que los vaqueros llevaban desde casa para sus cabañas del puerto, las morteras o los prados, donde a lo mejor estaban unos días sin bajar a la aldea, por esto subían muchas cosas que necesitaban y no todas eran para comer sino que algunas eran simples cacharros, o humildes mantas. Y carraca hermanos míos, era la que hacía mi madre y todas las vindas de los rojos, cuando todas las semanas iban a visitar a sus maridos a la Cárcel Modelo de Oviedo, como por las demás no puedo hablar, porque yo no sé cómo se arreglaban las pobrecitas, aunque me supongo que muchas hasta pidiendo limosna, sí que lo puedo hacer de mi madre, que todos los martes era el día que tenía de comunicación, y ella nunca sabía si le iba encontrar vivo, porque por aquellos tiempos fechus de llágrimes ya xufriencies, tous lus díes na carxel d'Uviéu achuquinaben cambrionáus enteirus de xóvenes astures y'anxina d’ista maneira tan achuquina, encalducá per prexones xin concencia, nin dinidá nin «Xusticia Humana», fexérun bon amagüestu de toes les xuventúes roxes d'Asturies, ya les pouques que nun achuquinarun llantárunlas nus batallones de trabayadores, dunde munchus morrierun achindi fartus de fames, de llatigazus ya vexaciones, ya lus oitres que xuerti tubieren de golguer pa la sou teixá, fexérunlu mamplenáus d'amollexíes que per mor d'echus tamén fatáus morrieron. Falaba you que carraca yera lu que miou má le chevaba ‘l miou pá tous lus martes a la carxel, que you nun séi lu que yera, perque na nuexa teixá nun había esconxolancia de nagua, peru lu que fora écha llantábalu tou nuna fardelaca, ya colaba na xuntura d'oitres muyeres de l'allina camín d'Uviéu tres ou catru gores endenantes qu’almaneciera, pos teníen qu'espatuxar alrreór de cuarenta quilómetrus andandu ya oitres tantus pa la regolguía, pos entoncenes nun valía faer el auto-stop que güéi se fae, perque tous lus cambriones ya coches cuaxi yeren millitares, y'angunus oitres yeren de lus drechistes, ya lus roxus nun teníamus namái que goxetáus mexeries, ya manegáus de miéu ‘l nuexu hermenu ‘l venceor, perque lus nuexus homes morrieran lluchandu nel frinti, ya lus oitres taben arretrigáus per les cárxeles dunde poucu a poucu lus achuquinaben ou lus esclavizaben nus batallones de trabayaóres, anxina yera que tou Asturies taba xemada de viudes, de vieyus ya de guaxiquinus güerfaninus, que tous nuexóitres, viétchus, muyeres ya nenus de lus roxus, díbamus ser esclavizáus inhumanamente baxu 'n enfernal xugu que nun nus dexaba más llibertá que la que nel xuenu cheldábamus. —Ya n'agora vou xebrame del trabayu d'enfilerar pallabres p'encalducalus cuamigu dientru d’ista hestoria dou tán lus raigones ya l'escola de nuexes costumes ya llingua. TRADUCCIÓN.—Por aquellos tiempos hechos de lágrimas y de grandes sufrimientos, todos los días que el Hacedor alumbraba, en la cárcel de Oviedo asesinaban camiones enteros de jóvenes astures, y así de esta manera tan despiadada y asesina, llevada a cabo por personas sin conciencia, ni dignidad ni ninguna clase de «Justicia Humana», llevaron a término casi el total exterminio de las juventudes rojas de Asturias, y las pocas que no asesinaron, las esclavizaron en los famosos batallones de trabajadores, donde muchos allí murieron hartos de hambre, de vejaciones y latigazos, y los pocos que tuvieron la suerte de volver a sus hogares, lo hicieron llenos de enfermedades que por mor de ellas también murieron bastantes. —Decía yo que carraca también era lo que mi madre le llevaba todos los martes a mi padre a la cárcel, que yo no sé lo que pudiera ser, porque en nuestra casa no había ninguna cosa de nada, pero lo que fuese ella lo metía dentro de una saca y marchaba en unión de otras mujeres de la aldea camino de Oviedo tres o cuatro horas antes que amaneciese, pues tenían que caminar alrededor de cuarenta quilómetros y otros tantos de retorno y todos los hacían andando, pues no servía hacer el auto-stop que hoy se hace, porque todos los camiones y coches casi eran militares, y algunos otros que había eran de los derechistas, pues los izquierdistas no teníamos nada más que grandes cantidades de miseria, así como de miedo a nuestro hermano el vencedor que jamás se portó nada bien con nosotros, porque nuestros hombres habían muerto en el frente, y los otros estaban presos en las cárceles, donde poco a poco les iban asesinando, o los esclavizaban en los campos de concentración o batallones de trabajadores, así era que toda Asturias estaba sembrada de viudas, de viejos y de niños huérfanos, que todos nosotros, viejos, mujeres y niños de las izquierdas, íbamos a ser esclavizados inhumanamente bajo el infernal yugo que no nos dejaba más libertad que la que en el sueño hacíamos. Y ahora me voy alejar del trabajo de poner en orden las palabras en este diccionario, para llevarles conmigo a los lugares donde yo he aprendido la dulce lengua de Asturias, que no es otro lugar que la escuela donde vivían las raíces y costumbres de Nuestro Pueblo, pues no se pueden buscar nuestras falancias en ningún otro lugar ni parte. Por esto les digo ahora, que si yo no hubiese vivido tan simple, sencilla, pobre, miserable, esclavizadora y dentro de la más natural de la «RAIZ ANCESTRAL DE ASTURIAS», ni yo ni nadie podría legarle a mi «AMADA ASTURIAS» ni a sus «HIDALGAS GENTES», la documentación pura, natural y sencilla que pueda tener este diccionario, porque desde estas mis simples líneas y mirándome muy mucho de lo que digo, les afirmo que hay muy poco fiable por no decir nada, escrito de nuestras costumbres y lengua. «DIES D’ENFERNU» (DÍAS DE INFIERNO) —Yera you 'n zaragoletu, 'n guaxiquín, un nenacu, 'n rapacín (un niño de unos ocho años), cundu la ñecexidá más prieta me fexera depriender lu que yera ‘l dollor, la xufriencia, l’inxusticia, lu pior qu'el Home pudiés encaldar d'enría lus sous xemexantes, you yera ún de lus miles d'anxelinus de miou Tierra que diba faer arroxaúra nel vivir d’ enfernu que m’aguardaba. Xin, fatáus de güérfanus lu mesmu que you, que güéi nel díe xuntu con nuexes familias, ente fius, ñetus, ya tou ‘l andecháu de parantela xomus más de la metá de les xentes d'Asturias, peru naquechus tempus d'achuquinus ya inxusticies nun yéramus namái qu'unus guaxiquinus dexamparáus de la man del Faidor ya del Home, ya tous noxóitres tubiemus que catanus el xustentu de fatáus de maneires diferientes, la miou per exemplu fó'ísta. COLOCOUME MIOU Má de cabrieru na teixá d'un amu baldrayu y atuñáu, llabascu y'achuquín tan solu per que me diera de comer ya me vistiera dalgu, peru ‘l condenáu matábame de fame, ya la vestimenta que punxu d'enría ‘l miou llombu conxistía nun calzáu que la metá ‘l tempu espatuxaba con las patas arregañás, apaxiétchau con unus fatucus tous esgacicáus que per tous lus lláus diben les mious carnis al entestate, acaniláes per el callor ya ‘l fríu en tou ‘l tempu. —Tenía yo aproximadamente ocho años de edad cuando me asesinaron a mi padre, y me recuerdo con toda exactitud cómo la ley de aquel tiempo llevó a cabo tan imperdonable, deshumanizante y vandálica felonía. —Nuna nuétche (una noche) llegaron a la casa de unos tíos míos que en mi aldea vivían y donde mis padres y yo nos refugiamos al término de la guerra en Asturias cuatro desalmados, cuatro bandoleros, cuatro inmundicias humanas, que escudados tras de sus armas empuñadas, representaban l'enñordiada Lley (LA SUCIA LEY) que en aquellos tiempos a la Justicia traicionaba, cuento yo, que aquellos cuatro merucus (gusanos), atemorizando e insultando a toda mi familia, detuvieron a mi padre, le amarraron como a la bestia que se lleva al matadero y se lo intentaron llevar de la casa, sin que mis tíos, (y la cosa no era para menos), intentasen pronunciar asustados como se encontraban ni la más mínima palabra de súplica o protesta. Pero mi madre no les secundó, sino que bravamente intentó defender al sou home (a su marido) no sólo con la palabra, que mi madre la tenía d'aguxa lu mesmu qu’un bon obreiru (de afilada lo mismo que un buen aguijón), sino que temerariamente se abalanzó sobre ellos y fuele preciso a uno de aquellos cobardes y desalmados representantes de la deshumanizada ley que corría en aquellos tiempos, de propinarle varios golpes con la pistola, dejándola mal herida y ensangrentada, tirada en el suelo con el conocimiento perdido. Mientras que aquellos bandidos, se llevaban a mi padre sin permitirle que de mi se despidiera, y tan solamente le he podido ver por última vez, tres les rexes de la cárxel d'Uvieu 'n die 'ndenantes que l'achuquinaren. (Detrás de las rejas de la cárcel de Oviedo, un día antes de que le asesinasen). Pronto mi madre y yo, llenos de la más desolante de las tristezas, y vestidos con el traje de las más indigentes miserias y pobrezas, nos marchamos de la casa de mis tíos y nos asentamos en la abandonada, vieja y destartalada casa de mi abuela. Y sin muebles, ni nada, los dos juntos, como grandes e indomables luchadores que hemos sido siempre, dimos comienzo sin desfallecer ni un momento, a la dura lucha por la vida, sin que nadie jamás nos ayudara. Empecé a ganarme la vida como pastor, a la corta edad de que cualquier niño sólo pensaría en jugar, comer cuando tuviese hambre y recibir de continuo montones de caricias y de amor, yo sin embargo, a pesar de no poseer nada de todas estas maravillosas cosas, era en extremo a mi manera feliz. Marchaba todas las mañanas con mi ganado al monte, donde permanecía todo el día, tan sólo con la compañía que me brindaba mi fiel y siempre por mí con cariño recordado Pelayu, que era un perro, de una inteligencia y sentimientos, que más bien que un chuchu (perro), parecía aquel singular animal un ser humano. Luego por las tardes, cuando el sol se escondía por detrás de las altas cumbres, retornaba feliz a la aldea, siempre lleno de contentura, cantando las más de las veces, amenizado por el potente tañir del zumbiétchu (cencerro) que llevaba colgado al cuello el semental del rebaño. Una mañana como tantas otras me encaminé con mi rebaño al monte y seria como a la media tarde cuando a la entrada de una cueva que se asentaba en un lugar casi inaccesible me encontré medio enterrado con las piedras y la escasa tierra que hacían la reducida plataforma de la portada de la caverna, un pequeño aro de oro, yo he tenido por así decirlo desde mi infancia la inmensa suerte de poseer una imaginación tan inmensamente dislocada, que por tal solían decirme mis vecinos, que era yo el rey de las mentiras, así como el más hábil inventor de endemoniados cuentos. El caso era, que aquel misterioso anillo abandonado a tan larga distancia de mi aldea y en lugar tan argutosu (estrecho, alto, inaccesible), hiciéronme presto pensar, que aquella joya no había llegado a tal escondrijo por sí sola, sino que desde luego alguien la había traído. En el momento mi imaginación desbordante de una alegría que no encontraba un fin para frenarla, comenzó a fomentar sin el menor titubeo la fantástica idea de que en el interior de aquella caverna debía de encontrarse un tesoro de preciosas joyas y valorativas monedas, y quién le había ocultado sabe Dios cuando, seguramente habría perdido aquel anillo que por casualidad yo encontrara. Así pues, ya firmemente convencido, adentreme temerariamente sin el menor temor por la angosta cueva con las miras de apoderarme de aquella inmensa riqueza que según mi soñativa imaginación me había hecho comprender que en su interior me estaba aguardando. Pero aquel día no conseguí mi feliz propósito, porque era la caverna más larga de lo que había pensado y la oscuridad que en ella reinaba me hacía ciego de toda luz. Senteme en su entrada muy desilusionado al no poder lograr lo que había soñado, pero pronto mi mente empezó a dibujarme mil dispares tesoros, pues por el rastro que descubriera seguramente que dentro de la gruta se hallaría escondida alguna chalga (tesoro) guardado con toda seguridad por una Xana, Xumiciu, Trasgu o Culiebru (dioses de la Mitología asturiana), pues al decir de el abuelo Nicomedes cuando en las largas veladas de los inviernos y sin jamás interrumpirle con grande contentura le escuchábamos las leyendas, cuentos e historias que él lúcida y socarronamente nos contaba, afirmándonos siempre que eran tan ciertos sus relatos, como que todos habíamos nacido para morir. Y cuando hablaba de las chalgas aseguraba que tal o cual vecino, morador de esta o aquella aldea, se había hecho de la noche a la mañana rico al haber encontrado una chalga. También afirmaba poniéndose muy serio alegando unos razonamientos que convencían, que las montañas que rodeaban nuestra aldea había muchas chalgas escondidas, que fueron sepultadas hacía muchos siglos por los invasores moros, que al ser vencidos por los astures y al no poder huir con tan pesados tesoros, los ocultaban en las montañas con las miras de poder regresar algún día a desenterrarlos. Como cuento, yo en aquellos momentos vivía alborozado, sumergido en una disloca alegría al saberme ya dueño de aquella incontable riqueza, haciendo que mis inocentes ojos sonriesen felices inmersos en la imaginativa dicha de poder muy pronto liberar a mi madre de la pobreza y quitarla del agobiador trabajo que faenaba trabajando en los eros de los vecinos de estrella a estrella por un miserable sueldo andechandu (en cuadrilla) todos los días. Y así pensando todas las dichas que mi infantil mente podía imaginar, rodeado por el sepulcral silencio que envolvía la grandiosidad de las montañas, rasgado de vez en cuando por el potente y agudo graznido que desde los peñascos más inaccesibles, o desde los infinitos espacios donde con majestuosidad planeaban, lanzaban las útres (águilas), que con ojos inquisitivos oteaban con hambrientas intenciones los escabrosos riscos y las empinadas fistietchas (pequeños valles encajonados entre las peñas), con la esperanza achuquinante (asesina) de poder atrapar con la rapidez del rayo, algún recental que se hubiese xebrau (apartado) de su madre. También aquel silencio que invitaba a la meditación era con más continuidad cortado, por el dinámico tañir del zumbiétchu (pequeño cencerro) que colgaba del brioso cuello del macho cabrio, conductor y semental del rebaño. Como cuento, allí permanecía ensimismada mi mente en el soñar despierto, fabricando sin trabas de la misma nada, las más disparatadas y fabulosas dichas, que harían la felicidad de mi madre junto con la mía. Llegó casi sin enterarme el atapecer del día (al oscurecer) y fue entonces cuando desperté con prisa del maravilloso soñar donde vivía, y raudo, con agilidad y destreza que hoy al recordarla me causa dicha, reuní en pocos minutos mi rebaño, ayudado con eficacia por Pelayu, mi fiel, obediente, valiente y amaestrado perro, que no le tenía miedo a nada ni a nadie si exceptuamos al siempre mal intencionado y vigoroso macho semental de la reciétcha que yo allindiaba (ganado menudo que yo cuidaba). Y cuando ya el día agonizaba entre las negras vestimentas de la noche, entré en mi aldea conduciendo orgullosamente mi rebaño. A la entrada del pueblo sentado plácidamente fumándose un cigarro, estaba esperándome mi amo preocupado por mi tardanza y acercándose a mí, con palabras desaforadas e insultantes, a la par que me reprendía con dureza, me preguntaba el por qué me había demorado tanto. No recuerdo lo que le contesté, ni la historia que le largué, lo que si sé, que no se creyó de ella nada, pues todas las gentes que me conocían bien sabían, que yo confundía la verdad con la mentira haciendo con entrambas las más inverosímiles y dislocadas historias. Sin embargo, lo que yo sabía muy bien, era que aquel miserable labriego de mi aldea, que tenía la desgracia de cuidarle sus ganados, por la triste desgracia de una comida infame y peor vestimenta, no le incomodaba en absoluto que yo llegase tarde o que me despeñara desde un serapu (peña) y me escontonara la motchera (rompiera la cabeza), lo único que le preocupaba al condenado, era que llegasen a su teixada (casa) sanos y fartus (hartos) todos sus ganados. Al siguiente día bien de mañana como de continuo hacía, con un poco de sabadiegu (chorizo malo) un cantezu (pedazo) de pan moreno y cuatro manzanas dentro de mi zurrón, salí de mi aldea afaluchandu (arreando) el rebaño, y con aquellas miserables viandas que llevaba en mi morral, tenía que aguantar todo el día en el monte corriendo sin descanso tras aquella veceira (rebaño) de cabras. Lo que no sabía el condenado de mi amo, era que yo siempre que tenía hambre, le ordeñaba sus cabras dentro de una lata que tenía escondida en la montaña, hartándome tanto yo como mi fiel Pelayu de espumosa y fresca leche hasta el golifar (hastiar). Si el bastruya (zafio) de mi amo tan sólo hubiese sospechado que le mucía (ordeñaba) sus cabras todos los días, me hubiera eszarapau (despedazado) mi frágil cuerpo con un mamplén de cibiétchazus (con muchos palos). Espatuxaba (caminaba) yo muy contento aquella mañana, quizás lo hiciera mucho más feliz que nunca, arreaba mi rebaño con desacostumbrada prisa, porque ansias locas tenía de llegar a la montaña, para entrar de nuevo en la misteriosa cueva, pues ahora ya no tendría problemas con la obscuridad que en ella reinaba, ya que conmigo llevaba una caja de cerillas y un pequeño candil que le había arrapiegáu (hurtado, quitado) de la corte (cuadra, establo) a mi amo, y con aquella luz, sería capaz de bajar hasta las mismas entrañas de la tierra, si a tal lugar la caverna se extendiese. Aquella noche había dormido poco y soñado mucho, tanto despierto como dentro del desvelado sueño, y tanto de una manera como de la otra, siempre llegaba a la conclusión, de que dentro de aquella para mi misteriosa gruta se ocultaba una fabulosa chalga de la que iba ser yo su señor y dueño, y cuando tal me sucediese, ya no sería yo más criado de ningún rapiegu (zorro) amo, ni tampoco a mi querida madre se le encallecerían jamás las manos, efectuando esclavizantes trabajos, nunca para el prójimo bien servidos y siempre por él peor pagados, ni se partiría sus costillas refrescándose el cansancio en su propio sudor por las fincas de nuestros vecinos, por donde se arreventaba todos los días del año, por la mezquina soldada de una fuente no muy grande de harina, un cesto de patatas, o cualquier otra vianda que mitigase el enorme fantasma del hambre, que desde el fin de la guerra se había enseñoreado de nuestro indigente char (lar), que nos obligaba despiadadamente a unos ayunos tan sumamente raquíticos, que el día que comíamos algo en traza (algo mas), tal parecía que habíamos cometido un grave pecado. Cuando yo fuese dueño de aquel tesoro, (abanzaba seguido de Pelayu arreando con prisa los ganados camino de la argutosa «abrupta» montaña, a la par que imaginativamente iba pensando), compraremos una casa decente, buenas fincas y mejores ganados, y entonces nuestros vecinos nos mirarán con respeto, y no nos tratarán con el menosprecio y la esclavitud a que ahora nos someten. Llegué al fin hasta el lugar que por costumbre tenía de enveredar el ganado para que a su aire subiesen guareciendu (pastiando) como siempre hacían hasta llegar al final de la tarde que era cuando el rebaño solía alcanzar lo más alto de la montaña. Pero aquel día no seguí yo al redil como siempre hacía, sino que me adelante a él corriendo sin el menor cansancio laderas arriba, hasta que por fin sudoroso y galopante en la alegría llegué a la vecindad de la caverna. Pude comprobar sonriente a la par que cariñosamente acariciaba a Pelayu, cómo éste me miraba contrariado al ver que yo por primera vez había cambiado todos mis cotidianos hábitos. Ya que siempre nada más llegar al monte y dejar a las cabras a su albedrío pastiando, nos sentábamos en el lugar acostumbrado, y zampábamos sin pérdida de tiempo a partes iguales como buenos compañeros, la miserable comida que nos había servido nuestro amo. Después jugábamos incansablemente en mil dispares entretenimientos hasta quedarnos rendidos, y muchas veces tras de nuestros juegos, los dos juntos abrazados nos quedábamos profundamente dormidos y al despertarnos sino avistábamos el rebaño, corríamos alocados por la preocupación, por entre los abruptos riscos, y las espinosas malezas hasta lograr encontrarlo. Después otra vez gozosos retornábamos a nuestros juegos, o yo me quedaba mirando a las montañas ensimismado pensando, mientras que Pelayu se entretenía cazando grillos, u otros insectos, y otras veces con sus blancos y poderosos colmillos recorría con rabia su pelambrudo cuerpo, diezmando la cabanada (rebaño) de pulgas y otros parásitos que con su sangre se alimentaban. Como cuento, aquella mañana mi fiel Pelayu me miraba preocupado, pudiendo yo observar en sus vivarachos, picarescos e inteligentes ojos, una recriminación que me estaba haciendo, por su forma de ponerme sus fuertes patas en mi pecho, a la vez que me lamía entre pequeños y cariñosos ladridos mi rostro. Si con sus ladridos pudiese hablar mi lenguaje, seguramente que me diría. —No seas un iluso soñador, mi más querido y preciado compañero, no llegues con tu fantástico pensamiento hasta el extremo de acariciar ni tan siquiera cuanto te has imaginado. Comámonos con la alegría de que hacemos gala todos los días, esa mezquina comida que nos da nuestro despreciable amo, y juguemos con la inocente felicidad de siempre, ya que éste será el más grande tesoro que jamás podrás superar en tu vida. ¿Dónde podrás hallar una riqueza que se pueda comparar a la natural y sencilla felicidad que hoy gozas, aunque ésta se haga su camino dentro de la gran pobreza que te acompaña? Pero hoy yo sé fijamente, que aunque mi perro pudiese hablar, haciendo que en tal momento me asustase al presenciar tan grande milagro, y me dijese que no entrase en la cueva, porque lo que dentro de ella iba a encontrar sería mi propia muerte, la verdad es, que ni al mismo Faidor (Dios) en aquellos momentos yo no obedecería, y así de resuelto, encendí el candil, y sin el menor asomo de miedo, ya que la ilusión y la alegría que poblaban mi espíritu en aquel encaldar (hacer) eran tan inmensos, que empequeñecían hasta el ignoro cualquier otro sentimiento. Adentreme en la cueva que era iluminada tenuemente con la pobre luz que el candil despedía, siempre acompañado de Pelayu que tras de mí, el muy tuno de mi aventura se reía, no era larga la caverna, pues a treinta metros no alcanzaría, y cuando llegué al final, no encontré ni las Xanas, ni los Trasgus ni Xumicius, ni la chalga, preciado tesoro que yo perseguía, sólo había muchos cascos de avellanas y de nueces, algunas latas de conservas ya vacías, unos trapos manchados de sangre, unas mantas viejas y apoyadas en la rocosa y húmeda pared de la cueva, había varias armas de fuego que pronto me hicieron olvidar la riqueza que en un principio había imaginado que allí me aguardaría. Por primera vez en mi vida iba a tener juguetes, auténticos juguetes de verdad de los que usaban los hombres para asesinarse vilmente al igual que hacen los lobos cuando por su cuenta cogen un apacible rebano de ovejas. Dejé el candil en el suelo y elegí entre todas aquellas armas una brillante escopeta, lleno de contentura me senté encima de aquellas mantas y empecé a maniobrar con aquel peligroso juguete, yo sabía cómo se manejaba supuesto que mi amo tenía una escopeta muy parecida y le había visto limpiarla y cazar con ella algunas veces, durante algún tiempo estuve jugando con ella, de una canana que allí había saqué dos cartuchos que metía y sacaba dentro de su recámara, yo me creía en aquellos mis felices instantes el más grande cazador del universo. Pelayu que ya se había cansado de husmear por todas las partes y no habiendo encontrado nada donde llancái el diente (hincar) se tumbó en el suelo frente a mi mirándome sonriente y burlonamente, (porque aunque ustedes no lo crean, yo sé que los chuchos saben sonreir). Enojeme de Pelayu al ver como tan descaradamente se mofaba de mí, por eso encañonele con la escopeta con ánimo de amenazarle, pero cambió Pelayu de gesto rápidamente, levantose con rapidez del lugar donde estaba achucáu (costado), enseñome los clientes ladrándome muy enfadado y a la velocidad del rayo salió de la cueva, quizás porque el inteligente animal presentía, de que alguna desgracia iba a lleldar (hacer) yo con aquel mortífero artefacto, y no quería ser él quien primeramente la recibiese en su cuerpo. Aun permanecí algún tiempo en la gruta jugando a mi manera con las armas, y solamente cuando el candil por su guiños me hizo comprender que su luz ya se le estaba escosando (terminando), salí de la caverna con la escopeta en una mano, dos cartuchos en su recámara y el candil en la otra. En el exterior Pelayu correteaba detrás de los grillos y las camporinas (mariposas) al parecer ya libre de todo enfado. Ya cansado de jugar dejé la escopeta en el suelo y senteme tranquilamente al lado del zurrón, y en cuanto mi perro vio que ya había abandonado el arma, vino corriendo hacia mí, moviendo la cola y sonriéndome amigablemente. Allá abajo en la mitad del valle pude ver a mi rebaño cómo subía espenandu (comiendo) los pochitcus (enanas encinas), y yo de nuevo me volví a sentir feliz y contento a pesar de no encontrar la chalga que tanto con su riqueza había soñado e ideado. Comimos a hora desacostumbrada mi perro y yo aquella pobreza de comida, y tras de jugar un rato, él se quedó adormilado y yo comencé a pensar de quién serían aquellas armas. No me cabía la menor duda de que aquel arsenal de armas debía de ser de los fugáus (huidos), seguramente que eran de aquellos cuatro rapazones (mozos) que se entregaran a los soldados que estaban destacados en mi aldea. Yo los había visto en el cuartel que los militares tenían que era en la escuela de mi aldea, un amplio edificio que fuera regalado a la parroquia por unos indianos del chugar (lugar) que retornaran de las américas con la corexa betchá de cuartus (con la cartera llena de dineros). Recuerdo que aquel día que yo los vi, un soldado que de seguro sería el barbero, les estaba cortando el abundante pelo que lucían, y uno de los rapazus le dijo sonrientemente al militar. ¡No hace falta que te molestes mucho camarada, pues cuando un día de estos nos trasladeís a la cárcel de Oviedo, allí lo más seguro es que nos rebanen el pescuezo! EL MACHO CABRÍO Güelgu coyer el filu dóu d'endenantes m'enduébitchaba algamiandu na miou motchera alcuerdancies de cundu you yera guaxe, ya comu tóus non se puén cuntar per filera, per ísu xebreme d'aquín, pa dir p'acuchá, perque toes les couxes tienen la sou xaceda, ya non la quixéramus cataye nuexotrus. (Volviendo coger el hilo de los aconteceres que anteriormente en mi cerebro se barajaban dentro de las añoranzas de mi niñez, y como todos estos acaeceres no se pueden relatar en hilera, por eso me marché de éste, para ir al de más allá, que es de donde vengo ahora, porque todas las cosas tienen su propia postura, y no la que quisiéramos darle nosotros). Y aunque parecía que me había perdido por estar tan llargu lonxe (tan largo lejos) la verdad es que yo no pierdo el tiempo adornando los hechos que no deben de ser adornados, nin fiéndume en xebraures que van esfaese 'n probeces, perque 'l que non ye llicenciáu 'n filloxofía e lletres, non pué faer munches froritures con les pallabres nin les lletres, ya per ístu, tien que encaldase 'n aforrador d'istus dellicáus y'artifixusus monumentus, perque si lus mesmus que güéi día que lus manexan y'atreinan, la metá de les veces non xapien lu que falen, ya llanquen el focicu fasta les urées en telares de Pachu 'l Xabadiegu betcháus de poxa y'escosáus del granu que ye pelu que tóus muramus nista engochá vida, ¿qué fairé you que 'deprendí namái que tres meses nuna escola pública? (Ni me hondeo en deserciones que se deshagan en pobrezas, porque quienes no son licenciados en filosofía y letras, no pueden hacer muchas florituras con las palabras y las letras, y por esta razón, tienen que hacerse ahorrativos de estos delicados y artificiosos monumentos, porque si los mismos que hoy en día los manejan y cuidan, la mitad de las veces no saben muy bien ni la mitad de lo que escriben, ni otra pareja parte de lo que hablan, y meten por estos menesteres el hocico hasta las orejas, en cuestiones que los imposibilitan para después resolverlas, y si se aproximan a este nivelamiento, lo hacen sembrando una hierba productora de mermado grano, que es el punto primordial que todos intentamos recoger en esta cerda vida. Como cuento, si estos señores eruditos en estas materias se equivocan ¿qué puedo hacer yo, ¡pobre de mí!, que tan solamente he tenido la suerte de ir al colegio público tan sólo tres meses?). Cuento yo que me hallaba en aquellos mis infantiles pensares intentando saber a qué huidos pertenecían aquellas armas, y así dejé tal perder el mucho tiempo que me sobraba, cuando mis ojos retrataron el gran combate que a baja altura, muy por debajo de donde yo me encontraba, sostenían tres cuervos, que despiadada y valientemente le atacaban a un águila real, y ésta piando quizás por el dolor que le inferían los efectivos picotazos de los cuervos, o tal vez en su lenguaje maldiciéndoles llena de rabia por el no poder repeler el ataque de que era objeto. No podía defenderse de sus tenaces atacantes, porque todo su cuerpo en gran tensión estaba, ya que al volar tan bajo, todas sus enormes energías las precisaba para mover sin el menor descanso sus grandes alas, con el apremiante fin de salir de aquel espacio que al parecer pertenecía a los belicosos cuervos, que con ardorosa valentía y enquina ofensiva, disputaban tal natural privilegio, a las mismas soberanas de los cielos. Había yo presenciado muchas veces batallas entre las águilas y los cuervos, y siempre éstos las perseguían atacándoles por su parte posterior, hasta la altura donde el águila ya no necesitase mover sus alas para sostenerse, cuando esto sucedía, los cuervos precipitadamente abandonaban el combate, porque ellos sabían, que donde el águila pudiese planear, todo animal viviente que se acercara, encontraría entre sus poderosas garras una rápida muerte. Queriendo yo saber como es natural el por qué los cuervos atacaban a las águilas, un día que cuidando sus cabras junto a mí estaba un paisano llamado Máximo, que por apodo se le llamaba el «Puchegu», porque tenía tantas razones en sus hablares como palabras por su boca se alumbraran, a pesar de que el Puchegu no sabía leer ni escribir, sabía de cuentos más que el mismísimo Quevedo, e igual hacía cuando se le necesitaba de veterinario que de médico, atinaba casi siempre cuando iba a llover o hacer buen tiempo, en fin, que era Máximu el Puchegu en todas aquellas aldeas de mis amores, una Enciclopedia que aventajaría en mucho a todas las que en nuestros días nos sirven las grandes editoriales, industriadas por hombres estudiosos de las ciencias. Empezó mi amigo el Puchegu explicándome, que son los cuervos de las abruptosas montañas más bregáus (valientes) que los que moran en las valladas o pequeñas lomas, y todo porque la escasez de alimentos en las rocosas cumbres, es muy inferior a los que existen en los valles o montículos, y así como a los hombres la abundancia los hace temerosos y a veces hasta pusilánimes, y la necesidad o privaciones los vuelve por ley de vida temerarios y osados, en los animales ocurre en igual medida lo mismo, así pues, el cuervo defiende su pitanza no permitiendo que las águilas cacen a menor altura que la que les pertenece, y si desde tal situación descubren una pieza, y bajan con su endemoniado vuelo de alas plegadas la apresan y luego vuelven a elevarse al lugar que les corresponde, los cuervos no osarán ni tan siquiera molestarlas, pero si por el contrario descienden para dedicarse a cazar desde el lugar que no les pertenece, entonces los cuervos las atacan con verdadera saña y valentía y siempre logran hacerlas ascender hasta la posición que ellos consideran justa. Esto es así, porque desde tal altura las águilas sólo pueden divisar en tierra una pieza que ellos no cazan nunca, como puede ser un conejo, una pequeña res, un zorro, y hasta inclusive el mismo perro que con el pastor cuida el rebano, y también se han dado casos en que las águilas hasta han cazado un lobo, y con él entre sus garras han subido hasta sus utreras (nidos) donde le devoraban con la misma satisfacción que pudieran hacer cuando se afestinaban con las tiernas carnes de un inocente corderillo. Si las águilas pudiesen volar más bajo sin ser por los cuervos molestadas, también podrían cazar con gran facilidad, lagartos, culebras, etc., etc., y es ésta precisamente la comida que el cuervo defiende, por eso ataca al águila cuando ésta intenta apoderarse de la que él cree que es su exclusiva pertenencia. Terminó el águila al fin tras el ardoroso acoso a que la sometieron los cuervos de subir hasta la altura que ellos consideraron lícita, y rápidamente éstos plegando sus alas la abandonaron y en vertiginoso vuelo buscaron el abrigo de los arbustos de sus montañas. Terminó para mí aquel día el maravilloso espectáculo que la soberana del cielo y los bravos cuervos me habían ofrecido, y fue entonces cuando me incorporé del lugar donde me hallaba sentado, para mirar a mis cabras que guarecían (pastiaban) por encima de donde yo estaba a la corta distancia de unos cincuenta metros, lo primero que mis ojos retrataron fue el orgulloso y antipático macho cabrío, que empericotáu (subido) en un cuetaron (peñasco) a la par que espenucaba (arrancaba) las fuéas d'un pótchiscu (hojas de una enana encina), mientras que las enguyía, parecíame a mí que me estaba mirando desafiadora y despreciativamente, con sus grandes y retorcidos cuernos, su larga perilla y enorme cencerro, se me representaba como el diablo que sonriéndose ladinamente se guasaba de mi humilde persona, a la par que de mi buen Pelayu, pues a entrambos y dos el condenado nos había hecho correr infinidad de veces, por eso, tanto Pelayu como yo siempre que teníamos ocasión y traicioneramente, él le mordía sañudamente en sus cadríles (patas) y yo le atizaba barganazus (estacazos) y pedradas donde mejor encaldase (terciase). Ocurriósele a mi mente en aquellos momentos el darle un buen susto a aquel demonio con cuernos y cencerro, por eso así la escopeta con determinación, y cargada como se encontraba con dos cartuchos, apunté por debajo de donde él se hallaba con el firme propósito de tan sólo darle un susto que no olvidase en su vida, y ya sonriéndome adelantadamente por el resultado de la idea que sin más pérdida de tiempo iba llevar a la práctica, apreté los gatillos de la escopeta, y una doble y potente explosión originose que dio conmigo en el suelo por la fuerte sacudida que el arma emburrióu (empujó) con dolor en mi cuerpo. Pero escosóseme d'afechu (marchóseme del todo) tal dolor, cuando entre el repilar (ecos) de la montaña por la explosión, sentí al macho cabrío lanzar al viento grandes berridas, que hiciéronme con preocupada prontitud deducir, que aquel demonio odioso no se quejaba por el susto que pudiera recibir, sino por la perdigonada que sin yo proponérmelo le había albergado en su pelambroso y maloliente cuerpo, levanteme sin demora del pedregoso lecho donde la escopeta con su duro empujón me había acostado, y aún tuve tiempo de ver cómo el semental de mi rebano rodaba por entre los cuetus del xerrapeiru (peñas de la sierra) infiriéndose más heridas en su cuerpo que las que yo por equivocación con los dos disparos le había inferido, siendo quizás su muerte no la perdigonada que le había desequilibrado, sino los argutoxus cuetus (agudos peñascos) que cual cuchillos al rodar su pesado cuerpo por entre ellos le apuñalaban mortíferamente, por eso al detenerse en su poleamientu (rodar) detrás de un pótchiscu (encina) que encontró en su paso, dejó de berrar en el instante, que su vigoroso cuerpo perdiera la vida. Fuime yo corriendo acompañado de Pelayu que me ganó la palma en la carrera, hasta el lugar de aquel desgraciado suceso, y cuando llegué donde el chivo estingarráu (tirado, acostado) ya no contaba como enemigo vivo, vi cómo a torrentes se desangraba, a la par que Pelayu con su nutritiva sangre se fartaba (hartaba). Pensé yo con gran temor cómo decirle a mi amo lo que había pasado, él que sentía por su chivo un orgullo y continuo ponderado casi desmedido, pues siempre que la ocasión se le brindaba cuando con sus vecinos dialogaba, soliales afarrucado (faroleándose, chuleándose) decir, que no había en toda la comarca un macho cabrío que ni con mucho en raza y estatura, se le pudiese parecer al suyo. Era ya casi la hora de afalar (retornar arreando el ganado para casa) cuando se me ocurrió la idea de decirle a mi amo que el chivo por si sólo se había despeñado, así que guardé la escopeta en la cueva y apresuradamente yo temeroso y preocupado y Pelayu contento por hallarse harto, reunimos el rebaño y nos encaminamos hacia la aldea, parecía que hasta las mismas cabras que en otras ocasiones se mostraban rebeldes y saltarinas, aquel desdichado día caminaban cabizbajas y avizorantes, observando en todas las direcciones con pronunciosa alteración, buscando aquel macho cabrío que las dirigía y dominaba con su orgullosa presencia, haciéndose notar en todo momento, por el continuo tañir de su zumbiétchu (cencerro), que por primera vez en el rebaño no se sentía el caidonante ruxíu (dirigente sonido). Pienso yo que solo contento caminaba vigilante mi fiel Pelayu, porque ya nadie en el rebaño se atrevía a discutirle sus ladridos o frágiles mordiscos, cuando por orden mía a las cabras con eficiencia les infería. Más sin embargo yo, al igual que a mis cabras, algo me tenía también apresado, algo extraño para mí, por primera vez a mi espíritu esclavizaba, que ni era tristeza ni pena, pero sí era miedo y grande desesperanza. Siempre que retornaba con mi rebaño a la aldea, cuando en las atardecidas la montaña abandonaba, mi corazón ameruxáu d'allegría (rebosante de alegría) a mi garganta un torrente de cante le rogaba, y ésta inocente y falta de todo perjuicio, sintiéndose tan dichosa como los mismos celestiales ángeles, cantaba recias asturianadas, mientras que todo mi ente, afanosamente afalaba (arreaba) las cabras. Quizás cantara yo aquellas horas con más gracia que en todo el día por alegre que fuera y pudiera tener, porque por así decirlo me acercaba al sencillo y noble vivir de las gentes de mi aldea, pues diez o doce horas en la continua soledad que en las montañas me acompañaba, para un rapacín como yo era, eran muchas horas desamparado de la comunidad humana, y sobre manera yo, que con ser mi cuerpo ágil y fuerte hasta casi rayar en el desuso, empequeñecido se quedaba si le comparaba con mi espíritu tan ensoñador e imaginativo, que todas las cosas al engrandecerlas confundía, menos el miserable pan de la maxera (artesa) que mi amo me entregaba, que a pesar de ser tan escaso, jamás supe imaginar nada para engrandecerle. Estaba mi amo a la entrada de la aldea esperándome como siempre hacía para ayudarme a xebrar el rebaño, ya que como eran tantas cabras, no cogían todas en la misma corte (establo), y había que llevar parte de ellas a otra cortexa (cuadra pequeña) que estaba en la parte opuesta de la aldea. Entretenía siempre su espera el condenado de mi amo, hablando con un artesano del lugar, que se dedicaba a la fabricación de yugos y madreñas, que tenía su taller montado debajo de un hórreo, que estaba asentado a la salida de la aldea, mismamente en la desembocadura del pedregoso y empinado sendero que venía de la montaña. Desde tal lugar él sentía con antelación el potente tañir del zumbiérchu (cencerro) que ximielgaba (movía) con fuerza y hasta con orgullo el estupendo semental de su rebaño, entonces él liquidaba por el momento con el madreñeiru la conversación que estuviesen embargando, y dedicaba toda su atención a su rebano, observando con avarienta atención, en el propiar si sus ganados venían fartus óu famientus (hartos o hambrientos), o si alguna de sus cabras venía coxa (coja) por mor de haberle caído una piedra o cualquier otro accidente que hubiera acaecido, como solía ser normal algunas veces. Pero aquel inolvidable para mi atapecer (atardecer) vio antes sus cabras que escuchara el ya inexistente zumbiétchu, por eso con su vozarrón de trueno, y como una centella por mí temido, me preguntó a la distancia de una piedra lanzada cuesta abajo: —¿Qué fói lu que pasóu Xulín...? —¿El chivu perdiu 'l mayuelu...? —Quería decirme, que si el cencerro que llevaba su chivo, había perdido el majuelo, o pequeño péndulo que lleva dentro el cencerro. —Esto también era frecuente que sucediese. Contestele yo desde aquella altura con mucho menos miedo que si me encontrase ante su presencia, diciéndole que el chivo se había despeñado, y arriba en la montaña se encontraba muerto. Estas mis palabras que en el viento camino de la aldea mi voz empujó con fuerza, fueron escuchadas por mi amo que se encaricotóu (encendió) en una rabiosa tristeza, que si pudiese desahogarla, seguro que en mi persona haría él su complacencia. También la desgracia del chivo, que por mí a voces era anunciada, fue oída por algunos otros vecinos a parte del madreñeiru, y como aquel semental de macho cabrío había sido siempre tan aponderado e idolatrado por el babayu (bocazas, charlatán) de mi amo, que con su dichoso cabrón los vecinos de la aldea ya habían pescado la costumbre de decir siempre que alguien ponderaba una cosa, ¡non si paezme a mín, que moren más castrones que Manín na nuesa aldea! Bueno pues como estoy contando, todo el lugar en pocos minutos se había enterado y en parte congregado a la salida del camino que bajaba de la montaña, ya que la muerte de aquel chivo que había ya dejado entre ellos la ya dicha cantinela, les había algunos los más envidiosos y vengatibles alegrado, y a los otros los más sentimentales y nobles les entristecía la muerte de tan comentado castrón. (También se suele llamar castrones a los chivos muy grandes). Al fin entré yo en la aldea quizás con el mayor recibimiento que jamás a nadie le hicieran, y todos atropelladamente me preguntaban lo que con el dichoso castrón me había sucedido, y yo les repetía a la par que intentaba xebrar las cabras para llevarlas a sus respectivas cuadras, que se había despeñado y que todo descuatramindáu (deshecho, desarmado) se quedara en la montaña. Un ratiquín (un tiempo) más tarde, y ya siendo casi la oscurecida, tres vecinos del lugar haciendo cuadrilla con mi amo, caminaban en pos de Pelayu y mía, otra vez camino de la montaña, para enseñarles donde estaba estrapayáu (aplastado) el chivo, con el propósito de bajarle para casa, con el fin de aprovechar su piel y carnes, que serían curadas bajo las barras del xardu (secadero) una estupendísima cecina. Llegamos a la postre ya con la noche tan negra como la boca de el lobo, al xeitu (sitio) donde el chivo fechu 'n chaceiru (hecho un deshecho) ya en el frío de la muerte sin despertarse dormía, tanto Manín que yera mi amo, como los tres vecinos que le hacían compañía, sudorosos y respirando medio ahogados por el tremendo esfuerzo que suponía subir con tanta rapidez hasta tamaña altura, sin perder un momento amarraron el animal por las cuatro patas juntas haciendo cucara (en montón, juntándolas todas) con una cuerda que para tal menester ya traían, y colgándolas de un fuerte y largo palo del que también venían poseídos, echáronselo al hombro entre dos, y con menor rapidez y mayor precaución, relevándose entre ellos conseguimos llegar sin novedad a la aldea. A pesar de ser casi la media noche, aun había algunos vecinos en reunión dentro de al parecer amena charla que quizás tuviese mucho que ver con el castrón, Manín y con mi desventurada persona, esperándonos en el lugar donde el madreñeiru trabajaba. Entramos todos en procesión rumorosa en la corralada de la casa de Manín, detrás del cabrón que colgado del baral sofitado en los hombros de dos vecinos se xiringaba (balanceaba), vigilado siempre con sonrisa ladina por mi fiel Pelayu, que comprendía que al no tardar, iba a saciarse hasta el no poder manducar más, con los rojos hígados de quien en vida, le hubiera hecho correr con cierto temor con el rabo entre sus piernas. Mientras que mi amo y sus serviciales vecinos se disponían a desfoyar (desollar) colgado de unos garfios que había debajo del hórreo al desgraciado chivo, la muyer (mujer) de Manín sin parar de condolerse, y hasta inclusive queriendo a mi endilgarme parte de la culpa, me dio de cenar una escudilla de farines (harina de maíz cocida) con una taza de leche de cabra, porque la leche de las vacas la tomaban ellos y la que sobraba la hacían en manteca, que tampoco yo nunca la probaba. Por primera vez no se hallaba sentado a mi lado sacando la lengua y relamiéndose, mirándome con sus ojos inteligentes en espera que yo le tirase delante de sus narices una cucharada de mi comida a mi fiel Pelayu, pues él sabía que al lado del castrón, tenía una fiesta grande con sobrada pitanza. Comía yo vorazmente aquellas puliendras (farinas), a tan desusada hora de la noche, sin que mi mente de pensar cesara, y antes de terminar mi miserable cena, una luz que me llenó de cierto temor en mi cerebro escendiose, para decirme con su claridad, que no iba a transcurrir mucho tiempo antes de descubrirse mi mentira, porque al esmianaye 'l pelleyu (quitarle el pellejo) al castrón, le encontrarían incrustadas en su cuerpo las postas que le habían matado, y me interrogarían sobre tal suceso, siendo yo al momento un cómplice y encubridor de la muerte del condenado cabrón, que según parecía me iba a dar guerra hasta después de ser muerto. Seguramente querrían saber el por qué les había mentido, haciéndoles creer que se despeñara, cuando a la prueba estaba que fuera abatido por un tremendo pistoletazo. Bajé después de cenar a la corralada donde los hombres andaban a vueltas en la desfoyadura del castrón, a la luz de un par de candiles de carburo y no llevarían un cuarto de hora reparándoles en su circunstancial oficio de carniceros, cuando Antonón el de la Cuandia dijo sorprendido mirando para mi amo que le alumbraba con el candil en la mano para que los otros vieran mejor en la faena que encalducaban (hacían). ¡Ah Manín, isti castrón non morrióu comu diz el tou criadín despeñáu, pos tién ente 'l coración ya lus polmanes un manegáu de postes llancades, asina que si quiés saber quién l'achuquinóu, pregúntaye 'l tou rapazacu, lu que axucedióu! ¿Qué ye lu que me tas diciendu...? ¿Quién diañus diba pegái 'n tiru 'l miou cabrón ? Antonón arrabucandu d'ente les asaures del chivu cuatru ou cincu postes que yeren de grandies comu arbeyinus rancuayus, díxole 'l miou amu metiénduyes per dellantri 'l focicu: ¡Mira Manín, ístu fói lu qu'achuquinóu 'l tou chivu! (Ah Manín, este cabrón no murió despeñado como dice tu criado, pues tiene entre el corazón y los pulmones un cesto de postas plantadas, así que si quieres saber quién le asesinó, pregúntale a tu muchacho lo que sucedió). (¿Qué es lo que me estás diciendo? ¿Quién demonios le iba a pegar un tiro a mi cabrón?). (Antonón arrancando de entre las asaduras del chivo cuatro o cinco postas que eran de grandes como pequeños guisantes, le dijo al mi amo mostrándoselas por delante de su hocico: ¡Mira Manín, esto ha sido lo que asesinó a tu chivo!). Hallábame yo detrás de ellos a media penumbra, por eso no pudieron ver cómo todo mi cuerpo temblaba, y mis mexiétchas (mejillas) se encendían como las mismas brasas cuando el viento las apuxa (atiza). Quizás si fuese a pleno día, me hubiesen sacado la verdad al descubrir yo mismo por mis síntomas externos la mentira, pero la noche, encubridora de toda claridad que profané sus negras vestiduras, me ayudó a ser firme e inamovible de mi primera mentira. Convencido mi amo de que le había engañado, acercose a mí con el candil en una mano, y llena su despreciable alma de ira, y enloquecida venganza, con la otra su mano, atizome un fatáu de morráes (varias galletas, tortas, guantazos) que dieron con mi cuerpo en el suelo, y antes de que yo pudiese huir del peligro que me rodeaba, levantome del suelo con la misma mano que tan vilmente me castigara, y a la par que alumbraba mi rostro donde la abundante sangre que manaba de mi nariz lo embadurnaba, me dijo mirándome con sus ojillos de bracu (cerdo) donde la maligua ira en un brillo salvaje se enseñoreaba: ¡Ahora mismo me vas a decir hijo de perra y de republicano asesino, que el día que asesinaron a tu padre que era lo mismo que tu un embustero y un bandido, te tenían que haber envenenado a ti, para que no pudieses hacer el mismo mal que hizo tu condenado padre, vamos, dime quién fue el que disparó contra mi chivo, dímelo pronto o terminaré contigo! Y al tenor que esto me estaba diciendo, su dura mano caía una y otra vez sobre mi rostro, y fue entonces cuando aquellos hombres de entre sus manos me arrancaron, pues al no hacerlo, quizás aquella bestia humana, que había luchado en defensa de la (PAZ DE ESPAÑA) fácil me hubiera asesinado, como seguramente acostumbrado debía de estarlo, al haber practicado tal demoníaco proceder, con otros indefensos inocentes, de los miles que asesinados fueron en Nuestra Patria, por cobardes, dañinos y miserables hombres, como lo era mi despreciable amo. Fue curado con agua fresca mi amoratado y sangrante rostro por Antonón de la Cuandia, que me aconsejaba cariñosamente, les dijese lo que con el cabrón me había en la montaña sucedido, y que no tuviera ningún miedo de contar la verdad que se buscaba, pues ella misma me protegería de quien me hubiera amedrantado para que no le delatara. Cuéntanos hijo si fueron los huidos quienes al chivo le dispararon, ya que nadie más que ellos pudo hacer tal cosa, y ten presente que si no nos lo dices ahora, mañana vendrán los guardias y ya verás cómo con ellos no puedes seguir negando. Díjele a Antonón el de la Cuandia, que yo estaba dormido, y que me desperté cuando sentí al cabrón bramar desesperado al tenor que bajaba rodando por entre los peñascos, siendo aquello todo cuanto yo había visto y oído. Volvió otra vez ya más sosegado mi amo a insultarme y amenazarme, y a la postre me ordenó que abandonara su casa, pues él no fartaba bribones que lejos de cuidar su rebaño, permitían que personas tan canallas como yo lo era se lo asesinaran. Marcheme de aquella casa de noche, maltrecho mi cuerpo y deshecha de sufrimientos mi infantil alma, sin más pertrechos que los que llevaba a costillas, que eran los únicos que poseía, y que constaban de un mono de caqui hecho de la guerrera de un soldado, con más remiendinos que de plumas tiene una gallina y de todos los colores que imaginarse puede, calzado con unas alpargatas de esparto donde los calcaños se asentaban en el suelo y los dedos lo mismo hacían por no quedar de las alpargatas nada más que la parte del centro. Por primera vez desde hacía varios meses que Pelayu era o mejor dicho había sido compañero inseparable de hambres y fatigas, de juegos y caricias, de largas soledades entre ambos repartidas, por primera vez digo, mi fiel compañero ya no me seguía, me traicionaba el muy ladino por unas piltrafas que de vez en cuando aquellos hombres que carniceraban en el cabrón, le arrojaban en el empolvado suelo de la corralada, para él valía en aquellos momentos más la asquerosa pitanza, que todo el cariño que yo pudiera brindarle, ya no se recordaba el muy desagradecido de que yo repartía con él a partes iguales la escasa comida que para mi sólo me entregaba el llabascón (cerdo grande) de mi amo, en una palabra, Pelayu era un desagradecido y egoísta, propiedad que en mayor o menor cuantía, va fusionada en el instinto de todo ser mamífero de la Tierra. Llegué aquella primera noche de mi vida, que había sido maltratado, insultado, golpeado, pisoteado, arrastrado y ofendido a tan gran profundidad y altura, que dudo que a mis años en todo el mundo, a nadie le hubiera sucedido tan inhumana atrocidad, cuento yo, que hice mi entrada en la casa de mi madre, que en la sazón se encontraba trabajando en una alejada aldea, en el caserío de otra viuda que su marido había sido asesinado en el cementerio de San Salvador de Oviedo la misma noche y en el mismo paredón que fusilaran a mi padre, así pues, hallábame yo sólo en casa y eso enormemente en aquellos momentos me alegraba, pues si mi madre hubiera estado en la casa, le haría sufrir aviñonándome yo de pena, y quizás ocurriesen peores cosas, ya que mi madre era, y aun sigue siendo, y Dios me la conserve muchos años, pues fue lo mejor y lo único que he tenido en mi existencia, mujer de duro carácter, intrépida y valiente hasta no tener el más pequeño temor, de pelearse ella sólo contra todos los moradores de la aldea. ¡Cómo mi madre, nacen en un siglo pocas mujeres! Al día siguiente que era domingo, y por tener en la parroquia a que pertenecía mi aldea, un cura que para demonio había nacido, ya que el muy condenado había conseguido de las autoridades una ley, que no se quién se la había fabricado, pero el caso es que existía, y condenaba a todos los vecinos a oír la Santa Misa, y a no trabajar ni en las tierras, ni en los prados, ni en nada, bajo pena de una multa que la ley considerara justa por ser injusta. Como yo ya no tenía trabajo, pues cuidar los ganados estaba permitido, y aquel gochu de mi antiguo amo desde aquel día tendría que hacer el trabajo que como un miserable esclavo yo le hacía, me levanté tarde del único xergón de fuéa (jergón de hoja) que en la casa había, que lo había industriado de unos sacos, porque todo cuanto poseíamos que era bien poco, al terminar la guerra el honrado vencedor nos lo había robado, y no contentos con esto, todavía fusilaron a mi padre, acusándole de haber robado grandes cantidades de dinero, de haber hecho esto, lo otro, y lo demás allá, y todo porque se le querían cargar cuatro caciques, como se ha hecho en todos los lugares de mi Patria buena. Noté que me dolía el rostro y que le tenía ensangrentado, no pude mirármelo al espejo. porque éste era un lujo que en mi casa no existía, así pues, me fui hasta el río que por detrás de mi casa pasaba, y me lavé como mejor pude, secándome después a las sucias y ásperas mangas de mi mono, y sin desayunar nada, porque en la casa no habla ni la más mínima consolación de comida, me dirigí a oír la misa, ya que yo de pequeñín era muy creyente y religioso. Estando yo enredando (jugando) con algunos otros guaxinus (niños) de mi aldea, en espera que tocase la última campanada para entrar en la iglesia, vi llegar la pareja de la guardia civil y un vuelco de temor revolvió mi ánimo, que casi consiguió ordenarme que saliese corriendo, huyendo pronto de aquel nuevo peligro que me acechaba. Sin embargo no lo hice, porque o no era lo suficientemente valiente, o lo necesariamente cobarde para hacer tal cosa, lo cierto es que cesé de jugar y me quedé mirando para ellos, lleno de temor, de tristeza, de pena. Preguntaron a alguien quién era yo, uno de mis vecinos me señaló, entonces los guardias me llamaron, y yo hacia ellos avancé, cabizbajo, temeroso y desamparado, igual los niños que los vecinos me miraban sin urniar (decir) palabra, muy posible muchos de ellos, tanto fascistas como rojos, vencedores o vencidos, sintiesen una profunda pena al ver aquel niño, desventurado e inocente ruina que dejó la vil venganza de la posguerra, avanzar sin protección ni cariño de nadie hacia los guardias, al fin llegué junto a ellos y me los quedé mirando, no me gustaron sus rostros, que me parecieron dos demonios, entrambos se quedaron mirando unos momentos en silencio mi rostro, en el que se podía leer la despreciable cobardía y nefastosas intenciones, que se enraizaban en el podrido sentimiento de mi amo, pude comprobar que esbozaban una tenue sonrisa, y no pude descifrar, si era que les alegraba observar el sello del martirio anclado en mi cara, o si por todo lo contrario, me dedicaban un consuelo de lastimosa consideración. Qué enano era yo físicamente en aquella lejana y para mi inolvidable, desgraciada y maestrosa mala época, si desde mi distancia también en el momento mi señora prisionera, proyectó mi mente siempre libre, como el misterioso dios que en cada mente humana vive, cuento yo que si me observé ante toda aquella gente, asustados los unos, hartos de maltratos, satisfechos los otros, por formar parte del mando, e indiferentes los restantes por no contar nada en ningún bando, digo que si me vi tan insignificante en mayor cuantía todos cuantos me rodeaban eran, ya que ninguno de ellos optó, en defender a un niño inocente y lleno de temor, que no había cometido más delito que el matar sin querer a un chivo, que era menos cabrón que todos aquellos papalbus humanos. Uno de los guardias con el mosquetón en la mano, me acarició mi corta y jamás peinada cabellera, pues nada más que tenía dos dedos de larga, mi madre me la rapaba al cero para que los abundantes piojos en ella no sembraran la descendencia de sus miserias, y a la par que esto hacía tan despreciable celador de una ley muy poco justiciera, con palabras que pretendían ser cariñosas y amables me dijo: —Ya veo por las caricias que luces en tu rostro, que con todo merecimiento y sin ninguna duda el señor Manín te ha hecho, que eres un niño rebelde, desobediente y malo, que te niegas a decir la verdad, y por lo tanto por todos estos endemoniados pecados irás al infierno, así es, que si ahora mismo no me dices quién fue el que disparó contra el chivo de tu amo, yo también tendré que castigarte. En esto estábamos el guardia y yo rodeados por los vecinos que no decían ni pío, cuando hizo acto de presencia el señor cura, que relevando a la autoridad de su palabra no así de mi persona, me aconsejó apoyando sus frases en la Divinidad de Señor, para que les contase la verdad que me liberaría de todos mis sufrimientos. Díjele al cura lo mismo que al guardia que yo estaba dormido, y que sólo me había despertado al oír al chivo berrar a la par que bajaba por entre los peñascos rodando. La ruda mano de aquel guardia, que seguramente había sido toda su vida un rústico campesino y que la guerra le había liberado de tan honrado lugar para colocarle en el más delicado de los oficios, como es el de servir con dignidad a la Justicia, cuento yo que aquella pesada mano de aquel hombre que pensaba que las personas había que tratarlas como a las bestias con las que él hubiera vivido siempre, dejó de acariciar mi cabeza y sus dedos se aferraron como si fuesen fuertes murgazas (tenazas) a una de mis uréas (orejas), y sonriéndose como si me estuviese el muy hipócrita acariciándome, a la par que me rogaba que le contase la verdad, me apretujaba con tal fuerza, que el dolor que me inyectaba me hacía ver todas las estrellas. Creo que lo que más le molestaba aquel cobarde representante de la ley, no de la Justicia, era que yo, que la vida ya me había forjado en saber llevar el sufrimiento, ni llorara, ni gritara ni menos me quejara de nada, por eso el infame seguía despiadamente con todas sus fuerzas apretándome, aun es hoy el día, que cada vez que me recuerdo de aquel momento mi oreja se pone tan rápidamente colorada, que hasta me molesta el calor que alumbra. Así en este atroz sufrimiento yo me debatía, sin que nadie de los allí reunidos por mí intercediera, dentro del horripilante dolor que me producía aquel estrapayáu d'uréas (retorcimiento, aplastamiento de orejas), cuando llegó mi madre ante la concurrencia, pues como era domingo, bajaba la pobre de aquella aldea donde toda la semana había estado trabajando, trayendo encima de la cabeza una manieguina (cesta) llena de viandas que en el caserío le habían dado a cuenta de su esfuerzo. Cuando mi madre me vio a mí, en tal escarnecimiento, tiró la manieguca al suelo, y llena de una fuerza airada que la multiplicaba, se acercó tan randa como una centella hasta mi verdugo y arrancándole el mosquetón de un fuerte tirón de entre su mano, le pegó con él tamaño golpe encima de sus costillas, que dio con él como si se tratara de un muñeco de trapo en tierra. Antes de seguir con esta cierta historia, voy hacer un inciso, para describir muy someramente cómo era mi madre en aquella época. Era joven, aun no llegaría a los cuarenta años, y a pesar de su juventud, ya había perdido la pobrecita dentro de los mayores sufrimientos que se puedan imaginar, a dos hijos que luchaban en la guerra, a su marido que fuera fusilado y a todo cuanto poseía. Mi madre como perteneciente a la más ancestral raza astur, era rubia, con el pelo del color de la miel, o de la escanda sazonada, tan abundante lo tenía, que cuando lo llevaba suelto y se acuruxaba (agachaba) le tapaba todo su cuerpo como si lo cubriera con una preciosa manta. Sus ojos eran a veces tan azules como el transparente cielo de una mañana de primavera, y en ocasiones eran tan verdes como los mismos campos de nuestra aldea. Era tan pura y recia como la misma madre naturaleza, inamovible en sus decisiones, honrada y justiciera. Era una auténtica astur procedente de la primera raza que pobló las ubérrimas montañas de mi noble tierra, y no una mistificación como somos hoy en día más del noventa por ciento de las gentes asturianas, enraizados con todos los colonizadores de nuestra tierra. Mi madre enojada era una invencible fiera, y tranquila y serena, era tan hermosa y dulce como incomparablemente lo es mi asturiana tierra. Y ya dicho con suficiente claridad como era esta excepcional mujer, vuelvo a centrarme en el desaguisado que mi madre justicieramente preparara, con una valentía y decisión tal, que dejó a todos perplejos y anonadados, pues el guardia que en posición ridícula espanzarrado moraba en el suelo, desde tal lugar miraba con ojos desorbitados a mi madre que con el mosquetón en la mano y a la par que se lo arrojaba con fuerza y mala sangre contra su pecho le decía: ¡Yes un llimiagu, lu mesmu que toes istes xentes que conxentíen, qu'dellantri de la mesma ilexia del Faedor, y'en prexencia d'isti cura escosáu de coyones ya xusticieres razones, lú mesmu que tous vuexotrus que sois una cabaná de baldreyus, que tu que yes un cachiparru, martirizares a isti nenín pequenu, ya s'ístu faedis con miou fíu qu'entavía 'l probitín non sabe dúnde come, ¿qué faeredis con les prexones mayores? (Eres un rastrero baboso, lo mismo que todas estas gentes que te consienten, que delante de la iglesia de Dios y ante la presencia de este cura que no tiene ni cojones, ni justicieras razones, lo mismo que todos vosotros, que no sois nada más que un rebaño de cobardes, que tú que no eres nada más que un parásito martirizaras a este pequeño niño. Y si esto haceís con mi hijo, que todavía el pobrecito no sabe de dónde come, ¿qué hareis con las personas mayores...?). El otro guardia que sin lugar a dudas parecía un hombre con mejores sentimientos que el gusano que me había martirizado, intentaba sujetar a mi madre propinándole palabras que le aconsejaban que no complicara más las cosas, mientras que su repugnante compañero se levantaba del suelo, y ya con el arma entre sus manos, la enarboló por encima de su cabeza en amago de dejarla caer encima de mi madre a la sazón que con una inquina maligna y cobardosa le decía: ¡Si fuese usted un hombre, ahora mismo le partía la cabeza en dos para que al final de su existencia comprendiera usted, que el deber de todo ciudadano es respetar a la ley! A lo que mi madre le respondió de la siguiente manera: —Si you fora un home, a usté había qu'allevantalu dóu tá, p'ancuandiálu debaxu tierra, que ye 'l llugar quéi cuerresponde a la xentuza baldreyante comu ye usté. Ya tocante a la ley que reprexenta, que ye tan betchá de maldáes comu usté mesmu, pásula you ya toes les prexones decentes pente les piernes ya mexamus per echa. ¡Perque isa lley que tantu cacaréa achuquinóu ya t'achuquinandu a fatáus d'iñocentes, sin respetar nin al vietchu que t'encantu la xepoltura, nin al xoven qu'entavía non golióu 'l tafu de papalbus ya rapiegus que tienen tous los comedores que la endubiechan y'esmarachen! (Si yo fuese un hombre, a usted había que levantarle del lugar donde se encuentra para enterrarle bajo tierra, que es el sitio que le corresponde a la gentuza cobarde como lo es usted. Y tocante a la ley que tanto cacarea, que está tan rica de maldades como usted mismo, la paso yo y todas las personas decentes por entre las piernas y meamos por ella). (¡Porque esa ley que usted representa, ha asesinado y está asesinando a muchos inocentes, sin respetar ni al viejo que ya se encuentra al borde de su sepultura, ni tampoco al joven que todavía no se ha olido, el característico mal hedor que emana de los comedores, indeseables y ladrones que la han hecho, así como ustedes que atropelladamente obligan a punta de pistola y látigo a que se cumpla!). Aun puedo ver en los rostros de todas aquellas gentes que nos rodeaban, desde esta asquerosa celda donde viviendo el presente que me aprisiona en esclavo de unas injustas ordenanzas, mi mente desdoblándose en dimensiones pasadas, añora con tristezas y alegrías, las primeras alumbradoras fuentes de toda mi desgracia. Sí, veo los ojos asustados de algunos de mis convecinos, que al escuchar aquellas graves y acusadoras palabras que mi madre airada, enloquecida y por toparse en su justo desquiciada, le decía a aquel guardia que tan cobardemente la amenazaba. Sí, veo como todos ellos con tristeza pensaban, que mi madre no iba a salir de aquel asunto bien librada. Pues en aquellos tiempos por menor delito, al paredón de fusilamiento llevaban a personas más recomendadas. Vi los ojos de aquel guardia ruin y rastrero, vilos cómo se llenaban de una alegría satánica, quizás en otras ocasiones ya por él vivida, cuando a tantos inocentes martirizaba o asesinaba. Vi cómo dejó de amenazar a mi madre, cómo colgó el mosquetón de su hombro, y metiendo la mano sonriendo canallescamente en su macuto, sacó unas relucientes esposas con las que se disponía a encadenar a mi madre en el lleldar (acaecer) que le decía: —La voy a llevar a usted y a su hijo detenidos hasta el cuartelillo, y allí, le enseñaremos a usted a respetar la ley y el orden, ya verá usted cómo cuando nosotros la dejemos, no se le ocurrirá jamás ofender a la ley y al régimen, ni aun en su propio pensamiento. Y en cuanto a su cachorro, que parece ser tiene su misma casta, también le enseñaremos a decir la verdad aunque tengamos que arrancarle la lengua. Fue entonces cuando uno de los dos principales caciques de la aldea, que también ye menester que cuando encarte les diga cómo eran, le dijo al guardia con palabras amenazadoras: ¡Dexe tranquíl ista muyer ya 'l sou fíu, pos güéi mesmu vou cuntaye you 'l sou xefe la clás de guardia que ta fechu. (Deje tranquila a esta mujer y a su hijo, y hoy mismo le voy a contar a su jefe la clase de guardia que está hecho, que se ha dejado desarmar por una mujer cuando cobardemente usted martirizaba a su hijo, poco puedo poder yo si no le hago catar covixu noitre ufixu (oficio), perque nisti de guardia paeme amindi que nun ten llixa (arte, valer, etc.). La fuerza y poder que tenían aquellos desalmados caciques en aquellos tiempos de desalmados vivires, achindi mesmu xuntu lus mious güétchus (allí mismo frente a mis ojos) quedaba bien claro, porque aquel guardia aviñonáu de miéu (lleno de miedo), se justificaba rastrera y servilmente pidiéndole perdón aquel hombre que no había sido en toda su vida nada más que un verdadero canalla, per ístu miou má noxá fasta cuaxí la llocura dista maneira le falóu (por esto mi madre enojada hasta casi la locura de esta manera le habló). —Lu que me faltaba per uyír, que tena que debéi cumplíus a isti baldrayu d'achuquín, que dexóu la nuexa 'ldina xemá de güerfaninus dexamparáus de la mán del Faidor ya de lus homes. (Lo que me faltaba por escuchar, que tenga yo que deberle favores a este cobarde de asesino que dejó la aldea sembrada de huérfanos desamparados de la mano de Dios y de los hombres). ¿Nun foste tóu sou banduerru de lus enfermus el que denuncióu 'l miou home paque me l'achuquinaren na cárxel d'Uviéu? (¿No has sido tu comedor, canalla de los infiernos el que ha denunciado a mi marido para que me lo asesinasen en la cárcel de Oviedo?). ¿Ya con lus fíus de Manolón el Gocheiru...? ¿Qué foi lu que fixiste conechus baldrayán? Que yeren un par de rapazus más bonus qu'el pan d'escanda qu'enxamás fixerun mal a naide, ya cundu taben per aquíndi de millicianus, ya tóu t'encovaxabes fugáu per les branes, tóus xapiemus na cabana que t'empayaretabes, ya tantu nuexóitres perque yeras veicín comu aquechus ñocentinus rapazus qu’achuquinasti deximiémuste xempre pa que nun te prendieren. Que fatiquinus forun lus probetayus rapazus, y'anxín pagarun con las sous vides les sous fatezas, pos se te viexen deñunciáu, nistes gores tabes fechu 'n meruxéiru de merucus, xustamente lu que yes, y'echus taríen vivus al lláu de lus sous pás. (¿Y qué has hecho con los hijos del Cerdero?, que eran un par de mozos más buenos que el pan de escanda, que no han hecho más mal los pobrecitos, que cuando fueron al servicio militar por la quinta; y estuvieron por estos contornos de milicianos, mientras que tu andabas por la braña huido, y sabiendo nosotros en la cabaña donde te refugiabas, no te hemos denunciado porque eras nuestro vecino, aunque tuvieras la idea política que te diera la gana, que no debe de ser ninguna, porque te parió tu madre canalla desde la entraña, pues como te estoy diciendo, tanto aquellos grandes rapazos como nosotros, te olvidábamos siempre para que nunca te cazaran. ¡Qué tontos fueron aquellos pobres y desgraciadinos muchachos, y así pagaron con sus vidas sus tontezas, pues si te hubiesen denunciado, a estas horas, tu estarías hecho una verbena de gusanos, que ni más ni menos es lo que eres, y ellos estarían vivos al lado de sus desesperantes padres!). Todos escuchaban a mi madre silenciosos y asustados, considerando algunos con tristeza, que mi madre se había vuelto turulata (loca) para atraverse a manifestar acusadoramente ante los guardias, el cura y el pueblo, lo que todas las gentes de la aldea sabían que era cierto, pero no se detuvo mi madre en el acuse que le hacía aquel villano de todas sus bellaquerías, pues al no encontrar nadie que la importunara, siguió con su palabra y con igual fuerza mortificándole de esta manera: —E nus tiempus d'endenantes, cundu lus roxus mandaben lu mesmu que vuexotrus facedis nagora, non trañia l'esquilona de l'ilexa p'axuntanus en conceyu p'uyír la misa tres el cura, perque pieschada taba la casa del Faidor, ya con lus curas lus roxus nagua querían, peru a pesar de tar tan lexus del Faidor, a naide s'achuquinóu n'aldea, ya se morrierun un par de rapazus, fói nel frenti, peru nagora que tenemus l’ilexa 'l entestate, y'un cura que coyius de la man quiér chevanus a tóus pel atayu de non sei que Dios, ya non sei que cielu, pos con tou isti telar, entremedáu de cures, ya caciques comu lu yes tóu, de confexones, mises ya xermones, achuquinasteis n'aldea 'n poucus dies, más xentes que de mala manera, enxamás de lus xamases en Asturies murrierun. Se tóu xupiés so lladrón achuquinante, lu mesmu que toes istes xentes que m'acorrelan, lu que you tenu xufriu nes comunicaciones de la muerte que se encaldaben na cárxel d'Uvieu, dúnde 'l miéu ya 'l espavoríu facien fuercia, únde 'l fríu enxenebráu la entraña te queimaba, únde les chárimes esbocáes en el glayíu xapoixaben, atristeyáus ya dollores qu'eszarapicaben, tous lus xentíus de cuantus escuchaban. Non puéu apoixar de mious videtches, lus güeyus enfervecíus de aquechus homes, qu'agoxáes allumbraben engafuráes chárimes, con les manes tembluqueántes per el miéu, acoyendu con desesperación las rexes de fierru, que non lus dexaben en postreira vez, abrazar a la sou muyer ya lus sous fíus, qu'ameruxáus de cariñu, ya betcháus de dollor, choraben ya glayaben, xiringáus per el amore que profexaben naquel home, que yera 'l pá de lus fíus, el mantín desous quereres, y’l caidonal del sou llare. Naide algamía per mor de aqueches rexes de fierru entemedades, falagar cómu postreira despedida, a la muyer nin al home, nin lus pequeninus fíus, que güerfaninus naquecha nueche diben quedaré, perque banduerrus baldreyus lu mesmu que tóu, lus deñunciaben y'acusaben de faer fatáus de couxes, que ni nel xoñéu lus probetayus dacuandu lleldaren. Tóus nun mirabamus atristeyáus per debaxu la borrina qu'acobertoriaba lus güeyus encarnispáus pe les chárimes, ya lexus de falanus tantes couxes, nel tiempu tan escosu que nus daben, esfaíamonus en playíus choramiqueirus llastimeirus e nes fanes más mortales. Enclicáus tous per un dollor que nes entrañes esquiciáu t'esgarduñaba, tabamus fatáus de xocenes muyeres que güéi toes viudes y'esgraciaínes semos, enlloquecides y'engarrinchades a les rexes que a la llibertá ya la xusticia trincotiaben. Nagua podiamus decinus, perque la pallabra afogábase na conguetcha qu’el alma esfaída pe la tristieza sacupaba, sous penares nel gargüélu, a munchus el dollor añuedábayes el celebru con tal prietura, que esmurgazábanse col xentíu perdíu nel enllabanáu xuelu. Alcuérdume comu s’agora mesmu fora, ya xamás de lus xamases tal desxusticiáu, endiañáu, baldreyóuxu ya chuquinamientu de xentes abondes d'eches tan iñocentes comu isti rapacín, que la mesma lley qu'achuquinóu a suo padre, martirizóulu a él, ante 'l cura, que mangonéa la mitá la aldea, y'isti banduerru de cacique dumeña entrambas partes, ya tous voxoutrus qu'empaparáus per el miéu, olvidósebus defender tou lo güenu per lu que lus vuesus homes llucharun ya morrierun ¡Sin alcuerdume d'aqueches canallesques comunicaciones que se lleldaben na cárxel d'Uvieu, ya non esborraránseme de les mious vidatches metantu que la vida me acompañe! (En los tiempos ya pasados, cuando los rojos mandaban lo mismo que vosotros hacéis ahora, no tañía la campana de la iglesia, para llamarnos y rejuntarnos a todos en fraternal comunidad, para escuchar la misa detrás de un cura, porque cerrada estaba la Casa de Dios, y con los curas los rojos no querían saber nada. Pero a pesar según parecía de que se encontraban muy lejos del Hacedor, a nadie asesinaron en la aldea, y si han muerto un par de jóvenes, ha sido luchando en el frente. Sin embargo ahora, que tenemos la iglesia siempre abierta y un cura que asidos de la mano, quiere llevarnos a todos por el camino más corto para alcanzar, no sé a qué dios, ni tampoco a qué cielo, pues con todos estos sucederes que ahora están pasando, entretejidos por los curas, y por caciques como lo eres tú, de confesiones, misas y sermones, habéis asesinado en la aldea en pocos días, más gentes que de mala manera, jamás de los jamases no contando estos tiempos, en todo Asturias han muerto. Si tu supieras so ladrón y asesino, lo mismo que todas estas gentes que nos rodean, lo que yo he sufrido en las famosas comunicaciones de la muerte que se hacían en la cárcel de Oviedo, donde el miedo y el pavor, hacían fuerza, donde el helado frío que el temor producía, al mismo tiempo las entrañas te quemaba, donde las lágrimas deslocadas en gritos lastimeros se posaban, haciendo tristezas y dolores tan inmensos, que despedazaban todos los sentidos de cuantos escuchaban. No puedo apear de mi cerebro los ojos enardecidos de aquellos hombres, que a cestadas alumbraban envenenadoras lágrimas, y con sus manos temblorosas por el miedo, cogían con desesperación las rejas de hierro, que les prohibían por última vez, abrazar a sus mujeres e hijos, que llenos de cariño y ricos de dolor, lloraban y gritaban desesperadamente, movidos por el amor que profesaban a aquel hombre, que era el padre de los hijos que quedarían ya para siempre desamparados, el amante esposo de sus quereres, y el fuerte guía de sus lares. Nadie alcanzaba por la causa de aquellas rejas de hierro fuertemente entretejidas, halagar como última despedida, a la mujer ni al hombre, ni a los amados y pequeños hijos, que huerfanitos aquella noche si iban a quedar, porque indeseables cobardes lo mismo que tu eres, les habían denunciado y acusado, de haber hecho muchas y malas cosas, que ni en el sueño los pobrecitos, jamás ni habían pensado. Todos nos mirábamos entristecidos, por debajo de la niebla que nublaba los ojos enrojecidos por las lágrimas, y lejos de hablar de tantas cosas en el tiempo tan corto que nos daban, nos deshacíamos en lamentos lastimosos, que nos precipitaban en los abismos más mortales. Agachados todos por un dolor que en nuestras entrañas enloquecido sin piedad las arañaba, estábamos en aquella triste ocasión, muchas jóvenes mujeres que hoy todas viudas y desgraciadas somos, enloquecidas y agarradas con desespero a aquellas rejas, que a la Libertad y a la Justicia pisoteaban. Nada podíamos decirnos, porque las palabras ahogábanse en la garganta, que el alma deshecha por la tristeza, vertía en ella sus penares. A muchos el dolor les aprisionaba el cerebro con tal fuerza, que se desvanecían privados del sentido entre las losas que poblaban el suelo. Recuerdo como si ahora mismo estuviese sucediendo, y nunca jamás, tal injusticia, endiablada cobardía, y canallesco asesinamiento de gentes, muchas de ellas tan inocentes como este pequeño, que la misma ley que asesinó a su padre, le está martirizando ahora, precisamente ante la presencia del cura, que es el dueño de la mitad de la aldea, y de este indeseable de cacique, que domina entrambas partes, y de todos vosotros que llenos y dominados por el miedo, os olvidasteis de defender todo lo bueno y hermoso, por lo que vuestros hombres lucharon y murieron). (¡Sí recuerdo aquellas canallescas comunicaciones que se hacían en la cárcel de Oviedo, y que ya nunca podrán borrarse de mis sienes, mientras que la vida me acompañe!). Recuerdo perfectamente cómo todas aquellas gentes escuchaban a mi madre entre asombrados, y compasivos, entre temerosos avergonzados y ofendidos, y quizás hubiesen escuchado muchas más injusticias que habían hecho no los caballeros y valientes soldados, que denodadamente lucharon hasta conseguir la victoria, ni tampoco las juventudes que militaban en el partido triunfador, sino las gentes maduras, caciques que habían conservado la vida en entrambos bandos, que llenas de un odio vengativo y endiablado, habían hecho ellas más muertes criminales en la paz de la posguerra que todos los leales luchadores de enemigos bandos. Digo yo que mi madre con su cordura de mente les hubiese seguido acusando, si el cura, muy oportuno y diplomático, como son todos los religiosos de carrera larga, no se ausentara sin decir palabra, y ordenara al sacristán que tocase la última campanada, para entrar a la iglesia con el fin de escuchar la misa. Y ahora diré, que mal dicho está que yo diga que el sacristán tocase la campana, porque no había tal campana, ni en la iglesia de mi aldea ni en ninguna otra en todo el valle, ya que los rojos, se las habían llevado todas, no sé con qué fin ni propósito, como tampoco puedo comprender porque quemaban los santos que jamás les harían ningún daño, y dejaban con vida a indeseables como los caciques asesinos de mi aldea. Lo cierto es, que como campana de la vieja iglesia de mi aldea, había un trozo de raíl colgado del pórtico con una alambre, donde aporreaba el sacristán, con un martillo medio deshecho de los de cabruñar la guadaña. Nada más que el toque comenzó hacerse sentir, fueron las gentes desfilando tras la llamada de la postrera campanada, sin que nadie se osara replicarle a mi madre ni tan sola una palabra, bien fuese de desagrado o de conformidad con cuanto había enardecidamente manifestado. Todos se adentraron en la casa del Señor donde yo creo, que si el Nazareno pudiese apoixase (apearse) de la Cruz, no dudo que a todos ellos una tocata de barganazus les esfargayara. (Paliza de palos que en ellos prodigara). Dejó mi madre de reñir a voz en grito, pero siguió haciéndolo muy quedadamente, a la par que con gran remango recogía su cesta, que colocándola esta vez debajo el brazo, nos encaminamos para nuestro lar, mientras que aquellas gentes, culpables unas e inocentes las otras, le rogaban a Dios, los unos por sus pecados monstruosos ya cometidos, que en El no habían pensado cuando los ordenaban, los otros, quizás le pidieran paz y prosperidad para ellos, sus cosechas y ganados, pero Dios no escucharía ni menos ayudaría, ni al pecador tal vez arrepentido, ni al inocente libre de pecado, y lo sé por propia experiencia, porque yo, tantas veces le he llamado, suplicado y rogado, siempre a cuestas con el temor, la miseria y el desprecio que el mundo en mi había sembrado, y jamás El se dignó ni tan siquiera escucharme, porque si me hubiese escuchado, y no remediara con prontitud ni nefastoso sufrimiento, yo diría ya sin el menor equívoco, que el Dios que todos tememos y adoramos, no es nada más que un diablo. Y esto sin lugar a dudas es así, porque Nuestro Señor está harto de nosotros hasta la misma coronilla, y por eso pensó ya en inmemoriales tiempos, que o liquidarnos a todos, y olvidarse sin pena y con prontitud del mal invento que había industriado, o dejarnos vivir a nuestro aire, sin preocuparse ya para nada de nuestros haceres, hasta que la muerte nos lleve a su presencia. Caminaba yo detrás de mi madre, sujetándome con la mano mi dolorosa y sangrante oreja, que más doloroso sufrimiento me había reportado, cuando aquel imbécil y canalla de guardia me la había retorcido, que si me hubiesen molido todo mi cuerpo a palos. Llegamos a la postre a nuestra humilde casa, y siempre sin parar de reñir mi madre, de maldecir y de amenazar, estongóu 'l llar (limpió la cocina) de añejas cenizas, y con la rapidez con que ella solía hacer las cosas, tizóu ‘l fuéu (prendió el fuego) y después, puso un cazo lleno de agua con sal y unas hierbas (que ahora no sé cómo se llaman, pero que son muy buenas para las heridas) a hervir, y mientras que hervía, s'encaldóu nel trabayu de pulgar patacas (se hizo en el trabajo de mondar patatas), de las que había traído de la aldea de donde venía. Cuando el agua estuvo en su punto, que fue en el momento que ella terminara de aliñar las patatas ya listas para ser fritas, se dispuso mi madre a curarme, y al tenor que lo estaba haciendo, y viendo yo en su rostro retratado el cariñoso sufrimiento que por mí sentía, ella como siempre intentando disimular toda emoción, me preguntó dando muestras de un enfado cariñoso, ¿que qué era lo que había sucedido, o en qué líos me había yo alojado, para que los guardias me hubiesen puesto el rostro como un Ecce Homo? —Díjele a mi madre que el guardia no me había hecho nada más que estrapayáu l'uréa (deshecho la oreja), y que las otras heridas me las proporcionara el amo Manín, por las causas del condenado cabrón que ustedes ya saben. —Vi cómo las recias manos de mi madre temblaban al tenor que a mis heridas con aquella agua milagrosa me lavaba, sentí cómo su voz enardecida juraba y perjuraba contra aquel Manín de los infiernos, al cual ella decía, le iba a colgar la foiz (hoz) del pescuezo. Dio por terminada mi cura y en instantes me preparó la comida, que consistía en un buen cazo de patatas fritas con grasa de tocino, un gran cantezu (pedazo) de pan de escanda, y un escudiecháu de lleiche con borona (taza de leche con pan de maíz), y ya fartuquín fasta ‘l rutiar (harto hasta el eructo), preguntele que si podía ir a dar una vuelta por la aldea, a lo que ella me respondió afirmativamente, recordándome con amenazas, el que non m'engarricra con lus oitres rapacinus. (Que no me pelease con los otros niños). Cuando me dirigía al lugar donde todos los chicos por costumbre teníamos de reunirnos para enredar (jugar), en una de las callejas de mi aldea, me topé con Pelayu, que seguramente habría abandonado a su amo en el monte, por el extraño de no verme a mi como sucedía siempre. ¿Porque qué animal o persona con sentimientos nobles y cariñosos, podría vivir en la soledad del monte en la compañía de una repugnante bestia, como lo era Manín nuestro amo...? Viome primero Pelayu que yo a él le avistara, y casi estoy por asegurar, que me había olfateado antes de que yo desembocara en la calleja, donde él buscándose la vida por todos los rincones husmeaba. Porque yo jamás había visto a Manín, darle al pobre de Pelayu de comer nada, ya que Manín solía decir dándoselas siempre de razonero eficiente, que el perro no se le podía dar la esllaba óu llabaza de fregar lus cacíus (las aguas sucias residuos de lavar los cacharros de la cocina) porque estaban los bracus na cobil urniándu per llapalas (cerdos en el cubil gruñendo por tomarlas), que al perro lo único que se le podía dar, era aquello que no tuviese aprovechamiento para nada, como les llixes de les vaques cundu betchaban, de las uvées ya les cabras, óu cuallesquier oitra molicie que paque nún fediera menester yera encuandiála (como las libraduras de las vacas, de las ovejas y las cabras cuando parían, o cualquier otra porquería que para que no oliese mal, fuera necesario enterrarla). Vino Pelayu hacia mí envuelta su alma perruna por una gozasa alegría, pero me di cuenta con pena profunda, que no hacía tal acercamiento dentro del desenfado y gracial camaradería que en todas las ocasiones él conmigo usara, pues por primera vez mi buen Pelayu, para acercarse a mí, rastreramente se arrastraba, no era por el miedo de que yo le apaleara, ya que jamás ni de palabra le había ofendido, era sin duda porque se sentía muy avergonzado de haberme abandonado la pasada noche, cuando tan triste y solo me encontraba, y quizás más le necesitara. ¡Pobre Pelayu! ¡Qué alma más humana tenía, y a cuántos humanos, el alma de los rabiosos perros les dirigía! Me agabuxé (agaché) a su lado, envuelto yo por una sana, jovial, y angelical alegría, le besé su rostro varias veces entusiasmado, y acaricié con gozo su fino y sedoso cuerpo, y olvidándonos entrambos él de su cobardía y yo del rencor que pudiera por su gesto guardarle, nos fusionamos en un abrazo risueño y cariñoso, donde él dando pequeños ladridos por los que manifestaba su alegría y pena, me lamía una y mil veces las heridas que adornaban mis mexietchas (mejillas), y quizás se estuviese jurando, que aunque le costase la vida, nunca de mi lado se alejaría. Toda aquella tarde, estuve jugando al «llanque» y a la «palombietcha» con el único amigo de verdad que en la aldea tenía que se llamaba Muel. Pobre amigo mío, murió cuando apenas tenía veintiocho años, reventado por el más duro y esclavizante trabajo, que desde su niñez y en mi compañía, fustigados por el hambre y la necesidad, entrambos y dos a las severas órdenes de su padre, como serradores en casi todos los montes de mi Asturias, habíamos llevado a cabo, al final, su cuerpo ya deshecho, explotado y gastado, fue consumiéndose en la triste soledad del sanatorio del Naranco, donde murió devorado por una tisis galopante. Tenía Muel dos o tres años más que yo, y sin embargo éramos los dos de la misma estatura, y empezamos a serrar madera manualmente los dos en el mismo día, teniendo yo en la sazón, tan sólo trece años, fue nuestro maestro su propio padre, y nos trataba como nadie se puede imaginar, ya que no había día, que no nos untara ‘l focicu (nos azotaba) por lo menos un par de veces. No es que aquel hombre y excepcional trabajador fuese malo, no nada de eso, es que el pobre precisaba por fuerza mayor, para poder desarrollar el duro trabajo del serrador, que nosotros hiciésemos el trabajo de hombres y no éramos nada más que dos niños. Digo yo que aquella tarde, le conté a mi amigo Muel, como había encontrado en la montaña la cueva de las armas, y así hablando de nuestros proyectos, acordamos que al día siguiente subiríamos hasta ella, para jugar hasta cansarnos con aquellos juguetes de verdad. Así es que a la oscurecida retornamos cada uno para su casa, saboreando por adelantado lo felices que al día siguiente habíamos de ser. Caminaba en pos de mí, tan contento y satisfecho como siempre mi buen Pelayu, sin preocuparse para nada de que él, era un esclavo de Manín, y no un ser libre que pudiese hacer lo que más le conviniese, pero al llegar a la esplanada donde asentada estaba la bolera, lugar clave donde se reunían todos los vecinos de la aldea, después que concluían sus trabajos, bien fuese para charlas y cambiar impresiones, o para jugar unas partidas a los bolos, como cuento, allí estaba Manín, en diálogo con unos vecinos, ya de retirada para su casa después de haber encerrado las cabras, cuando vio a su desleal Pelayu, que muy contento y moviendo con gran felicidad su rabo, me acompañaba a mí, como si yo fuese en vez de él su amo, dejó a su contertulio con la palabra en la boca, y cambiando su pacífica charla por la riña loca, embistiome a mi con ofensiva y pecaminosa palabra, al mismo tiempo que con la vara que portaba en su mano, descargó sobre el confiado Pelayu tal varazo, que a quedarse el pobre tan sólo un segundo condoliéndose del acuciante dolor que en su cuerpo se anidaba, seguramente que hubiese llevado sobrada ración de varazos, que fácil la dejarían sin vida in situ. Pero no hizo tal cosa mi buen Pelayu, sino que salió huyendo como alma que se lleva el diablo, lanzando en el aire ladridos, que yo creo que no eran por el profundo sufrir que le proporcionara el castigo, sino que en su lenguaje, seguramente maldeciría aquella bestia con figura humana, que era capaz de azotar despiadadamente a un inocente niño, o de asesinarle a él mismo, que no se encontraba con más culpa, que de despreciar a su amo, por canalla y miserable. Y lo propio que Pelayu hizo, no lo dejé yo para más pensado, y a la vez que me perdía en la carrera, huyendo de aquel reptil repugnante y asqueroso, recuerdo que con rabia enloquecida yo le dije: ¡Fíu de put, baldreyu, llimiagu! (Hijo de puta, cobarde, rastrero, baboso..., etc., etc.). Pero miren ustedes por donde, estaba mi madre allí cerca en casa de una vecina hablando de sus cosas tranquilamente, cuando al sentir al Manín que me ofendía, al perro ladrar por la caricia que había recibido, y a mi insultándole poniéndole como un pingayu (de lo peor), salió mi madre de casa de su vecina, con todos sus muchos ánimos aviesporáus (envenenados, aguijoniantes), y cogiendo un palo que allí a mano había, bien seco y sudado, porque hiciera su servicio sirviéndole de mango a una fexoria (azada), se dirigió con extrema rapidez y silenciosamente al lugar donde Manín estaba, y sin decirle ni una sola palabra, empezó a darle palos con aquel formidable mango, que la suerte a Manín le cupió de que nuestros vecinos la detuvieran, porque sino, creo que le hubiese matado. «LA MULTA O EL REFORMATORIO» Al día siguiente, mi amigo Muel, yo y Pelayu, subíamos alegremente hacia la montaña, con locas ansias de llegar pronto a la cueva, con el infantil y firme deseo, de jugar hasta saciarnos con aquellas armas, recuerdo a mi querido amigo, futuro candidato al igual que yo, a la penosa esclavitud que como serradores nos aguardaba, la veo con su sana sonrisa, pintada en sus pequeños y vivarachos ojillos azules, acariciar una y otra vez, con una alegría inmensa aquellas armas, no existía para nosotros en el mundo, en aquellos felices momentos, nada que pudiésemos apreciar tanto, como aquellos mortíferos juguetes, de los que en la sazón, éramos los únicos señores y dueños, nos hallábamos fuera de la cueva, enredando cada uno con su escopeta, y una canana repleta de cartuchos colgada del hombro a la bandolera, Pelayu, desentendiéndose de nosotros mitigaba su hambre cazando grillos y mariposas, o cualquier otro insecto que plugiérale y fuérale rentable para entretener su enflaquecido estómago. Después de cansarnos de hacer la instrucción marcando el paso con la escopeta al hombro, emulando a los soldados cuando hacían prácticas en nuestra aldea, yo le dije a mi amigo señalándole el lugar, que desde aquel mismo sitio, yo había tumbado de dos certeros disparos al cabrón de mi amo. Muel, sacando dos cartuchos de la canana y metiéndolos dentro de la recámara de su escopeta, me dijo que él también pudiera haberlo hecho, y para asegurármelo de que no marraría el tiro, me señaló una piedra rojiza que había muy cerca de donde muriera el chivo, y a la par que se ponía la escopeta en el hombro para materializar lo que había asegurado, me decía ilusionado: —¡Fíxate Xulín!, ya veras cómu la desfaigu nun fatáu de cachiquinus—. (—¡Fíjate Julín!, ya verás como la deshago en mil pedazos—). El doble disparo retumbó dentro del natural silencio de la montaña, como si se tratase de un ruidoso trueno de las tormentas de los veranos, las águilas y los cuervos, así como todos los pájaros y animales que moraban por aquellos aledaños, moviéronse de sus lugares, graznando las aves al levantar el vuelo, y quizás las alimañas agudizasen al oído para saber el peligro que pudiese traerles aquel espanto. Hasta Pelayu dejó su caza insectívora para ladrar desaforado, como si presintiera que otro cabrón había sido abatido, que le haría de nuevo volver a hartarse, o tal vez nos estuviese reprimiendo, queriendo con su lenguaje decirnos, que aquella xuxeante folixa (crecido ruido, alegría, juerga, etc., etc.) que tan amanicomiadamente entamábamos (enloquecido ruido que hacíamos) no iba a reportarnos buenos resultados. Lo cierto fue que mi querido amigo Muel, no atinó a deshacer aquella rojiza piedra contra la que había disparado, y yo alegrándome por su fracaso, cargué con rapidez mi escopeta, me la puse en el hombro, y disparé contra aquel blanco otros dos disparos, tampoco pude yo hacer puntería, y él mofándose de mí, cargó de nuevo su escopeta con notoria alegría, a la vez que me aseguraba que de aquella no fallaría, volvía a disparar sin importarle para nada el tremendo culatazo que nos solían dar aquellos guerreros artefactos. Y así, una y otra vez, atenazados por un gozo y felicidad que nunca con tanta fuerza a nuestros juveniles espíritus había con entera libertad creado, disparábamos con alegría ilusionada contra aquel aproxetáu cuctu (enrojecida piedra), creyéndonos guerreros invencibles, o cazadores afamados. Muy posible yo me creyera un jefe poderoso, justiciero y honrado, que cada disparo que hacía, l'eszarapaba les vidatches d'uno de lus baldreyus homes, que habíen achuquináu ‘l miou padre. (Le deshacía las sienes de algunos de los cobardes hombres que habían asesinado a mi padre). Lo cierto fue, que tras de quemar veintitantos cartuchos cada uno, la piedra seguía en su sitio, y nosotros un poco desilusionados, hicimos un pequeño descanso, en el que acordamos cambiar de blanco. Disponíamos de nuevo hacer más atinadas prácticas sobre el rugoso y fuerte tronco de una encina, cuando Pelayu salió de junto nosotros y con apremiante prisa ladrando, contra un intruso que nos visitaba, guiado al parecer por el atronador ruido, que con nuestros alegrativos disparos formábamos. Era nuestro mal recibido visitador un rapazacu (mozalbete) que andaba por aquellos montes a la caza de la perdiz, que había endemasía nutridos bandos, que bajaban a veces hasta los sembrados d'arbeyinus y'oitres semáus (de guisante y otros sembrados) más alejados de la aldea, y ni el gran espantapáxaru tenía llixa de xebrayus (espantapájaros tenía fuerza para espantarlos). Jerónimo se llamaba aquel jovenzuelo indeseable, que había heredado de su padre toda la cobardía y males tales, que muchas gentes de mis lugares, le estarían rabiosa y odiativa, despreciable y asquerosamente maldiciendo, hasta que el Hacedor les llevara de este mundo tan poco lleno de humanidades. Era hijo de este sujeto tan maldecido, cacique de mi aldea con vuelos tales, que no del todo satisfecho con enviar para el otro barrio algunos de sus inocentes convecinos, en el acaecer se dedicaba, a que a sus vecinos la ley, que había, muy moldeable para dar por buenas todas las denuncias avaladas por caciques facciosos como él, se ensañara con crecidas multas, que al no tener dinero la gente aldeana para satisfacerlas, tenían que vender parte de sus ganados, y sabedores los tratantes por ser lobos de la misma camada aunque con diferente collor (color), que los campesinos tenían que vender sus reses con abonda priexa (mucha prisa) para satisfacer aquellas multas antes que se enrodietcharen (enredaran) peores males, pues como cuento, aquellas aves de rapiña de tratantes, se unían todos de tal manera, que lograban desbaratar los mercados hasta tal punto, que más que comprar, lo que hacían, era robar dentro de la ley a los aflijidos y siempre maltratados campesinos. Al quedarse los desdichados aldeanos sin sus ganados, por la causa de aquellas multas, que la verdad era nadie sabía que era lo que castigaban, aquellas asesinantes multas que la ley les inxertaba (injertaba), que les hacía dentro del acuciante temor que en aquel lleldar (ácaecer) era aterrante, deshacerse de sus ganados para pagar tan diabólicas y desnaturalizantes sanciones. Y como los campesinos, por lo menos en todas las embrujadoras aldeas de mi melgueira tierrina (dulce tierra), y me supongo que tal sucederá en todas las aldeyuelas del mundo, sin ganados de tiro no pueden trabajar sus erus (tierras), tenían que por fuerza mayor, agenciárselo aunque fuese dentro de las más viles condiciones, y así, el canalla de cacique de mi aldea, daba vacas, yegüas, cabras, y ovejas a la comuña (condición) que tan sólo el agobio de la desesperante necesidad hacíales aceptar, con lo que se condenaban a ser esclavos de un ganado que no era de ellos, siendo en la mayor parte de las ocasiones las ganancias completamente nulas, pues si una res se moría, se despeñaba, la mataban los lobos o la devoraba el oso, no la perdía el dueño, sino el comuñero, y así, de esta miserable forma, este canalla de cacique, explotaba vilmente a muchos campesinos que por imperativa necesidad, eran comuñeros de este indeseable asesino, que no había hecho la guerra en las trincheras, porque su cobardía era tan grande, que le había obligado a pasar toda la contienda escondido en los montes, y ahora que la guerra ya terminara, era cuando él verdaderamente la hacía, en la entristecida y enlutada paz que poseían las gentes de mis aldeas. ¿Cuántos despreciables seres como este nefasto individuo había en mi Patria... ? ¡¡Yo creo que honradamente debemos todos de reconocer, que había un par de ellos en cada aldea, y en las villas y ciudades me supongo que morarían muchos más!! Cuento que llegó el Jerónimo con su escopeta al hombro acompañado de su perro perdiguero ante la nuestra presencia, y ufanándose altaneramente quizás pensando que nos iba a hacer, lo que le diera la gana, nos dijo con apariencia muy enojada, al mismo tiempo que nos ofendía con sus palabras: ¡Haber decirme pronto, ¿dónde habéis robado estas escopetas?, si no queréis que vos falague ‘l llombu con ista bardiaca! (que nos moliera a palos todo el cuerpo con una vara que portába en sus manos). No despegó sus labios en el momento mi amigo Muel, porque el padre de aquel llabasquín (cerdo pequeño) era el dueño de los ganados de su casa, y por aquello de que el amo siempre, sin la razón con la ganancia anda, no le refutó pequeña palabra. Pero yo que ya me había creído que aquel babayu de guaxón (farolero, fantasma de mozalbete) se iba apoderar de mis armas, las que yo creía que eran de mi entera propiedad, le dije sin miedo y desafiantemente, que aquellas escopetas eran mías, y que ni él ni nadie sería capaz de quitármelas. Entonces Jerónimo mirándome acusadoramente me replicó seguidamente con estas palabras que me condenaban: ¡Entonces... tu fuiste el que mató antes de ayer al chivo de Manín? ¡Si yo fui!, le dije envalentonado y poseído de una airada rabia, a la vez que le encañonaba con la escopeta y amenazándole firmemente le aconsejaba: ¡Fáinus el favore de dexanus nel nuexu antroxu, ya colar pel mesmu xeitu per únde sen chamate 'llegasti, se nun quiés que faiga nel tou ventrón, el mesmu buracu quei fexe nus fégadus del cabrón de Manín! (¡Haznos el favor de dejarnos con nuestra alegría, y márchate por el mismo sitio, por donde sin llamarte has llegado, si no quieres que haga en tu barriga, un orificio parecido, al que le hice en los hígados del cabrón de Manín!). —Y fue entonces cuando Muel valientemente apoyándome con su amenazante escopeta y con sus advertientes palabras le dijo: ¡Mira Jerónimo, no tiene nada que ver que mi padre se arrastre frente a vosotros, por el miedo de que le quitéis el ganado, pero yo ahora no soy mi padre, y si no sales en el momento corriendo como una exhalación (centella, rápido), me parece a mí, que te vamos a coser a perdigonazos! Justificándose Jerónimo con el atropello que en el miedo se cosecha, dio media vuelta y casi a las carreras, tomó las de villadiego, a la par que se alejaba murmurando no se qué amenazas. Su perro, quedose unos instantes olisqueándose con Pelayu, al que yo achuché (azuzé), y Pelayu que para engarradiercharse (pelearse) era una ardorosa fiera, saltó como un león, atacando con un furor endemoniado al fino can perdigonero, y si no es por Muel, me parece que allí en el mismo lugar que había muerto el chivo, Pelayu hubiera despachado, aquel hermoso, cariñoso e inocente perro. Quedámonos muy satisfechos y gozosos, a la par que en nuestros espíritus, navegaba el orgullo perfumándose con la vanidad Humana, y todo, por haber acoyanáu ya féchule moscar ameruxáu de miéu (acojonado y haberle hecho huir, lleno de miedo) al hijo de uno de los amos de la aldea, que en un principio se había creído, que le sería sencillo hacer con nosotros cuanto le viniese en gana. Durante algún tiempo, estuvimos llindiándu (vigilando, cuidando) a Jerónimo por ver el camino que se tomaba, pues teníamos el temor que se ocultara para después sorprendernos, pero no fue así, y al final muy contentos ya le vimos corriendo que se las pelaba en compañía de su perro, desembocando en el pedregoso camino que le conducía a la aldea. Sabiéndonos libres del temor del adefesio de Jerónimo, y olvidándonos en el mismo instante de cuanto con él nos había acontecido, volvimos a nuestro peligroso juego, de disparar las escopetas contra diferentes blancos, y así, hablando de nuestras cosas con satisfacción que nos embargaba dentro de una felicidad pasajera, deslizábase el tiempo sin enterarnos, hasta que a la postre, dimos fin a todos los cartuchos que teníamos, y fue entonces, cuando decidimos esconder las armas en la cueva, y con los hombros doloridos por las sacudidas que nos propinaban las escopetas por los disparos, disponíamosnos muy contentos en el regreso para nuestras casas, y para simular que veníamos de la leña, agenciámosnos unos tochacus de pochiscus (leños de encina) y poniéndonoslos al hombro, bajamos corriendo por entre los vericuetos y las serpenteantes sendas, hasta llegar al camino real que nos conduciría a la aldea. El ubérrimo valle de alegría alborazada, que poblaba por entero nuestros espíritus, viose en unos segundos nublado y con rapidez cubierto, por un zozobrante y temeroso manto, nacido del retrato que nuestros ojos hicieran, cuando a la entrada de la aldea, justamente en el mismo lugar donde por costumbre, mi amo solía esperarme para xebrar (apartar) sus cabras, estaban aguardándonos los guardias, en la alegre compañía de Jerónimo, que poseyendo las mismas indeseables zunas (costumbres) que su padre, no había perdido ningún tiempo en ir hasta el cuartelillo para delatarnos. Yo tentado estuve cuando me percaté que eran los mismos guardias que el día anterior me habían cobardosamente martirizado, de tirar los garbetus (leños) que llevaba en el hombro, y salir corriendo para huir de aquel verdugo que sonriéndose ladinamente, quizás estuviese pensando su enrevesada y nefastosamente, el volver a esforgayame (arrancarme, estriparme, deshacerme) la única oreja que me quedaba sana. Sin embargo, logré dominar el miedo, y dejando a Muel que abriera la marcha, llegamos a la postre ante la presencia de ellos, y aquel canalla de guardia, no se dirigió a Muel a pesar que unos metros delante de mí iba, sino que vino sonriendo malignamente hacia mí, con las mismas asesinas intenciones que el hambriento lobo lleva, cuando para satisfacer sus ansias del espíritu y la carne, sin el menor miedo se lanza, sobre el inocente corderillo que no tiene a nadie que le defienda. Antes de dirigirme la palabra, aquel demonio con tricornio, que a fe mía desprestigiaban, porque hermosa para el pueblo es la esclava de la Justicia, cuando todas sus obligaciones y credos justamente da cumplidas. Digo yo, que lo primero que hizo fue cogerme mi oreja sana, apretarme un poco para ponerme en atención, y luego mirándome altanera y sonrientemente me dijo: ¡Ahora ya no me negarás de que no has sido tu quien disparó sobre el cabrón de tu amo, y me supongo que también me dirás, dónde has conseguido las armas, maldito pilluelo, hijo de una bruja y de un rojo republicano, o comunista sin entrañas! Tiré los tochucus (leños secos) al suelo apremiado por el dolor que de rabia me desencaldaba (deshacía), con tan mala fortuna que por mí no había sido pensada, que diéronle en las piernas de aquella fiera uniformada, y gran dolor en él tuvo que lleldarse (hacerse), porque dejó de esfarugarme (deshacerme la oreja), para acariciar con gestos de dolor la caña de una de sus piernas, al mismo tiempo que yo hacía lo propio con mi oreja, que ya colorada como una guinda, me resquemaba como si estuviese ardiendo. Mirome con ojos extraviados por la rabia que le enloquecía, y siendo mayor la fuerza de su cobardosa entraña ya en poder de las iras que lo movilizaban, que el dolor que su cuerpo sentía, soltome de revés dos guantazos, que dieron conmigo en tierra, con el rostro manando abundante sangre. Fácil siguiese abofeteándome, pues ya estaba enclicándose (agachándose) para hacer conmigo vayan ustedes saber qué, cuando intercedió su compañero que asiéndole por un hombro, con desprecio y enfado le dijo: ¡Lo que terminas de hacer con este pequeño es una canallada, y como otra vez intentes tocarle del pelo la ropa, te las vas a entender conmigo! ¡¡Estoy harto de tus abusos, y de tus odios y desprecios por todas las gentes desgraciadas!! Ayudome aquel buen guardia a levantarme, y después con su propio pañuelo limpiábame el rostro de sangre, y al parojo que esto hacía cariñosamente me decía: ¡Te juro que nadie te volverá a martirizar más pequeño, y ahora si tu quieres, y que conste que ni te ordeno ni te obligo a contarnos nada, dinos de una vez dónde están esas malditas armas que tanto doloroso daño te han originado! Dime cuenta pronto que de seguir negando no sacaría en limpio nada, ya que el baldroyán (cobarde) de Jerónimo había descubierto ya todo, y a poco listos que fuesen, nada más que les conduciese al lugar donde nos había sorprendido, darían pronto con la cueva, donde se ocultaban las armas. Así que acompañado de Muel y de Pelayu, y seguido de cerca por los dos guardias y el delator de Jerónimo, guielos a paso rápido por entre las vegetativas y pedregosas sendas que serpenteaban por casi inaccesibles lugares, pronto me alegré al comprobar cómo aquel despreciable guardia que tan sañudamente me había martirizado, abarquinaba (respiraba) con penoso trabajo, al mismo tiempo que se deshacía en copiosos sudores el condenado, lo mismo que la manteca fresca expuesta al sol en el verano. Al observar el penoso esfuerzo que aquel guardia repugnante y gordo, imbécil y malvado, tenía que realizar para seguirnos, apreté más aun el paso, que casi se convirtió en carrera y que sólo Muel y Pelayu pudieron aguantarme alejándanos en cuestión de segundos un largo trecho de nuestros enemigos, que en el lleldar (acontecer), ya se habían detenido para hacer acopio de energías unos momentos. Aproximadamente aun no habíamos caminado ni una décima parte del trayecto que nos separaba de la cueva, y ya el llimiagu (baboso) de aquel guardia, se encontraba casi d'afechu despaxaretáu (deshecho), seguramente que antes de llegar al final, en la mente de aquel fucheiru (estercolero) humano, se dibujaría el ruin pensamiento, de maldecir a la ley que como enyordiáu pioyu (sucio piojo) servía, al cachiparru (parásito) que me había delatado, y a mí, por no haber seguido negando. Muel y yo con satisfacción nos reíamos de aquellas gentes, que en nuestras infantiles y sin cultivar mentes, habíamos retratado como personas que tenían menos llixa (fuerza, arte, valer, etc.) que un mure entre las zarpas de un gato. Estaríamos como a la mitad de la andadura, cuando la distancia que nos separaba ya era enorme, y a pesar que de continuo nos ordenaban que no corriésemos tanto y que procuráramos ir siempre a su lado, la verdad es, que ya les habíamos perdido todo miedo y que no les hacíamos el menor caso. Fue entonces cuando se me ocurrió la idea de decirle a mi amigo Muel, que cuando llegásemos al potchisquéiru (encinal), yo me adelantaría corriendo con todas mis fuerzas, para volver aquel mismo lugar antes que ellos lo hicieran, pero después de haber ya ido a la cueva, para poder esconder para nosotros, dos pistolinas muy atongadetas (bonitas, curiosas), que era una pena que se llevaran los guardias, y que nosotros podíamos esconder en cualquier lado. Y así lo hice, y logré regresar, mucho antes de que ellos, llegaran escadriláus (derrengados), claro que descontando a Jerónimo, porque éste andaba tanto como con la lengua si quisiera andarlo. El caso fue que los guardias aquel día se llevaron las armas, y a los cinco o seis días, regresaron a la aldea preguntando por mi madre y el padre de Muel, para llevarles hasta el cuartelillo, con el fin de no sé qué preguntarles o darles. Cuando mi madre en compañía del padre de Muel regresaron del cuartel, estábamos nosotros xugaretiándu (jugando) debajo del ñoceón (nogal grande) que había a la entrada de la aldea, que tanto como tenía de frondoso y grande, eran de pequeñas, escasas e insípidas sus nueces. De donde viene un adagio asturiano que dice: ¡Mucher grandie ande óu non ande, peru tantu s'espatuxa, comu senún lu fixera, en dalgún lláu fae bona atongadura! (Mujer grande, ande, o no ande, pero tanto si camina, como si no lo hace, por grande en todos los lugares estorba). «Claro que se me olvidó decir, que menos en el catre, para añuedar el cibietchu cundu nun hay oitra, pequenina, atongaina ya melgucira». (Para hacer el amor, cuando no hay otra, pequeñita, bien hecha, y tan dulce como lo que debe ser vivir en la gloria). Digo yo que al ver nuestros padres corrimos hacia ellos, y cuando ante su presencia nos encontramos, casi sin darme cuenta vi a mi amigo rodar por el suelo, por la fuerza vigorosa del tremendo castañazo que su padre le llantó nuna mexietcha (le plantó en una mejilla), pero antes de que yo me percatara del peligro que sobre mí se cernía, vime acochetáu (cojido, sacudido) por mi madre, que me allumbróu (alumbró) un mamplenáu (muchos) pescozones, tan seguidos y atinados, que me parecía que todos me llegaban en ringlera, no teniendo que esperar uno por el otro, para que no se enfadasen ninguno. Y allí mismo por este procedimiento que nuestros progenitores nos hacían, comprendimos que nada bueno los guardias a nuestros padres les habían hecho. Y claro que no era nada respetable ni justo, sino un atropello despiadado, inhumano, mezquino, repugnante y apartado de la Justicia a tanta distancia, como la que existe desde la Tierra hasta el Infinito Cielo. Resulta que la canallesca ley que en aquella para mí inolvidable época existía, nos había condenado a ir a un reformatorio, o a que pagasen nuestros padres una multa de ciento cincuenta pesetas en papel del Estado, en el término de treinta días. Y fue entonces cuando yo empecé a preguntarme, ¿que qué era lo que tenían que reformar en mi...? ¿Acaso entraba en la reforma que aquella ley que estaba por todos los rincones de la Patria haciendo encima de los vencidos y sus descendientes, asesinar a nuestros padres, hermanos, parientes y hasta madres, privarnos de nuestra libertad, y robarnos cuánto teníamos? —¿Aquella ley digo, todavía tenía que reformar algo más en mí, que en un principio ya no hubiese inhumana y endemoniadamente reformado? Yo que era en aquel lleldar un pobre niño de poco más de ocho años, condenado precisamente por la misma ley, a no tener jamás ya el amoroso cariño de mi padre, yo que había sido condenado como todos los jóvenes hijos de los vencidos y encarcelados y asesinados padres, yo que estaba lleno de hambre, de miseria, de sufrimiento y de una soledad inconsolable, yo que si quería comer un trozo de pan duro, tenía que caminar descalzo y medio desnudo, por entre las zarzas y guijarros de las montañas, esclavizando mi cuerpo y mis sentidos, en el cuidado de unos ganados que no eran míos, a mí, a un ser así de natural, puro, desamparado y desgraciado, ¿aún quería aquella entroyada (sucia) ley reformarme por considerarme malo? —Yo nunca he sido político, pienso ahora, ni tampoco con mis palabras harto vulgares y aldeanescas, pretendo fomentar el odio hacia nadie, soy ante todo un liberal disciplinado, que ama a mi Patria, por la que estoy en cualquier momento dispuesto a morir, pero me creo con el suficiente derecho de contar al mundo de cuanto yo he sufrido, que es el retrato de tantos otros huérfanos de guerra que lo mismo que yo tanto sufrieron, aunque más en duda, pongo que lo hubieran hecho, quiero contar todo lo que considero que siendo verdad, no debe ser olvidado, y desearía con toda mi alma, que mis palabras tuviesen repílos (ecos) más clarividentes, que los que en su origen se formaron, para que llegasen a todos los oídos, y en sus mentes gigantesca Humanidad digna y justa edificasen, que diera paso a una libertad liberal y disciplinada, que atrancase (cerrase, peslase) sus puertas a todo cuanto no fuese digno y honrado, de esta sencilla y natural manera, la fraternidad sería por primera vez, el tesoro más puro, luminoso y deseado, que la Humanidad en toda su existencia hubiese conquistado. En este relato, que para muchos críticos comedores, que sólo saben fartase comu gochus (comer como cerdos) e intentar con sus medios deshacer lo que alguien con más capacidad creativa que ellos, más bien o peor ha edificado, digo yo, que muchos críticos fanáticos defensores de normas idealísticas, que con sus leyes en la ocasión asquerosamente convencionales, que lograron deshacer el destino que a mi vida creo que le pertenecía, al igual que a toda la generación de los hijos de los perdedores, no les agradara en absoluto, que un hombre que fue despojado de cuanto poseía, y empujado vengativa y canallescamente al arroyo, cuando él por ser un niño, no podía defenderse, tenga ahora la osadía, con sus pobres medios culturales, d’abayucar la trelda (revolver la porquería), que nadie hasta el presente, tan ajustada y verídicamente pudiera contar jamás. Digo porquerías, pues es eso precisamente lo que suelen dejar las secuelas de una guerra civil, y pobre de aquellos países que la sufran, porque sus hijos quedarán divididos, y los perdedores, tendrán que soportar un yugo, que más flojo, o menos prieto, esclavizándolos los ha de postergar. En este relato retrato yo, al vencedor y al vencido, menos al perdedor de quien soy hijo, ya que he tenido la desgracia de conocerle cuando el desventurado ya era un vencido, pero con el vencedor he vivido siempre, sirviéndole con decencia y honradez, silenciosamente observándole siempre, y no recibiendo de él, nada más que calamidades y ofensas, y sin embargo, nunca le odié, siempre disciplinadamente le serví, y si en el lleldar se siente ofendido por lo que de verdad digo, espero que se comporte conmigo, de la misma manera que con él siempre yo he hecho. Sé que estas narraciones no se han de publicar en mi Patria, porque la censura no permitirá que el hijo más humilde, cuente una verdad que denigra no a mi querida y noble España, sino algunos de sus inamovibles sistemas, pero tengo la firme certeza, que algún querido hermano país, sin el menor odio ni rencor sí ha de hacerlo, y con esta mi voz del pueblo, sencilla y natural, ubérrima y estéril, millones de seres de la Tierra habrán de saber, que hoy todavía, vive en mi Patria, la mitad de una generación, descendiente de los perdedores de la sanguinaria Guerra Civil que empobreció a la más maravillosa nación del mundo como es mi España, apartados de todo acceso a cualquier puesto de responsabilidad, bien en el gobierno, en los sindicatos, o en cualquier otro lugar, de responsabilidad de la Patria. Y desde aquí, invito a todos los españoles para que investiguen esto que he dicho, y ya verán como es una verdad, que no admite discusión posible. Cuánto placer sentiría yo si me pudiese expresar con ustedes en la maravillosa, ancestral y rica Lengua Asturiana, pues para mí, decir las cosas en Castellano es un verdadero fastidio, con tantos puntos y comas, y demás signos ortográficos, que para un hombre sin estudios de ninguna clase como yo, es una verdadera tortura, pues mi imaginación que idea y piensa con la fuerza de un enorme río enloquecido, a la hora de querer contar estas copiosas cosechas, que hasta en los mismos sueños me alumbra, cuando me pongo a escribir todos estos pensamientos y acaeceres, al expresarlos en español, meto la pata hasta los corbétchones, por esto ruego me perdonen, y háganse a la idea, de quién les está hablando, no es nada más que un humilde aldeano, sin más escuela que la siempre dura universidad de la vida. Y con la fortuna o desgracia de haber nacido con el embrujador duende de ser soñador, no por aparentar, por ocio o por estudio, sino con la intima necesidad que me tortura el alma, al mismo tiempo que me embarga dentro de una felicidad, que me hace en ocasiones ser dichoso, sin jamás haber sido feliz, y en otras dimensiones me llena de tal tristeza, que en apariencia sin sucederme nada, me encuentro tan apenado y deprimido, que todo cuanto me rodea y hasta yo mismo, me parece la pestilente porquería, con que se harta sin jamás hastiarse, el nefasto diablo al que entusiasmados y egoístas servimos. Enteponíu colaba you dellantre de miou madre, espatuxandu caleya adiantre, afalau per las engafuráes pallabres de miou má, camín de la nuesa teixá. (Conducido corría yo delante de mi madre, caminando rápido calleja arriba, arreado por las envenenadoras palabras que mi madre me dirigía, a la vez que hacia nuestro hogar nos acercábamos. Yo miraba arisco para ella, pensando que me iba alcanzar presto, para propinarme ante mis vecinos, otra somanta (paliza) como la que de aun mi cuerpo se condolía. Al fin llegamos a nuestra casa, y ya en ella encoyíu (encogido) por el temor, aguardaba resignado que mi madre calmara su furia dándome una nueva cuera, que mereciéndola, no la merecía. Estaba visto que llevaba unos días, que todos los golpes me habían elegido a mí para sus descansos, primero el cobarde de mi amo, que con sus asquerosas manos, me había puesto el rostro, tan descalabrado que no había en él un lugar sano donde coyera una guya (cupiera una aguja), después el canalla del guardia, que me dejara las orejas tan maltratadas, que me parecía que no eran mías, y para finalizar mi madre con aquella argurtóuxa tocata que m'apurriera (alta paliza que me propinara), que según me parecía, no había sido nada más que la parba (desayuno breve) de la que se esperaba Furibunda y desesperada asiome mi madre por mis maltrechos hombros, y al mirarme yo en sus hermosos y enojudos ojos, pude ver en lo más profundo de ellos, el desmesurado amor que la pobre me tenía, y lejos de azotarme como yo pensaba, sólo me preguntó muy apenada y preocupada: ¿De dónde vamos a sacar esas ciento cincuenta pesetas Xulín? ¡En alguna parte hijo, nos las agenciaremos, porque yo no permitiré que esta canallesca ley, hecha por indeseables sin entrañas, te lleven al reformatorio, donde ellos se tenían primero que reformar, para no seguir sembrando entre los desventurados vencidos, tanta vengativa y nefastosa canallada! Al día siguiente al rayar el alba, después de desayunar el rabón, (leche ácida cocida con harina de maíz) del que yo sí que me harté, pero ella la pobre apenas comió unas cucharadas, armada mi madre de un azáu (hacha) que había pedido prestado a un vecino, y yo de una foiceta (hoz) de podar la leña, fuimos al monte comunal a baltiar (cortar) leña, pues un carro de leña de encina, roble y espinero, que pesaba más de tres mil kilos, pagaba el maestro panadero, de la única panadería que había en el concejo, cincuenta pesetas por él, así que teníamos todo un mes por delante, para preparar los nueve mil kilos de leña, que nos proporcionarían las ciento cincuenta pesetas, con las que calmaríamos las iras de aquella inhumana ley, que tan despiadadamente nos había castigado. Parecía que mi madre poseía la fuerza del más intrépido de los hombres, talmente era un gigante que con una fiereza incomparable, chorreando sudor y espelurciada su rubia cabellera al viento, cortaba sin el menor descanso encinas, robles y espineros, mientras que yo imitándola en cuanto podía, podaba aquellos arbustos con el más grande de todos mis entusiasmos. Serían las tres de la tarde y no habíamos hecho aun el más pequeño descanso, cuando mi madre me dijo que buscase caracoles, que se criaban en abundancia por aquellos lugares, tal cosa hice mientras que ella prendía un buen fuego, y allí asamos los caracoles que al ser atacados por el calor, estiraban su cuerpo asándose perfectamente, y fue aquella asquerosa comida la que mitigó nuestra hambre. Y así un día, y quince, y veinte, hasta que logramos preparar sin desfallecer ni descansar, los tres carros de leña, acarreándolos a las costillas, en otras ocasiones poleándolos (haciéndoles rodar) por entre los zarzales y las peñas, hasta poder llegar con tan copiosa cantidad de leña, al estratégico lugar donde el panadero con su carro, pudiera cargar la leña. Estábamos embalagándola (apilándola) mi madre y yo muy ufanos y satisfechos, de la difícil victoria que habíamos en tan escaso tiempo conseguido, porque en duda pongo, que pocas gentes en todo el Universo en las circunstancias que nosotros nos encontrábamos hubieran podido lograrlo. Digo yo que en tal trabajo nos encontrábamos amontonando aquella leña, que todos los tochos (leños) medio descortezados por la cantidad de veces, que fue menester rodarlos por entre los cuetus (piedras) que poblaban aquel xerrapeíru (sierra) daban señales y no por los cortes de las herramientas, de haber sufrido lo indecible por encontrarse despeyexáus (despellejados) hasta casi el total emporricamiento (desnudez) de las arnas (cortezas) que los cubrían. Nuestras físicas humanidades se encontraban tan maltrechas después de tantos días de sobrehumano trabajo y de raquíticos y deplorables alimentos, que tal parecía que éramos cadabres (cadáveres) vivientes, sino supiesen cuantos nos conocían, que éramos dos invencibles barras del más puro acero. Yo descalzo de afechu (del todo) y mi madre con las alpargatas dándoles vueltas alrededor del tobillo, imposibilitadas del menor encatesu (remiendo) todas nuestras escasas vestiduras lucíanse tan acuchilladas, como si fatáus (muchos) puñales anárquicamente las hubieran rasgado. Y nuestras pieles por todos los lados se encontraban arraguñáes (arañadas), pinchadas, magulladas, en definitiva martirizadas por las piedras, por los espinos, por la infinidad de arbustos que en aquella sierra casi inaccesible para las mismas cabras, yo y mi madre como dos guerreros invencibles, cortamos aquellos tres carros de leña, que al decir de mi madre, servirían estupendísimamente bien para amagostar (asar) a la propia ley, y a los sinvergüenzas y deshumanizadores fascistones que la vieran fechu (hubieran hecho). Y en postura tan deplorable se empobrecían nuestros desventurados cuerpos, por todo lo contrario, nuestros espíritus se lucían sanos y fortalecidos, orgullosos y alegres, por haber conseguido aquel trabajoso y casi imposible triunfo. También solía decir mi madre dentro de una rabia y desilusión enfurecida, que si los «roxus» (rojos) hubiesen batallado con el mismo ardor, e indómito entusiasmo que nosotros habíamos puesto, todos los fascistones de Europa serían nada para vencerlos, ni en lo más mínimo. Vuelvo a repetir, que concluíamos mi madre y yo de empericotar (apilar) los cuatro leños que faltaban para dar por terminada aquella proeza, cuando la diosa fortuna nos vino a visitar en la forma de Falu el maderero, que más o menos, esto fue lo que nos hizo, y nos dijo: ¡Buenas tardes Lluza!, que así era como llamaban en asturiano a mi madre, ya que en castellano su gracia es Luzdivina. ¡Se ‘l tou home allevantara la motchera, ya te viera a tí ya ‘l tuo fiyiquín, nel estáu que vus deixó la llamazoúsa ley del venceor, paime amín, qu'el probetayu espavoríu per tan grandie inxusticia, oitra vez se morrería! (Si tu marido volviera al mundo y te viera a ti y a tu pequeño hijo, en la situación que os ha dejado la fangosa ley del vencedor, me parece a mí, que el pobre lleno de un enloquecedor pavor por tan grande injusticia, otra vez se volvería a morir). —Recuerdo yo muy bien, lo mismo que si en este momento de nuevo lo estuviese viviendo, lo que me ha hecho esta canallesca ley que ahora a ti te martiriza, cuando en los frentes de Teruel me cogieron prisionero. Me internaron en un campo de concentración, y me dieron más palos que días me quedan de vida, aunque muerra tan viétchu (muera tan viejo) como Marcelín el de Fresnedo, que le llevó Dios cuando pasaba de los ciento diez años. Como comida nos daban una lata redonda de sardinas o bonito, que los prisioneros le llamábamos «el reloj», ya que así era de pequeña. Cuando te salía podre, que sucedía la mayor parte de las veces, te pasabas el día haciendo vigilia. ¿Cuánto te va a dar el panadero por esta leña Lluza? ¡Hombre yo creo que son tres carros buenos, y como está pagándose a diez duros el carro, pues me dará treinta! ¿Algamate? (alcánzate para la multa). ¡Sí Falu, ye lu xustu! (Es lo justo). Rafael, que así se llamaba Falu, (uno de los hombres más honrados, trabajadores y enteros que yo he conocido), a la vez que del bolsillo interior de su chaqueta sacaba la cartera dijo: ¡Mera compañera, voy a venir con el camión de la compañía maderera y llevar toda esta montaña de leña a Trubia, yo te voy a entregar ahora por ella trescientas pesetas, si después vale más, ya te daré el resto, y si vale menos, considera ese dinero que te di, como regalo de un roxu decente ya honráu comu tú le yes miou neña! (Rojo decente y honrado como tú lo eres mujer). Al día siguiente que era feria semanal en la capital del concejo, pidiole mi madre prestado a una buena vecina amiga suya un paxiechacu (traje, vestido) y unas zapatillas, y así vestida de prestado la pobre, se trasladó bien de mañana a la Villa, pagó la multa a aquellos canallas que servían a una ley tan ultrajante, que a los vencidos y sus inocentes descendientes peor que a apestosos esclavos nos trataba. Luego, después, compró ella un paxietyín (un vestidito), unas zapatillas y unas madreñas, para mí, un buzo, que era la vestimenta que entre los pobres se estilaba, unas alpargatinas y unas fuertes madreñas, y después de mercar algunas cosas necesarias, vino para casa la mar de contenta y satisfecha. Y ahora yo me pregunto a muchos años de distancia, viviendo aquellos por mí vividos pisoteados y vengativos tiempos, ¿a qué asesinas, sucias y cobardosas manos, irían a parar, aquellos nuestros dineros, ganados con el sobrehumano esfuerzo y la más justa honradez, manchados por la sangre de nuestras heridas producidas en el agotador trabajo, y mojados por tantas gotas de sudor, como de estrellas debe de haber en el infinito cielo? ¿No se dan cuenta amigos lectores, que injusticias como ésta, o de otra índole aun mayores, deben de contarse al Mundo, pese a quien pese, para quienes las escuchan forjen en sus sentimientos, de que en toda guerra, y sobre todo las civiles, dejan tras de sí, primeramente el dolor más deshumanizante, después las venganzas más pervertidas, que darán vida con fuerza ilimitada, a la repugnante, sanguinaria y odiosa fiera, que todo ser humano, desde los primitivos tiempos de su nacencia, lleva celosamente escondida, en el apartamiento más oscuro y más brillante de su espíritu, donde se mueve gozoso el sentimiento humano, tras de saber que a su Prójimo bien le ha hecho, y se revuelve envilecido, encanallado y airado por el odio y las iras endiabladas, cuando también comprende que a sus semejantes, en el dolor y el sufrimiento los ha sumergido. Y fue precisamente a estos desatinados sentimientos, manejantes en aquellos tristes momentos, de las inhumanas leyes que regían los destinos de mi Patria, donde fueron a parar mis dineros, mis primeros dineros, ganados con más santidad y honradez, que pueda llevar dentro la propia Hostia Santa, que es tanto como decir, que sólo los mismos demonios faltos de toda conciencia y sin el más mínimo sentimiento de honestidad, podrían sin sentir asco de sus propias personas, apoderarse de los honrados y muy fatigosos trabajos, de una viuda de los roxus (izquierdistas, rojos, por el mismo estilo), y de un huérfano de los mismos. ¡¡Yo creo, que como aún no habían satisfecho sus ansias asesinas, con la muerte de mi padre y de tantos inocentes, precisaban en el momento que preciso les venía, afestinarse en postres con el esfuerzo y sufrimiento de sus deudos!! Durante algunos días viví yo jugueteando por la aldea, mi vida sin ninguna preocupación, muy contento porque iba vestido con aquel mono nuevo, más delgado que un papel de fumar, ya que se me había esgazáu (roto) por más de media docena de lugares, pero aún así, a mí me parecía que llevaba puesto, mejores galas que el mismo vencedor, que poco lucía sobre sus costillas, que se le pudiera denominar verdaderamente honrado. Mi madre mientras tanto, seguía incansablemente trabajando por las tierras de los vecinos, sin jamás cobrarles ni una peseta de sueldo, pues ella tan sólo quería, que al cambio de sus sudores le dieran una cestina de patatas, una fontadina de farina, ou de fabes lu mesmu foran prietes que blanques, d'arbeyinus ou d'oitra cebeira, dalgún terreñaín de lleiche, mazá, tarabazá, ‘n culiestrus ou cabantes de brañar. (Una fuente de harina, o de alubias de cualquier marca o color que fueran, de guisantes o de cualquier otro cereal que fuera, algún jarro de leche, desnatada, cuajada, o la que alumbran las vacas recién paridas, o de la que terminasen de ordeñar a una vaca de leche). Ella llegaba todos los atardeceres a nuestra casa, sudorosa y cansada, pero resplandeciente de alegría, porque en su mandil traía mi comida. Luego, después de que yo me hartaba, nos acostábamos los dos en aquel jergón de sacos, repleto de hojas de maíz y también de pulgas, y abrazada a mí, se quedaba muy pronto profundamente dormida. Yo que desde niño he dormido poco siempre, quizás para hacer bueno el dicho que de camino me invento, que considera al que poco duerme más infeliz, que quienes tienen la dicha de dormir prácticamente, dentro de estos mis desvelos, en la silenciosa tranquilidad de la noche de aquella amplia sala desmueblada, cuyas paredes y techo estaban del sarro que deja el humo, y plagadas de arroxetáus (enrubiecidos) goterones, que ponían al descubierto las primeras pinturas que habían tenido, fendíu (cortado) de continuo este silencio, por el risueño y sórdido murmullo que alumbraba el pequeño río que vertiginosamente se deslizaba a menos de diez metros de nuestra casa, y otras veces también era enruxeráu (alterado) aquel silencio, por los ladridos de los perros de la aldea, o por el cante siempre misterioso y apabullador que hacen las curuxas (buhos) en la noche, cuento yo en que estos desvelos, observaba el placenteroso dormir de mi madre, con su respirar acompasado, fuerte y sano, con todos sus acerosos músculos, con naturalidad relajados, talmente parecía mi madre del todo inofensiva, mas sin embargo, aquel perfecto y vigoroso cuerpo que acoplaba fuerzas en el descanso, de la misma natural manera que agigantadamente dormido descansaba, cuando despierto se hallaba, se transformaba en un invencible e incansable guerrero, condenada ya a luchar en l'engarradiétcha del trabayu (la pelea del trabajo), todos los momentos de su vida, por los mismos endemoniados vencedores, que primeramente le habían achuquináu ‘l sou home ya lus sous fíus. (Asesinado a su marido y a sus hijos). Y ahora que ya todo ha pasado, y lejos de olvidarlo se agiganta cada día más en mi mente, yo me pregunto, que si mi madre no hubiese sido así de luchadora, de brava, de valiente y honrada, qué seria de mí y de ella misma, acosados en todo momento por la ley insana del vencedor, y xunius (uncidos) también para siempre, en el desventuroso carro de la esclavitud bien vigilada, por el látigo y la pistola del triunfador.Primer Diccionario Enciclopédicu de la Llingua Asturiana > carraca
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19 pega
f.1 difficulty, hitch (obstáculo). (peninsular Spanish)poner pegas (a) to find problems (with)2 sticking point, pitfall, snag, deterrent.pres.indicat.3rd person singular (él/ella/ello) present indicative of spanish verb: pegar.imperat.2nd person singular (tú) Imperative of Spanish verb: pegar.* * *1 familiar (dificultad) snag■ me pusieron muchas pegas para ver si así desistía they made it difficult for me to see if I would give up\de pega fake, phoneyponer pegas a todo to find fault with everything* * *1. SF1) (=dificultad) snag, problemponer pegas — (=objetar a algo) to raise objections; (=crear problemas) to cause trouble
2)de pega — * (=falso) false, dud *; (=de imitación) fake, sham, bogus
3) (=acción) sticking4) (=chasco) practical joke; (=truco) hoax, trick5) (=paliza) beating, beating-up *7) Caribe (=liga) birdlime8) Cono Sur [de enfermedad] infectious period9)2.SM* * *1) (Col fam) ( broma) trickde pega — (Esp fam) <araña/culebra> joke (before n), trick (before n); < revólver> dummy (before n)
estar en la pega — (Ur fam) to be in the know (colloq)
2) (Esp fam) (dificultad, inconveniente) problem, snag (colloq)3) (Andes fam)b) ( lugar) work4) (Chi fam) ( excusa tonta) feeble excuse* * *= snag, hitch, catch, hiccup, cavil, quibble, rub, kicker.Ex. Another snag was the existence of entrenched divergent cataloguing habits among the multinational staff, not to mention their fear of the unknown = Otro problema era la existencia de hábitos de catalogación divergentes y ya arraigados entre el personal multinacional, por no mencionar su miedo hacia lo desconocido.Ex. Keeping pace with these changes may well mean more work than the seven year hitch experienced by DC users.Ex. Whilst these achievements are commendable, there is a catch in them -- there can be used to 'intensify' the economic exploitation of women.Ex. The book 'The Last Hiccup of the Old Demographic Regime' examines the impact of epidemics and disease on population growth in the late seventeenth century.Ex. But, however frivolous his cavils, the principles for which he contends are of the most pernicious nature and tendency.Ex. In the article 'Caveats, qualms, and quibbles: a revisionist view of library automation', a public librarian expresses his concern about computers in libraries and the lack of healthy scepticism in libraries when considering the likely benefits of automation.Ex. But as elegant and efficient as this seems, this strategy has a rub - you've got to have technology to track shipments, since you're ultimately responsible for purchases, warranties and returns.Ex. The kicker is that this type of money transfer service is less convenient and no safer than many online money transfers.----* la única pega = the fly in the ointment, a fly in the soup.* poner pegas = cavil (about/at), baulk [balk, -USA], quibble (about/over/with), raise + objection, find + fault with.* * *1) (Col fam) ( broma) trickde pega — (Esp fam) <araña/culebra> joke (before n), trick (before n); < revólver> dummy (before n)
estar en la pega — (Ur fam) to be in the know (colloq)
2) (Esp fam) (dificultad, inconveniente) problem, snag (colloq)3) (Andes fam)b) ( lugar) work4) (Chi fam) ( excusa tonta) feeble excuse* * *= snag, hitch, catch, hiccup, cavil, quibble, rub, kicker.Ex: Another snag was the existence of entrenched divergent cataloguing habits among the multinational staff, not to mention their fear of the unknown = Otro problema era la existencia de hábitos de catalogación divergentes y ya arraigados entre el personal multinacional, por no mencionar su miedo hacia lo desconocido.
Ex: Keeping pace with these changes may well mean more work than the seven year hitch experienced by DC users.Ex: Whilst these achievements are commendable, there is a catch in them -- there can be used to 'intensify' the economic exploitation of women.Ex: The book 'The Last Hiccup of the Old Demographic Regime' examines the impact of epidemics and disease on population growth in the late seventeenth century.Ex: But, however frivolous his cavils, the principles for which he contends are of the most pernicious nature and tendency.Ex: In the article 'Caveats, qualms, and quibbles: a revisionist view of library automation', a public librarian expresses his concern about computers in libraries and the lack of healthy scepticism in libraries when considering the likely benefits of automation.Ex: But as elegant and efficient as this seems, this strategy has a rub - you've got to have technology to track shipments, since you're ultimately responsible for purchases, warranties and returns.Ex: The kicker is that this type of money transfer service is less convenient and no safer than many online money transfers.* la única pega = the fly in the ointment, a fly in the soup.* poner pegas = cavil (about/at), baulk [balk, -USA], quibble (about/over/with), raise + objection, find + fault with.* * *es una araña de pega it's a joke o trick spiderhacer pegas to play tricks o jokesla única pega es que queda lejos the only problem o drawback o snag is that it's a long way awaya todo lo que le propongo le encuentra alguna pega he finds something wrong with everything I suggestte ponen muchas pegas si intentas reclamarlo they make it really difficult for you to claim it, they put a lot of obstacles in your way if you try to claim it¡sin pegas! no problem!1 (trabajo) worktengo mucha pega I'm snowed under with work ( colloq)2 (empleo) workbuscar pega to look for work o for a jobestá sin pega he's out of work3 (lugar) workplace* * *
Del verbo pegar: ( conjugate pegar)
pega es:
3ª persona singular (él/ella/usted) presente indicativo2ª persona singular (tú) imperativo
Multiple Entries:
pega
pegar
pega sustantivo femenino
1 (Col fam) ( broma) trick;
‹ revólver› dummy ( before n)
2 (Esp fam) (dificultad, inconveniente) problem, snag (colloq);
3 (Andes fam)
( empleo) work;
pegar ( conjugate pegar) verbo transitivo
1
le pegaon un tiro they shot her
pegale un susto a algn to give sb a fright
2
( con cola) to glue, stick
3 (fam) ( contagiar) ‹ enfermedad› to give;
verbo intransitivo
1
(a un niño, como castigo) to smack sb;
la pelota pegó en el poste the ball hit the goalpost
[ artista] to be very popular
2
pega CON algo to go with sth;
pegarse verbo pronominal
1a) ( golpearse):◊ me pegué con la mesa I knocked o hit myself on the table;
me pegué en la cabeza I banged o knocked my head
2 ‹ susto› to get;
3 ( contagiarse) [ enfermedad] to be infectious;
se te va a pega mi catarro you'll catch my cold;
se le ha pegado el acento mexicano he's picked up a Mexican accent
pega sustantivo femenino objection, drawback: siempre está poniendo pegas, he's always raising objections
♦ Locuciones: de pega, sham, false: era una pistola de pega, it was an imitation pistol
pegar
I verbo transitivo
1 (adherir) to stick
(con pegamento) to glue
2 (coser) to sew on
3 (arrimar) lean against: es mejor que pegues la cuna a la pared, you'd better put the cradle against the wall
4 (un susto, una enfermedad) to give
5 (realizar una acción) pegó fuego a la casa, he set the house on fire
pegó saltos de alegría, he jumped for joy
6 (maltratar) to hit: no pegues al niño, don't hit the child
II verbo intransitivo
1 (combinar) to match: ese jersey no pega con esos pantalones, that sweater doesn't go with those trousers
(estar próximo a) to be next to: su casa está pegada al cine, his house is next to the cinema
2 (sol) to beat down
♦ Locuciones: no pegar ojo, not to sleep a wink
' pega' also found in these entries:
Spanish:
abusón
- abusona
- macho
- pegar
English:
beat
- catch
- clash
- difficulty
- drawback
- hit back
- hitch
- rub
- snag
- stick together
* * *pega nfla pega que tiene es que es muy caro the only problem is it's very expensive;le puso muchas pegas a nuestra propuesta he kept raising objections to our proposal;me pusieron muchas pegas para conseguir el visado they made a lot of problems before they gave me a visa;le veo muchas pegas al plan I see a lot of problems with the plan2.de pega [falso] false, fake;un Rolex de pega a fake Rolex;un electricista de pega a bogus electricianestá buscando pega he's looking for work o a job* * *f famsnag fam, hitch fam ;poner pegas raise objections;de pega fake, bogus* * *pega n (inconveniente) problem / snagla única pega es que... the only problem is that... -
20 thing
[θɪŋ] 1.1) (object) cosa f., oggetto m.the one thing he wants is... — l'unica cosa che vuole è...
2) (action, task, event) cosa f.the thing to do is... — la cosa da fare è...
3) (matter, fact) cosa f.the thing to remember is... — quello che bisogna ricordare è...
the thing is (that)... — il fatto è che...
the only thing is,... — l'unica cosa è...
the good thing (about it) is... — di buono c'è...
4) (person, animal)you lucky thing! — colloq. fortunello!
you stupid thing! — colloq. scemo!
2.(the) stupid thing! — colloq. (of object) stupido coso!
1) (personal belongings, equipment) cose f., robe f.2) (situation, matters) cose f.how are things with you? how are things going? come va? come ti vanno le cose? to worry about things farsi dei problemi; as things are o stand nello stato attuale delle cose; as things turned out in fin dei conti; all things considered — tutto sommato
••it's the in thing — colloq. è alla moda
that's just the thing o the very thing! è proprio quello che ci vuole! it's become quite the thing (to do) è diventato alla moda (fare); it was a close o near thing per un pelo; he's on to a good thing ha trovato l'America; he likes to do his own thing colloq. fa quello che gli pare e piace; for one thing... (and) for another thing... primo... (e) secondo..., in primo luogo... (e) in secondo luogo...; to have a thing about colloq. (like) andare matto per [ blondes]; essere fissato con [ old cars]; (hate) non potere vedere [ dogs]; he's got a thing about flying colloq. ha paura di volare; to make a big thing (out) of it colloq. farne una questione di stato; to know a thing or two about sth. colloq. saperla lunga in fatto di qcs.; I could tell you a thing or two about him! colloq. potrei raccontarti un paio di cosette sul suo conto! and then, of all things, she... e allora, chissà perché, lei...; I must be seeing things! devo avere le allucinazioni! I must be hearing things! credo di sentire le voci! it's (just) one of those things sono cose che capitano; it's one (damned) thing after another! colloq. è una seccatura dopo l'altra! one thing led to another and... una cosa tira l'altra e...; taking one thing with another tutto sommato; what with one thing and another,... tra una cosa e l'altra,...; (to try) to be all things to all men — (cercare di) fare contenti tutti
* * *[θɪŋ] 1.1) (object) cosa f., oggetto m.the one thing he wants is... — l'unica cosa che vuole è...
2) (action, task, event) cosa f.the thing to do is... — la cosa da fare è...
3) (matter, fact) cosa f.the thing to remember is... — quello che bisogna ricordare è...
the thing is (that)... — il fatto è che...
the only thing is,... — l'unica cosa è...
the good thing (about it) is... — di buono c'è...
4) (person, animal)you lucky thing! — colloq. fortunello!
you stupid thing! — colloq. scemo!
2.(the) stupid thing! — colloq. (of object) stupido coso!
1) (personal belongings, equipment) cose f., robe f.2) (situation, matters) cose f.how are things with you? how are things going? come va? come ti vanno le cose? to worry about things farsi dei problemi; as things are o stand nello stato attuale delle cose; as things turned out in fin dei conti; all things considered — tutto sommato
••it's the in thing — colloq. è alla moda
that's just the thing o the very thing! è proprio quello che ci vuole! it's become quite the thing (to do) è diventato alla moda (fare); it was a close o near thing per un pelo; he's on to a good thing ha trovato l'America; he likes to do his own thing colloq. fa quello che gli pare e piace; for one thing... (and) for another thing... primo... (e) secondo..., in primo luogo... (e) in secondo luogo...; to have a thing about colloq. (like) andare matto per [ blondes]; essere fissato con [ old cars]; (hate) non potere vedere [ dogs]; he's got a thing about flying colloq. ha paura di volare; to make a big thing (out) of it colloq. farne una questione di stato; to know a thing or two about sth. colloq. saperla lunga in fatto di qcs.; I could tell you a thing or two about him! colloq. potrei raccontarti un paio di cosette sul suo conto! and then, of all things, she... e allora, chissà perché, lei...; I must be seeing things! devo avere le allucinazioni! I must be hearing things! credo di sentire le voci! it's (just) one of those things sono cose che capitano; it's one (damned) thing after another! colloq. è una seccatura dopo l'altra! one thing led to another and... una cosa tira l'altra e...; taking one thing with another tutto sommato; what with one thing and another,... tra una cosa e l'altra,...; (to try) to be all things to all men — (cercare di) fare contenti tutti
См. также в других словарях:
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